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Concetti Chiave

  • Una macchina termica utilizza il calore per produrre lavoro attraverso un ciclo che torna allo stato iniziale, coinvolgendo scambio di calore con sorgenti calde e fredde.
  • L'efficienza di una macchina termica è data dal rapporto tra il lavoro ottenuto e il calore fornito dalla sorgente calda, indicato come rendimento.
  • Secondo il secondo principio della termodinamica, il rendimento di una macchina termica non può mai raggiungere il 100%.
  • Il ciclo di Carnot comprende quattro trasformazioni termodinamiche reversibili: due isotermiche e due adiabatiche, formando un ciclo completo.
  • La macchina ideale di Carnot ha un rendimento che dipende esclusivamente dalle temperature delle sorgenti, calcolato con la formula r = 1−T1/T2.

Teorema di Carnot

Una macchina termica sfrutta il calore per ricavarne lavoro con una trasformazione ciclica, che dunque torna allo stato iniziale. Essa si basa su tre passaggi fondamentali:

    Il calore Qc viene fornito alla macchina da una sorgente calda;
    una parte del calore viene utilizzata per compiere il lavoro L;
    Il calore residuo Qf viene ceduto alla sorgente fredda.
Una macchina termica è efficiente se produce molto lavoro consumando poco calore.
Dunque, la sua efficienza è rappresentata dal rendimento r, pari al rapporto tra il lavoro ottenuto e il calore fornito dalla sorgente calda:
r = L / Q
La trasformazione è ciclica, dunque l’energia interna iniziale è uguale a quella finale, infatti l'energia fornita alla macchina (Qc) e quella ceduta dalla macchina (L e Qf) devono essere uguali, quindi: Qc=L+Qf
Con la formula inversa, si ricava la formula per calcolare il lavoro: L=Qc−Qf
Il rendimento può essere calcolato come R=Qc−Qf/Qc = 1−Qf/Qc
Per il secondo principio della termodinamica, non è possibile trasformare interamente il calore in lavoro in una trasformazione ciclica. Dunque il rendimento di una macchina termica è sempre minore di 1.

Il ciclo di Carnot è una sequenza di quattro trasformazioni termodinamiche reversibili - due isotermiche e due adiabatiche, alternate tra loro - eseguite in modo tale da formare un ciclo: lo stato termodinamico di partenza è lo stesso di quello di arrivo.

    Trasformazioni termodinamiche adiabatiche = non avvengono scambi di calore
    Trasformazioni termodinamiche isotermiche = la temperatura rimane costante
Carnot progettò una macchina ideale, irrealizzabile, il cui rendimento dipende interamente dalle temperature T1 e T2 delle sorgenti. Il rendimento si calcola quindi con la formula: r = 1−T1/T2, in cui per T1 si intendono le temperature espresse in Kelvin.

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