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Concetti Chiave

  • La formazione degli Stati europei avvenne principalmente nel XV e XVI secolo, con sovrani che unificarono vasti territori come Francia, Spagna e Regno Unito.
  • Alcuni Stati, come Svizzera, Belgio e Paesi Bassi, nacquero da rivolte popolari contro potenze dominanti, associando città e province per liberarsi da un nemico comune.
  • Nel XIX secolo, l'Europa centro-orientale era dominata da grandi imperi multinazionali, con Italia e Germania che ottennero l'indipendenza a metà del secolo.
  • La Prima Guerra Mondiale causò la dissoluzione dell'Impero austro-ungarico, portando alla creazione di nuovi Stati come Austria, Cecoslovacchia, Ungheria e Jugoslavia.
  • Dopo la guerra, la Polonia e la Finlandia emersero come Stati indipendenti, e l'URSS si formò nel 1922 dal crollo dell'Impero russo.
La nascita degli Stati nazionali

La formazione degli Stati europei è avvenuta in modi, tempi e a opera di protagonisti diversi. In Europa occidentale la nascita degli Stati ha avuto luogo prevalentemente nel XV e XVI secolo, per iniziativa di sovrani che sono riusciti a ingrandire i propri domini unificando e controllando un vasto territorio. È il caso della Francia, della Spagna, del Regno Unito. Nello stesso periodo altri Stati hanno avuto origine da azioni di rivolta popolare contro la dominazione di potenti vicini. Ne sono un esempio la Svizzera, il Belgio, i Paesi Bassi, che si sono formati da un’associazione di città e province alleate per liberarsi dal dominio di un nemico comune (i duchi d’Austria per gli svizzeri, il re di Spagna per belgi e olandesi). La maggior parte degli Stati europei ha raggiunto l’assetto attuale in tempi recenti.

L’Europa nel XIX secolo: fino alla Prima Guerra Mondiale l’Europa centro-orientale e orientale era occupata da tre grandi entità politico-amministrative che comprendevano numerosi popoli con differenti etnie e tradizioni: l’Impero austro-ungarico, l’Impero russo e l’Impero turco- ottomano. L’Italia e la Germania rientravano per lo più nell’area di influenza dell’Impero austro-ungarico e il loro territorio era suddiviso in tanti piccoli Stati. Solo nella seconda metà del XIX secolo, in seguito a lunghe e complesse vicende storiche e militari, diventarono indipendenti, rispettivamente nel 1861 e nel 1871.

L’Europa dopo la prima guerra mondiale: la prima guerra mondiale (1914-1918) portò grandi cambiamenti nella geografia politica dell’Europa. Con la sconfitta di Austria e Germania, l’Impero austro-ungarico si dissolse e venne diviso in quattro Stati: l’Austria, la Cecoslovacchia, l’Ungheria e la Jugoslavia. Nello stesso periodo, su territori prima appartenuti alla Russia e alla Germania, nacque la Polonia. Sorse anche la Finlandia, resasi indipendente dalla Russia. Dal crollo dell’Impero russo nacque, nel 1922, l’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche), il primo Stato socialista del mondo.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali protagonisti della formazione degli Stati nazionali in Europa occidentale nel XV e XVI secolo?
  2. In Europa occidentale, la formazione degli Stati nazionali nel XV e XVI secolo fu principalmente guidata da sovrani che riuscirono a unificare e controllare vasti territori, come nel caso della Francia, della Spagna e del Regno Unito.

  3. Come si sono formati alcuni Stati europei come la Svizzera, il Belgio e i Paesi Bassi?
  4. La Svizzera, il Belgio e i Paesi Bassi si sono formati attraverso azioni di rivolta popolare contro la dominazione di potenti vicini, unendosi in associazioni di città e province per liberarsi da un nemico comune.

  5. Quali furono le conseguenze della prima guerra mondiale sulla geografia politica dell'Europa?
  6. La prima guerra mondiale portò alla dissoluzione dell'Impero austro-ungarico, che fu diviso in Austria, Cecoslovacchia, Ungheria e Jugoslavia, e alla nascita di nuovi Stati come la Polonia e la Finlandia, mentre l'URSS emerse dal crollo dell'Impero russo.

Domande e risposte

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