Concetti Chiave
- La foresta equatoriale o pluviale, situata tra 5° latitudine Nord e Sud, è caratterizzata da temperature elevate, abbondante piovosità e una vegetazione fittissima con palme e mogano.
- La savana, tra 5° e 15° latitudine nord e sud, presenta una vegetazione che cambia colore con le stagioni e ospita grandi mammiferi e predatori.
- Il deserto, con precipitazioni inferiori ai 100 mm annui, è caratterizzato da forti escursioni termiche, piante adattate all'aridità e fauna limitata a insetti e roditori.
- La prateria, nelle regioni interne dei continenti, ha precipitazioni modeste e forti escursioni termiche, ideale per l'allevamento e colture agricole.
- Nelle zone polari, il clima è estremamente freddo, con temperature che possono scendere a -80°C, e la fauna include orsi, trichechi e pinguini.
AMBIENTI TROPICALI UMIDI
Foresta equatoriale o pluviale: tra 5° lat. Nord e sud. La sua esistenza dipende dalla presenza di una temperatura sempre alta, dall’abbondante piovosità e dall’identica durata del giorno e della notte. La vegetazione è fittissima e distribuita su più strati, tipiche piante di questi ambienti sono le palme, il mogano, l’ebano, il palissandro.
Foresta monsonica: Nei Paesi dell’Asia affacciati all’Oceano Indiano soffiano venti periodici, i monsoni.
Savana: tra 5° e 15° gradi nord e sud. Graduale riduzione delle precipitazioni che si concentrano nella stagione delle piogge, la cui durata è variabile rispetto alla latitudine. Man mano che le piogge diminuiscono, il manto vegetale si trasforma. La savana è verdeggiante durante la stagione piovosa. ma giallognola durante quella secca, dove le precipitazioni sono scarse si trovano pochi cespugli e alberi spinosi. La savana è il regno dei mammiferi di grossa taglia e, di conseguenza, dei mammiferi predatori.
AMBIENTI TROPICALI ARIDI
La steppa: alle latitudini superiori ai 15-17° nord-sud, le piogge diventano irregolari e cominciano a scarseggiare. Il tappeto erboso va gradualmente rarefacendosi e si trovano solo radi cespugli (steppa semiarida). In questo ambiente, che si trova ai margini della savana africana e in Australia, vivono rettili, roditori, coyote e canguri.
Il deserto: Dove le piogge diventano rarissime la steppa cede il passo al deserto. In questo ambiente le precipitazioni non superano i 100 mm annui oppure sono assenti per diversi periodi. Nel deserto, il cielo sempre sgombro di nuvole provoca la rapida evaporazione dell’acqua e l’assenza di umidità provoca una forte escursione termica giornaliera (durante il giorno +50°C, durante la notte 0°C). I venti frequenti erodono le rocce e provocano lo spostamento delle dune. Nel deserto troviamo piante effimere che si sviluppano nei brevi periodi di pioggia e piante perenni che si adattano all’aridità. Fa eccezione quella delle Oasi. La fauna è limitata ad aracnidi, scorpioni, insetti, roditori, cammelli e dromedari. I deserti più vasti si trovano sui Tropici.
GLI AMBIENTI TEMPERATI
L’ambiente mediterraneo: 45° lat. Nord-sud. Il clima delle regioni mediterranee si può definire temperato caldo, con inverni miti e brevi ed estati lunghe e calde. Le stagioni intermedie sono mutevoli. Le piante più diffuse sono quelle coltivate. Rara è la vegetazione di tipo forestale. Macchia mediterranea: alberi di piccole dimensione ed arbusti aromatici sempreverdi.
La prateria: nella parte interna dei continenti vi sono zone dove le precipitazioni sono modeste (250-750 mm annui) e le escursioni termiche sono forti. Le praterie si estendono in Europa orientale, in Mongolia, in Argentina e nell’America settentrionale. In queste zone si pratica l’allevamento di bovini, ovini e cavalli. Sono state introdotte delle colture agricole, come cereali, patate, barbabietole da zucchero e girasoli.
Foresta di latifoglie: Nelle regioni costiere dei continenti il clima è oceanico. In queste zone temperate umide si trovano le foreste di latifoglie. Gli alberi prevalenti sono faggi, querce, aceri, sequoie e abeti di Douglas (solo in America sett.) La fauna è ridotta a causa del diboscamento. Si trovano cinghiali, volpi, lepri e qualche orso.
GLI AMBIENTI FREDDI
Foresta di conifere: 50°-70° nord-sud. Estate breve ed inverno lungo e gelido. Temperatura sotto i 20/30° sotto lo 0 per molto tempo. Le precipitazioni scarse sono concentrate nell’estate. La taiga segna il limite fra le regioni temperate e quelle dell’Estremo Nord. La fauna è costituita soprattutto da animali da pelliccia (renne, alci, visoni, ermellini). La foresta di conifere si trova anche in alta montagna.
Tundra: 63°. Le conifere lasciano il posto ad alberi nani procedendo anche questi scompaiono. Incomincia la tundra, una pianura ricoperta da piccoli arbusti, muschi, licheni e poche erbe. L’inverno è lungo e le precipitazioni nevose sono scarse. Durante la breve estate il ghiaccio si scioglie e la fauna riprende vita.
Zone polari: Nell’Artide e nell’Antartide ci sono temperature bassissime, quasi sempre sotto gli 0°C. Le temperature più basse si sono verificate in Antartide (-80°C). Il mare o il terreno sono ricoperti da ghiaccio tutto l’anno . In queste zone vivono orsi, trichechi, foche e pinguini.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della foresta equatoriale?
- Come si differenzia la savana dalla foresta monsonica?
- Quali sono le condizioni climatiche tipiche del deserto?
- Quali piante e animali si trovano nell'ambiente mediterraneo?
- Quali sono le caratteristiche della tundra e della sua fauna?
La foresta equatoriale si trova tra 5° latitudine Nord e Sud, caratterizzata da temperature sempre alte, abbondante piovosità e uguale durata del giorno e della notte. La vegetazione è fittissima e distribuita su più strati.
La savana si trova tra 5° e 15° gradi nord e sud, con precipitazioni concentrate nella stagione delle piogge, mentre la foresta monsonica è influenzata dai monsoni con due stagioni distinte: piogge estive e stagione secca.
Nel deserto, le precipitazioni sono rarissime, non superano i 100 mm annui, e c'è una forte escursione termica giornaliera con temperature che possono raggiungere +50°C di giorno e 0°C di notte.
Nell'ambiente mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati calde, si trovano principalmente piante coltivate e la macchia mediterranea con alberi di piccole dimensioni e arbusti aromatici sempreverdi.
La tundra è una pianura ricoperta da piccoli arbusti, muschi, licheni e poche erbe, con un inverno lungo e precipitazioni nevose scarse. Durante la breve estate, il ghiaccio si scioglie e la fauna, composta da animali adattati al freddo, riprende vita.