simone.scacchetti
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Concetti Chiave

  • La disputa filosofica tra conoscenza sensibile e razionale risale ai Sofisti e Socratici, con opinioni divergenti su realtà e metodo di conoscenza.
  • Telesio criticava i predecessori per aver utilizzato vie di conoscenza errate, riservando la ragione solo a Dio e promuovendo la conoscenza sensoriale per l'uomo.
  • Durante il Rinascimento, emerge una nuova visione della natura come organismo vivente, conoscibile e regolato da leggi proprie.
  • Giordano Bruno espande questa idea, creando una visione panteistica della realtà, in cui l'uomo è parte della natura e con essa connesso.
  • Telesio sostiene che l'uomo, limitato rispetto a Dio, può conoscere il creato solo attraverso i sensi, in linea con una filosofia induttiva.

Indice

  1. La disputa filosofica
  2. Telesio e la conoscenza
  3. Rinascimento e natura
  4. Telesio e la ragione

La disputa filosofica

La disputa filosofica tra fautori della conoscenza sensibile e razionale non è certo un’innovazione. Invero, nonostante il contesto storico e culturale fosse totalmente differente, dapprima, i Sofisti e i Socratici cercavano di far valere le proprie idee: per i primi, la realtà era relativa, e poteva dunque essere esaminata attraverso i sensi. Per Socrate e i suoi seguaci, al contrario, la ragione era l'unico metodo per filosofare.

È dunque vero che molti, prima dello stesso Telesio, abbiano cercato di rispondere a domande incomode e inusitate utilizzando vie che non sempre coincidevano o portavano a una risposta definitiva.

Telesio e la conoscenza

È interessante scoprire, malgrado ciò, come Telesio avesse una nutrita consapevolezza storiografica e concettuale di ciò che fosse accaduto secoli prima di lui: le menti umane non avevano mai smesso di darsi pensiero a proposito dei "misteri" della natura, per l’evidente motivo che avessero utilizzato vie di conoscenza del tutto errate, per l'uomo. Sentieri "di presunzione" e di ragione. Tragitti creati da Dio e che, per questo motivo, percorribili unicamente dallo stesso.

Rinascimento e natura

Nell'epoca rinascimentale, cominciava a diffondersi una nuova concezione della natura, finalmente vista come un organismo vivente, regolato da leggi proprie, e queste erano conoscibili all'uomo. Poco più avanti nel tempo, sarà Giordano Bruno a sostenere quest’idea di realtà animata (di cui l'uomo non ne è escluso, ma ne fa parte, poiché egli stesso è natura), pronunziando il pensiero fino a trasformarlo in una visione panteistica della realtà (dal greco "pan" e "theos", letteralmente: tutto è Dio), attribuendole un nuovo valore e una nuova coscienza.

Telesio e la ragione

Telesio appare inclemente con i suoi predecessori che hanno avuto la possibilità d’indagare la natura, in quanto soltanto in Dio si riconosce la facoltà di poter utilizzare la ragione. Infatti, coerente con la sua filosofia, Telesio afferma che l'unica conoscenza possibile, per l'uomo, che dispone di limiti, sia quella sensibile, o sensoriale. Eppure, a rivalutare la natura in quest'ottica, prima di lui, era stato Cusano: attraverso un metodo di origine induttiva, la conoscenza naturale è pertanto ammissibile. Telesio, in sintesi, ammette che l'uomo non può competere con Dio e, dunque, può conoscere il creato facendo ricorso, in maniera esclusiva, ai sensi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale differenza tra la conoscenza sensibile e quella razionale secondo i filosofi antichi?
  2. I Sofisti credevano che la realtà fosse relativa e potesse essere esaminata attraverso i sensi, mentre Socrate e i suoi seguaci ritenevano che la ragione fosse l'unico metodo valido per filosofare.

  3. Come Telesio vede la conoscenza umana rispetto a quella divina?
  4. Telesio sostiene che solo Dio può utilizzare la ragione, mentre l'uomo, con i suoi limiti, può conoscere il creato esclusivamente attraverso i sensi.

  5. Quale nuova concezione della natura emerge durante il Rinascimento?
  6. Durante il Rinascimento, la natura inizia a essere vista come un organismo vivente regolato da leggi proprie, conoscibili all'uomo, e Giordano Bruno sviluppa questa idea in una visione panteistica della realtà.

Domande e risposte

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