Concetti Chiave
- Mussolini rese obbligatorio lo sport nelle scuole, integrandolo nella concezione politica fascista.
- L'Opera Nazionale Balilla fu creata per formare fisicamente i giovani, con il sabato fascista dedicato all'attività sportiva.
- Benito Mussolini è ricordato anche per la sua alleanza con Hitler e la conduzione dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale.
- Durante la sua dittatura, Mussolini limitò diritti e libertà, utilizzando la propaganda per controllare l'informazione.
- La politica estera fascista era espansionistica, perseguendo l'occupazione di territori per prestigio piuttosto che per risorse economiche.
Mussolini e lo sport
Mussolini nel periodo del fascismo ha reso obbligatorio lo sport nella scuola. Lo sport e l'educazione fisica furono elementi fondamentali nella concezione politica fascista. Anche Mussolini amava lo sport, infatti egli praticava il volo, la scherma e l'equitazione. Egli voleva educare i giovani a pensare come lui e ad allenare il fisico come lui. Perciò Mussolini ordinò che in tutte le scuole si praticasse lo sport. Nacque anche l'Opera Nazionale Balilla, che aveva come obiettivo quello di formare i giovani anche fisicamente.
Mussolini istituì anche il sabato fascista, che consisteva nel dedicare il sabato esclusivamente all'attività motoria e sportiva. Nelle scuole, poi, si organizzavano tornei e competizioni.
Tuttavia Benito Mussolini viene ricordato non solo per aver reso obbligatorio lo sport ma per essersi alleato con Hitler, conducendo l'Italia alla seconda guerra mondiale. Durante la sua dittatura egli governò con il pugno di ferro, usando la violenza contro chi non era d'accordo con la sua politica, istituendo i fasci di combattimento, abolendo il diritto allo sciopero, bloccando la libertà di stampa e usando la propaganda fascista per filtrare tutte le notizie che dovevano arrivare al popolo. La politica estera del fascismo era essenzialmente di tipo “espansionistico” e veniva condotta per motivi di grandezza e di prestigio. Quello italiano era, però, un imperialismo politico, non economico.
(dal momento che i territori conquistati avevano pochissime risorse, intrapreso più che altro per raggiungere il livello territoriale delle grandi potenze. Questo fu il motivo principale che spinse l’Italia ad occupare l’Etiopia nel 1936.