Concetti Chiave
- I condensatori possono immagazzinare temporaneamente cariche elettriche, simili a batterie a breve termine.
- L'esercizio esplora il legame tra la carica di un condensatore e la differenza di potenziale applicata.
- Viene utilizzato un condensatore da 0,1 nF caricato con una tensione di 34 V per calcolare la capacità del secondo condensatore.
- La carica totale si conserva quando i condensatori sono collegati senza un generatore, permettendo di stabilire un sistema di equazioni.
- Dal sistema di equazioni, la capacità del secondo condensatore risulta essere 0,24 nF, con una carica finale di 2,4 nC.
In questo appunto andremo a svolgere un esercizio relativo ai condensatori, dispositivi molto utilizzati in campo elettronico. La loro utilità risiede nel fatto di essere in grado di immagazzinare temporaneamente delle cariche elettriche, un po' come delle batterie a breve termine. Svolgiamo adesso un esercizio che consente di capire che legame c'è tra la carica di un condensatore e la differenza di potenziale utilizzata per caricarlo.
Testo dell'esercizio
Un condensatore da
Svolgimento dell'esercizio
Intanto possiamo calcolarciOra dal momento che i condensatori non vengono collegati ad un generatore, possiamo dire che la carica si conserva. Chiamiamo
La prima equazione stabilisce che la carica finale è uguale a quella iniziale (del primo condensatore carico, prima del collegamento). La seconda e la terza sfruttano il fatto che la differenza di potenziale è uguale al rapporto tra carica e capacità, per come abbiamo definito la capacità di un condensatore. Inoltre la differenza di potenziale è uguale per entrambi i condensatori, in quanto sono collegati in parallelo.
Dalla seconda ricaviamo