Concetti Chiave
- Un fiume inizia da una sorgente, spesso come un piccolo torrente, e attraversa vari territori formando anse e meandri.
- I fiumi alpini hanno acque abbondanti in estate a causa dello scioglimento delle nevi e dei ghiacciai delle Alpi.
- I fiumi appenninici hanno acque più abbondanti all'inizio della primavera e in autunno, coincidenti con i periodi di pioggia.
- Le falde acquifere sono depositi sotterranei d'acqua che si formano dall'infiltrazione della pioggia tra rocce e sabbia.
- Le falde, essenziali per agricoltura, usi potabili e industrie, si trovano sotto e ai lati del fiume, nel subalveo.
Gli elementi del fiume
Un fiume inizia da una sorgente. in forma di piccolo torrente; via via si ingrossa e scorre nel suo letto, detto alveo,attraversando vari territori e descrivendo ampie curve (dette anse o, quando sono numerose e ravvicinate. meandri) Può terminate la sua corsa in un lago o in un altro fiume, ma più spesso si getta in mare, mediante un delta o un estuario.
Per conoscere bene un fiume dobbiamo rivolgere la nostra attenzione anche alle sue acque: sapere in quali periodi dell'anno esse siano scarse e in quali periodi siano invece abbondanti .
Prendiamo in considerazione sia i fiumi alpini, sia i fiumi appenninici con le loro differenze.
In piena estate, nei fiumi alpini le acque scorrono abbondanti. Ciò accade perché durante l'estate le
nevi delle Alpi si sciolgono, e cosi anche una parte dei ghiacciai, per cui molta acqua confluisce al
fiume.
In estate, invece, nel Sud e nelle isole non piove, c'è siccità e non vi sono nevai e ghiacciai che possano rifornire i fiumi. Di conseguenza non scorre acqua, con grave danno per l'agricoltura.
I corsi d'acqua dell'Appennino settentrionale e centrale (i fiumi che sfociano nel mar Tirreno, come l'Arno e
Tevere, o quelli che sfociano nel mar Adriatico,come il Tronto, il alterno e il Sangro) hanno acque abbondanti soprattutto all'inizio della primavera e nel tardo autunno, in coincidenza cori i periodi di piogge
più frequenti.
Le falde acquifere
Una parte dell'acqua piovana penetra nel sottosuolo infiltrandosi tra la roccia e la sabbia. In tal modo si forma un deposito sotterraneo di acqua che si stende sotto l'alveo del fiume e ai suoi lati. È come un serbatoio nascosto alla nostra vista, le cui acque sono essenziali per l'agricoltura, gli usi potabili e le industrie. Le acque raccolte tra gli strati rocciosi si dicono falde. Falda è una parola di origine tedesca, che vuol dire "piega". Dunque le falde sono una raccolta di acque tra le pieghe rocciose, cioè tra gli strati di roccia. Quella parte del deposito sotterraneo che si stende al di sotto e ai lati del fiume è detta subalveo, ovvero è una cavità sotto il letto del fiume.
Domande da interrogazione
- Qual è il percorso tipico di un fiume dalla sorgente alla foce?
- Come variano le acque dei fiumi alpini e appenninici durante l'anno?
- Cosa sono le falde acquifere e quale ruolo svolgono?
Un fiume inizia da una sorgente come un piccolo torrente, si ingrossa attraversando vari territori, e termina la sua corsa in un lago, un altro fiume, o più spesso in mare tramite un delta o un estuario.
Nei fiumi alpini, le acque sono abbondanti in estate a causa dello scioglimento delle nevi e dei ghiacciai. Nei fiumi appenninici, le acque sono abbondanti all'inizio della primavera e nel tardo autunno, coincidenti con i periodi di piogge frequenti.
Le falde acquifere sono depositi sotterranei di acqua formati dall'infiltrazione dell'acqua piovana tra roccia e sabbia. Sono essenziali per l'agricoltura, gli usi potabili e le industrie, e si trovano sotto l'alveo del fiume e ai suoi lati.