Rosabianca 88
Ominide
1 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Cesare progettava grandiosi lavori pubblici, ma fu ucciso dai congiurati il 15 marzo 44 a.C.
  • I congiurati temevano la tirannide e volevano preservare la libertà repubblicana.
  • Cesare estese la civiltà romana fino al Reno e al Tamigi e implementò importanti riforme.
  • Dal 58 al 50 a.C., Cesare conquistò la Gallia e parti dell'Inghilterra, espandendo i confini romani.
  • La sua morte non fermò la trasformazione di Roma in uno Stato assoluto.

Le idi di Marzo

Tutto questo Cesare attuò in un solo anno, dal marzo del 45 a quello del 44 a. C. egli progettava altri grandiosi lavori quali il taglio dell’istmo di Corinto, il prosciugamento delle paludi pontine, il traforo degli Appennini in più punti, ed altri ancora; ma non poté attuarli perché un gruppo di congiurati, guidati da Bruto e da Cassio, lo uccise in Senato, proprio ai piedi della statua di Pompeo, il giorno 15 marzo (Idi di marzo) del 44 a.

C.
I motivi che avevano spinto i congiurati erano vari: interessi di parte, timore della tirannide, amore per la libertà repubblicana. Alcuni congiurati erano amici e beneficati di Cesare. Egli aveva portato la civiltà romana fino al Reno e al Tamigi, aveva compiuto importanti riforme, aveva risolutamente avviato le istituzioni repubblicane verso una monarchia militare. Nonostante le illusioni dei congiurati, non era più possibile tornare indietro; Roma si avviava a diventare uno Stato assoluto.
Da ricordare:
• Dal 58 al 50 a. C. Cesare conquistò tutta la Gallia, si spinse oltre il Reno ed occupò la parte inferiore dell’Inghilterra.
• Alla fine del suo mandato si trovò contro Pompeo ed i Senatori contro i quali condusse una guerra civile che terminò nel 45 a. C.
• Rimasto solo padrone di Roma egli fece importanti riforme, ma nel 44 a. C. fu ucciso.
• Le sue conquiste resero romana una larga parte dell’Europa e ne superarono i confini.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community