Concetti Chiave
- Le Alpi Marittime, parte della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, hanno una popolazione di oltre un milione e una capitale, Nizza.
- Il dipartimento è stato formato nel 1860 e presenta un contrasto tra la costa densamente popolata e l'entroterra montuoso e meno sviluppato.
- L'entroterra è caratterizzato da valli agricole che si dedicano all'allevamento e al turismo, con colture di cereali e frutteti nelle aree calcaree.
- La Costa Azzurra è un'area di alta urbanizzazione e turismo, favorita dal clima mite e dal sole, con Nizza come centro focale.
- La regione è dominata dal settore terziario, con Sophia-Antipolis come centro tecnologico, e un'elevata attività turistica, supportata dall'aeroporto di Nice-Côte d'Azur.
Alpi Marittime francesi
Le Alpi Marittime sono un dipartimento della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. La capitale è Nizza. Su una superficie di 4.299 km2 abbiamo una popolazione di 1.100.444 abitanti (censimento 2018)
L’origine
Il dipartimento è stato costituito nel 1860 dalla contea di Nizza e dall'arrondissement di Grasse (distaccato dal dipartimento del Var). La costa della Costa Azzurra, dinamica e densamente popolata, contrasta con l'entroterra montuoso e povero.
L'entroterra
La parte settentrionale si estende sulle alte valli del Var e dei suoi due grandi affluenti, la Tinée e la Vésubie; queste regioni, bloccate a valle da gole, hanno un'economia agricola incentrata principalmente sull'allevamento e, da qualche anno, sul turismo invernale ed estivo. Tra il medio corso del Var e la periferia di Grasse, valli tagliate in una serie di barre calcaree ospitano colture di cereali (frumento), viti, uliveti e alberi da frutto. Dalla Vésubie al confine italiano, le Alpi (o Prealpi) di Nizza contrappongono profonde vallate e paesi arroccati, gradualmente conquistati dal turismo.
La Riviera
Ma è la Costa Azzurra, con Cannes e Nizza, dal clima eccezionalmente mite e soleggiato (vi si praticano le coltivazioni floreali), che costituisce la regione vitale, concentrando la maggior parte di una popolazione che ha un'alta percentuale di pensionati e che, in costante crescita, ha determinato un'urbanizzazione ininterrotta lungo tutta la costa (= quinto agglomerato più grande della Francia). L'espressione "Côte d'Azur" è stata inizialmente applicata soprattutto alla costa tra Cannes e Mentone, dove si sono sviluppati per primi il turismo e le vacanze. Oggi si riferisce comunemente all'intera costa compresa tra il confine italiano e la località balneare più vicina a Marsiglia, Cassis.È alla mitezza del suo clima che la Costa Azzurra deve la sua fortuna: le temperature medie annue sono infatti le più alte della Francia, e le precipitazioni, solo tra i 500 e i 700 mm, si distribuiscono su pochi giorni e raramente in estate. Ma soprattutto l'esposizione a sud e il riparo formato dalle montagne della Provenza e dalle Alpi offrono a questa costa un sole eccezionale. Dall'inizio del XIX secolo Nizza e le località limitrofe furono frequentate da facoltosi pazienti, convalescenti e stranieri, in particolare inglesi. Infatti, il lungomare di Nizza si chiama “Promenade des Anglais”. Fino alla Prima guerra mondiale, Cannes, Nizza, Monaco e Mentone si svilupparono essenzialmente come centri di villeggiatura invernale per l'alta borghesia francese e per l'aristocrazia europea; la costa tra Marsiglia e Cannes era solo parzialmente servita dalla ferrovia, e vi erano unicamente centri di residenza secondari e isolati. Ma, tra le due guerre mondiali, e soprattutto dopo il 1945, la generalizzazione delle ferie retribuite portò ad un prodigioso sviluppo qualitativo dell'intero litorale e all'inversione delle sue attività stagionali: l'estate divenne il periodo di grande attività turistica. Il turismo balneare è succeduto al turismo climatico, i porti turistici si sono moltiplicati e gli edifici o i villaggi costruiti in riva al mare. L'urbanizzazione sta gradualmente guadagnando terreno nell'entroterra dopo aver conquistato gran parte della fascia costiera. Quasi tutte le attività appartengono al settore terziario, ad eccezione della floricoltura e di alcune industrie ad alta tecnologia, in particolare sull'altopiano di Valbonne. Nizza resta la capitale incontrastata di questa regione turistica.
L'attività economica
Oltre alle distillerie di profumi di Grasse e alle aziende che accompagnano le grandi città (abbigliamento, edilizia, costruzioni meccaniche), Sophia-Antipolis è un importante centro di ricerca e industrie non inquinanti vicino ad Antibes, sull'altopiano di Valbonne. È anche alla regione costiera che il dipartimento deve la percentuale eccezionalmente alta del settore terziario: circa i due terzi della popolazione attiva sono occupati nel commercio o nei servizi (spesso legati al turismo). Ogni giorno oltre 30.000 frontalieri italiani vanno a lavorare a Monaco: rappresentano i tre quarti della popolazione attiva. L'aeroporto di Nice-Côte d'Azur è il secondo in Francia per numero di passeggeri.I turisti sono anche attratti dalla bellezza del Parco Nazionale del Mercantour, situato in parte nel dipartimento.
Domande da interrogazione
- Qual è la capitale del dipartimento delle Alpi Marittime francesi?
- Come è stato costituito il dipartimento delle Alpi Marittime?
- Quali sono le principali attività economiche nell'entroterra delle Alpi Marittime?
- Perché la Costa Azzurra è considerata una regione vitale?
- Qual è l'importanza economica di Sophia-Antipolis nel dipartimento delle Alpi Marittime?
La capitale del dipartimento delle Alpi Marittime francesi è Nizza.
Il dipartimento è stato costituito nel 1860 dalla contea di Nizza e dall'arrondissement di Grasse, distaccato dal dipartimento del Var.
Nell'entroterra, l'economia è incentrata principalmente sull'allevamento, il turismo invernale ed estivo, e le colture di cereali, viti, uliveti e alberi da frutto.
La Costa Azzurra è considerata una regione vitale per il suo clima eccezionalmente mite e soleggiato, che ha favorito lo sviluppo del turismo e un'alta concentrazione di popolazione, in particolare pensionati.
Sophia-Antipolis è un importante centro di ricerca e industrie non inquinanti, contribuendo significativamente al settore terziario della regione.