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Concetti Chiave

  • I laghi sono bacini d'acqua che riempiono depressioni naturali, alimentati da immissari e a volte privi di emissari, aumentando la salinità.
  • Le origini dei laghi includono escavazione glaciale, sbarramenti di frane o dighe, crateri vulcanici, depressioni carsiche e movimenti tettonici.
  • I ghiacciai si formano oltre il limite delle nevi perenni, con una zona di alimentazione e una di ablazione, e comprendono ghiacciai alpini e pirenaici.
  • L'azione geomorfologica dei ghiacciai, attiva durante le ere glaciali, include l'estrazione e l'esarazione, creando circhi glaciali e valli a U.
  • I fiordi sono antiche valli glaciali sommerse dal mare, caratterizzate da acque profonde e pareti ripide, formatesi dopo l'innalzamento del livello marino.

Indice

  1. Caratteristiche dei laghi
  2. Ghiacciai e loro struttura
  3. Processi glaciali e formazioni
  4. Fiordi e loro origine

Caratteristiche dei laghi

I laghi sono bacini d’acqua che occupano una depressione per lo più naturale. Possono essere alimentati da corsi d’acqua (immissario) mentre un altro corso d’acqua (emissario) trasporta l’acqua in eccesso.

No immissario – acque diluvianti, torrenti, sotterrano

No emissario- più salinità

escavazione glaciale: bacino scavato da ghiacciai

sbarramento: frana o diga sbarra un corso d’acqua

craterici: occupano crateri di vulcani spenti

carsici: depressioni dovute al fenomeno del carsismo

cavità tettonica: bacini formati dai movimenti tettonici

relitti o costieri: laghi salati formati attraverso uno sbarramento di una massa d’acqua del mare

limite nevi perenni: altitudine sopra la quale si accumula la neve che non si scioglie, nemmeno in estate, e si formano i ghiacciai

Ghiacciai e loro struttura

Ogni ghiacciaio ha 2 parti principali:

-zona di alimentazione: parte + alta del ghiacciaio. Si compatta la neve che andrà a formare un ghiacciaio. Si muove pochi metri all’anno

-zona di ablazione: sta al di sotto del limite delle nevi perenni. Prevale la fusione. Velocità 150-200 m all’anno

-fronte: parte terminale ghiacciaio. Si forma un torrente glaciale
Due tipologie di ghiacciaio:

- alpino: partono circo, prolungato con lingua

-pirenaico: occupano depressioni – non hanno lingue

Processi glaciali e formazioni

Attiva soprattutto durante le ere glaciali (dovuti ai moti millenari che avvengono ogni 40-50 milioni di anni)

Due processi: Estrazione – sradicamento di blocchi di ghiaccio

Esarazione: abrasione delle rocce da parte del ghiaccio

circhi glaciali: depressioni semicircolari con pareti ripide. Scavate grazie a forti pressioni del ghiaccio , disgregazione rocce per gelo/disgelo

valli a U: movimento dei ghiacciai che erodono le rocce e ingloba detriti che vengono depositati a valle e si formano le morene laterali, mediane, frontali, di fondo secondo la loro posizione.

Fiordi e loro origine

Fiordi: I fiordi sono insenature che penetrano per decine di chilometri nella costa e presentano acque molto profonde e pareti ripide: si tratta delle antiche valli glaciali, che sono state sommerse dal mare alla fine della glaciazione, quando il livello marino è aumentato di decine di metri per lo scioglimento delle calotte glaciali.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali origini dei laghi?
  2. I laghi possono avere diverse origini, tra cui l'escavazione glaciale, lo sbarramento naturale, la formazione in crateri di vulcani spenti, depressioni carsiche, cavità tettoniche e come laghi relitti o costieri.

  3. Quali sono le caratteristiche principali dei ghiacciai?
  4. I ghiacciai hanno due parti principali: la zona di alimentazione, dove la neve si compatta, e la zona di ablazione, dove prevale la fusione. Esistono due tipologie di ghiacciai: alpini, con una lingua prolungata, e pirenaici, che occupano depressioni senza lingue.

  5. Come avviene l'azione geomorfologica dei ghiacciai?
  6. L'azione geomorfologica dei ghiacciai avviene principalmente attraverso l'estrazione e l'esarazione, che portano alla formazione di circhi glaciali, valli a U e fiordi, grazie all'erosione e al deposito di detriti.

Domande e risposte

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