Concetti Chiave
- Le leggi di Ohm sono valide anche a livello microscopico nei conduttori metallici, dove gli elettroni di conduzione si muovono liberamente.
- Un campo elettrico applicato provoca una forza sugli elettroni, causando un'accelerazione che è contrastata dalla forza dissipativa del reticolo metallico.
- La velocità di deriva degli elettroni si raggiunge quando la forza totale è nulla, permettendo un movimento a velocità costante.
- La densità di corrente in una sezione di conduttore è determinata dalla densità di elettroni e dalla velocità di deriva, influenzata dalla resistenza del metallo.
- L'intensità di corrente può essere espressa in funzione del campo elettrico, la densità di elettroni, e le proprietà del metallo.
Corrente elettrica nella materia
Analogamente al modello macroscopico dei circuiti, anche nelle parti microscopiche di conduttori metallici sono valide le leggi di Ohm.
Nei circuiti metallici gli elettroni del metallo sono liberi di muoversi e sono detti elettroni di conduzione. Se è presente un campo elettrico E applicato da un generatore di fem questi elettroni liberi si sposteranno ordinatamente originando una intensità di corrente.
Un elettrone di massa m e carica e, in presenza di un campo elettrico E, risente di una forza F=-eE che provoca una accelerazione a = -(e/m)E.
Se gli elettroni (e) fossero completamente liberi di muoversi si creerebbe una accelerazione (a) costante in aumento, ma ciò non accade a causa degli elettroni del reticolo che creano una forza di attrito, dunque una forza dissipativa che è proporzionale alla velocità ma ha verso opposto a essa: F(dis)= -βv dove β è una costante che dipende dal tipo di metallo che costituisce il reticolo.
Considerando una sezione circolare A di reticolo di lunghezza L su cui agisce un campo elettrico E ed attraversato da una densità di elettroni n(e) che subiscono una velocità di deriva causata dal campo elettrico si avrà che il numero di elettroni Ne che attraversano la sezione A in un intervallo di tempo Δt danno luogo ad una intensità di corrente i=Ne/Δt dove N è uguale ad n(e)v(d) ΔtA ed i è uguale ad en(e)v(d)A e v(d)=(e/β)E: sostituendo si otterrà i=(e2n(e)A)/βxE, dove E= Δv/L, sostituendo nuovamente si otterrà infine i=(e2n(e)A)/βLx Δv.