Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I fiumi sono corsi d'acqua dolce perenni che nascono da una sorgente, che può essere montana, sotterranea o lacustre.
  • Le parti principali di un fiume includono la sorgente, il letto o alveo, le sponde o rive, e la foce, che può essere a delta o ad estuario.
  • Il bacino idrografico di un fiume è l'area dove confluiscono tutte le acque superficiali che alimentano il fiume stesso.
  • La portata e il regime di un fiume indicano rispettivamente la quantità d'acqua che scorre in un secondo e l'andamento annuale della portata.
  • I fiumi sono alimentati da acque piovane, nevi, ghiacciai, acque sotterranee, o di un lago, e possono essere navigabili se il loro regime è regolare.

Fiume: definizione e caratteristiche

Il fiume è un corso di acqua dolce perenne ( c’è acqua in estate e in inverno anche se in quantità diversa) che ha origine ( nasce) da un punto chiamato sorgente; la sorgente si può trovare in una montagna, può essere sotterranea ( sorgente sotterranea) o in un lago emissario. (affluente). Le parti di un fiume sono: sorgente (dove nasce), letto o alveo (solco dove scorre l’acqua), sponde o rive ( le parti laterali che delimitano le acque, se ci poniamo con le spalle alla sorgente, alla nostra destra abbiamo la riva destra, alla nostra sinistra la riva sinistra); lungo il suo corso soprattutto nell’ultima parte, il fiume scorre lentamente formando anse e meandri (sinuosità più o meno curvate) infine, il punto in cui il fiume sbocca si chiama foce, quando sbocca nel mare la foce può essere a delta, se il corso d’acqua si ramifica (simile alla mano) o ad estuario, se lo sbocco è unico.

Un fiume può sboccare in un lago ( in questo caso si chiama immissario) o in un altro fiume in questo caso si chiama affluente.
Ogni fiume ha il suo bacino, il bacino idrografico è il territorio dove scorrono tutte le acque superficiali che vanno a finire in un fiume.
La portata di un fiume è la quantità di m di acqua che passa in un certo punto in un secondo; il regime di un fiume è l’andamento annuale della sua portata cioè la quantità di acqua che scorre in un anno; il fiume ha un regime regolare se la differenza tra la portata massima e la portata minima è modesta. Un fiume è navigabile se il regime è abbastanza regolare nell’arco dell’anno.
I fiumi sono alimentati dalle acque piovane, dalle nevi, dai ghiacciai, dalle acque sotterranee o dalle acque di un lago.
Il torrente è un corso d’acqua temporaneo caratterizzato da notevole pendenza e da grandi variazioni di portata cioè in certi periodi ricco d’acqua in altri completamente asciutto
Le fiumare, tipiche della Sicilia e Calabria, sono corsi d’acqua che scorrono in larghi letti ghiaiosi, se piove sono ricchi di acqua mentre durante la stagione estiva sono quasi totalmente asciutti
Il ruscello è un piccolo e breve corso d’acqua.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di un fiume e quali sono le sue principali caratteristiche?
  2. Un fiume è un corso d'acqua dolce perenne che ha origine da una sorgente e termina in una foce. Le sue parti principali includono la sorgente, il letto o alveo, le sponde o rive, e la foce, che può essere a delta o ad estuario.

  3. Come si differenziano i fiumi dai torrenti e dalle fiumare?
  4. I fiumi sono corsi d'acqua perenni con un regime regolare, mentre i torrenti sono temporanei con grandi variazioni di portata. Le fiumare, tipiche della Sicilia e Calabria, scorrono in letti ghiaiosi e sono ricche d'acqua solo durante le piogge.

  5. Cosa determina la portata e il regime di un fiume?
  6. La portata di un fiume è la quantità di acqua che passa in un punto in un secondo, mentre il regime è l'andamento annuale della portata. Un fiume ha un regime regolare se la differenza tra la portata massima e minima è modesta, rendendolo navigabile.

Domande e risposte

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