Concetti Chiave
- Il traffico urbano ha trasformato le città, sottraendo spazio vitale ai pedoni e aumentando l'inquinamento.
- Molte città hanno creato zone pedonali nei centri storici per restituire spazi alla comunità e migliorare la qualità della vita.
- Iniziative come le "domeniche senz'auto" sono state accolte con entusiasmo dai cittadini, riducendo temporaneamente il traffico e l'inquinamento.
- L'anidride solforosa e il monossido di carbonio sono tra i principali gas inquinanti emessi da combustibili fossili e motori.
- Particelle tossiche come piombo, amianto e arsenico, derivanti da combustibili, rappresentano un grave rischio per la salute urbana.
La vita in città: il traffico
Proviamo a immaginare la nostra città senza traffico, o almeno un traffico più ridotto rispetto a quello nel quale ci troviamo giorno. Due generazioni fa, i ragazzi si intrattenevano senza pericolo per le strade, persino per giocare: lo spazio della città era a disposizione.
Ora molti di noi vivono in città dove le auto circolano senza sosta, sono parcheggiate in una, due o tre file, persino sui marciapiedi. In questi luoghi, l’auto si è impadronita della città, sottraendola ai pedoni: non solo inquina l’aria, ma ha occupato lo spazio di vita nella città.
Queste considerazioni hanno indotto molte città a restituire alcuni spazi urbani alla popolazione attraverso la creazione di zone pedonali, in cui l’accesso alle auto è vietato.
Pur essendo state introdotte in tempi recenti, queste zone si stanno diffondendo. I centri storici delle città, ove sorge l’abitato più antico, sono stati dichiarati “zone pedonali” nella maggior parte delle città. Qui la gente può circolare indisturbata, andare per negozi, sostare per la strada: sono spazi riconquistati alla vita della comunità, dove i commerci fioriscono e le bellezze dei palazzi e delle chiese si possono ammirare senza il frastuono e l’ingombro delle auto. Molte città italiane inoltre hanno deciso di bloccare completamente la circolazione auto in alcune domeniche nel corso dell’anno: sono le " domeniche senz’auto”, iniziativa che ha suscitato l’entusiasmo dei cittadini.
Le parole del problema: inquinamento urbano
Anidride solforosa: è un gas irritante, emesso in gran parte da caldaie che bruciano carbone e nafta; la sua presenza nell’aria è molto diminuita da quando molti impianti utilizzano il metano come combustibile.
Monossido di carbonio: è un gas incolore velenoso, che si forma per combustione imperfetta nei motori degli autoveicoli.
Biossido di azoto: è un gas di odore pungente che si forma per combustione ad alte temperature di gasolio, carbone, ecc. nei motori e nelle caldaie.
Particelle evaporate da idrocarburi: ad esempio quelle del benzene, che è uno dei componenti della benzina verde.
Polveri e particelle sospese di varia natura: particolarmente pericolosi il piombo (contenuto nella benzina super), l’amianto e l’arsenico.
Domande da interrogazione
- Quali sono le iniziative adottate dalle città per ridurre il traffico e restituire spazio ai pedoni?
- Quali sono i principali inquinanti urbani menzionati nel testo e le loro fonti?
- Come è cambiata la qualità dell'aria con l'uso di combustibili alternativi?
Molte città hanno creato zone pedonali dove l'accesso alle auto è vietato, e alcune città italiane organizzano "domeniche senz’auto" per bloccare completamente la circolazione delle auto in certi giorni.
Gli inquinanti includono anidride solforosa, monossido di carbonio, biossido di azoto, particelle evaporate da idrocarburi, e polveri sospese come piombo, amianto e arsenico, provenienti principalmente da motori e caldaie.
La qualità dell'aria è migliorata con la diminuzione dell'anidride solforosa, grazie all'uso del metano come combustibile al posto di carbone e nafta.