Concetti Chiave
- Schopenhauer si oppone al razionalismo di Hegel, criticando il linguaggio complesso e l'approccio accademico di quest'ultimo.
- Il filosofo è noto per il suo interesse per le religioni orientali, in particolare l'induismo e il buddismo, che influenzano la sua visione del mondo come un'illusione.
- Per Schopenhauer, la realtà è velata dall'illusione del "velo di Maya", e la vera essenza del mondo è il dolore universale condiviso da tutti gli esseri.
- La volontà di vivere è un impulso fondamentale e irrazionale, che caratterizza tutti gli esseri viventi e genera sofferenza.
- Secondo Schopenhauer, la liberazione dalla volontà può essere ottenuta attraverso l'arte, l'etica e l'ascesi, quest'ultima ispirata a pratiche religiose orientali.
Indice
Contrapposizione a Hegel
Fa parte dei filosofi dell'800 che si contrappongono al razionalismo di Hegel.
Per entrambi manca la negatività del mondo reale e il negativo del pensiero.
Shopenhauer ha un odio verso Hegel e dal momento che insegnavano tutti e due all'università lui metteva le lezioni nello stesso momento di Hegel ma le persone continuavano ad andare da lui, per questo le lezioni i Schopenhauer erano vuote. Per questo motivo abbandona presto la carriera universitaria e dal momento che è ancora sconosciuto, le sue pubblicazioni diventeranno famose negli anni successivi. Il suo odio verso Hegel deriva dall'odio per il mondo accademico e da un linguaggio complicato e inaccessibile che nascondeva i temi trattati.
Religioni orientali e rappresentazione
Lui fu uno dei primi a dedicarsi allo studio delle religioni orientali per lo più indiane: induismo e buddismo.
Per questo studio parte da Kant e da un concetto di rappresentazione: riprende e semplifica alcun i concetti fondamentali della critica della ragion pure e dice che per quanto riguarda la rappresentazione del mondo in cui apparteniamo, Kant è corretto e dice cose giuste, ma nello stesso momento questa rappresentazione crea una falsa separazione tra soggetto e oggetto. È come se davanti a noi ci fosse un velo che è paragonato al velo di Maya.
Quello che nasconde è che la vita è fatta di dolore ovvero ciò che accomuna tutti gli esseri a livello universale (non c’è separazione tra soggetto e oggetto).
Velo di Maya e metafisica
La rappresentazione per lui è l'illusione, è qualcosa che è coperto dal velo di Maya. Maya è presente in due testi sacri induisti. Essa è una forza, un'energia che caratterizza il conflitto che c'è tra luce e ombra. È qualcosa che è presente in tutta la realtà ma che con la sua presenza non da solo forza ed energia ma ottura anche la realtà.
Per Shopenhauer il velo di maya è sinonimo di illusione platonica e per affermare questa teoria cita il Timeo di Platone che diceva che l'illusione è ciò che genere perennemente e non è mai essere.
Per lui affinché sia possibile strappare il velo ovvero l'illusione, bisogna uscire dalla caverna e scoprire la verità. Ciò che ci permette di uscire da quella caverna è la metafisica (sosteneva che l'uomo è un animale metafisico) perché ci svela la vera realtà ed E un fenomeno che all'uomo serve. Lui dice che l'uomo si pone domande metafisiche perché vede illusorietà del velo di Maya e parla anche del sogno e dice che il maggior sogno che facciamo ad occhi aperti è quello della PLURALITÀ. La metafisica ci aiuta ad aprire gli occhi e possiamo fare ciò guardandoci dentro, guardandoci interiormente (facendo ciò non c'è più il rapporto tra soggetto e oggetto perché coincidono). Se ci guardiamo dentro l’unica cosa che vediamo è la VOLONTÀ DI VIVERE.
Volontà di vivere
Per Schopenhauer la volontà è un qualcosa che noi abbiamo continuamente e che non ha ne giustificazione ne scopo, è un’energia irrazionale che rompe le catene di causa-effetto ed è ciò che caratterizza tutti.
Causalità e necessità
Lui vuole indicare l’importanza della volontà sulla rappresentazione e riprende Kant riassumendolo nella casualità che per lui fa parte delle forme a priori della sensibilità: SPAZIO, TEMPO e CAUSALITÀ. Per Kant sono ciò che ci permette di capire tempo e spazio per ogni azione che facciamo mentre per Schopenhauer ho anche una dimensione casuale.
- Causalità: da conto di tutte le necessità naturali, di tutti i fenomeni naturali che sono necessari. Questo ci fa capire quanto fosse competente da un punto di vista naturalista e scientifico. Le 4 necessità che definisce le 4 radici della causalità sono la:
1)necessità logica: spiega il perché del nostro conoscere attraverso catena di cause di effetti
2)necessità fisica: non appena si presenta la causa, si presenta subito l’effetto perché è un qualcosa che non può mancare
3)necessità matematica: quando viene accertata la correzione di un processo matematico quest’ultimo rimane inconfutabile. Essa inoltre dimostra che lo scorrere del tempo lega ogni momento all’altro e la posizione di un corpo è determinata da quella degli altri (rapporto spazio e tempo)
4)necessità morale: spiega il nostro agire. Spiega la causa
Quando noi percepiamo il mondo lo percepiamo sempre applicando queste 4 radici che ci danno una causalità determinata dove tutto è determinato e mutabile.
Per lui tutto questo è il prodotto dell'intelletto e la volontà è esclusa dalla rappresentazione.
Volontà irrazionale e sofferenza
Per quanto riguarda il mondo animale, Schopenhauer nota che per esempio certi tipi fi formiche continuano a combattere anche quando perdono degli altri e finisce che la mantide si mangia colui che muore è fondamentale perché ci riporta alla volontà irrazionale, una volontà talmente forte che a costo della vita si agisce per perpetuare la propria specie la volontà quindi per Schopenhauer è un impulso che non ha oggetto e motivazione. Per lui è sbagliato dire o pensare che io faccio qualcosa per un motivo ma ciò che mi spinge è una forza incontrollabile. La volontà è inconscia, unica, etera, irrazionale e incausata (ovvero al di fuori anche di spazio e tempo). Lo dimensione della volontà per lui è una dimensione che esce dai danni della rappresentazione e per comprenderla noi dobbiamo Fare uno forzo osservandoci all'interno e abbandonando tutti gli schemi mentali.
Per Schopenhauer, quindi, una vita così è una vita assurda dove gli esseri umani saranno più sfortunati degli altri esseri perché è consapevole della morte. La volontà per lui è una tensione costante perché ti spinge sempre a volere di più e tutto ciò ti provoca sofferenza.
I desideri nascono dai bisogni e per lui i bisogni sono l'espressione della volontà di vivere dove alla base d'è un processo naturale. Anche l'amore per lui è un'espressione, che porta dolore ma la cosa positiva è l'immediatezza dell'atto.
Liberazione dalla volontà
Questa tensione costante può essere intervallata da momenti in cui si calma, in cui non ho desideri. Nel momento in cui questo accade subentra la noia.
Spesso questa sofferenza porta al suicidio. Il filosofo è però contrario a questo il dice che non è una soluzione perché è una rinuncia vana dal momento che non è in grado di interrompe la catena della specie ed è comunque un atto di volontà. Bisogna che noi ci liberiamo da esse per essere senza assecondarla. Lo scopo è quindi quello di liberarsi dalla volontà in maniera che lei taccia perché se veramente tace non troverò noia ma pace.
Questa liberazione può avvenire tramite 3 modalità: arte, etica, ascesi (unico modo definitivo per raggiungere il "nirvana".
Arte, etica e ascesi
Arte: bisogna vedere l'arte come qualcosa che suscita un'esperienza significativa. Un'esperienza che coinvolge l'uomo stesso. lo devo cogliere l'essenza, e l'essenza dell'opera d'arte è mettere in mostra la volontà. Quando riconosco qualcosa di bello lo faccio senza uno scopo. Questa è un'esperienza fondamentale ma momentanea. Per lui è profonda, è un qualcosa che in quel momento di libera totalmente dalla volontà, L'esperienza estetica quindi non è un modo di vita. Non è un qualcosa che faccio sempre. Schopenhauer classifica l'arte dalla più concreta ovvero più legata alla rappresentazione, a quella più astratta ovvero quella meno efficace.
Arte concreta: di sono poi la scultura (la peggiore) e la pittura che sono fortemente legate alla forma e all'immagine
Arte astratta: poesia, tragedia e musica. Quest'ultima è la migliore perché è l'espressione pure della volontà. La tragedia rappresenta le vicende umane e mette in scena delle storie.
Schopenhauer gli dà un ruolo così importante perché noi ci immedesimiamo nelle vicende raccontate ed è un immedesimazione che suscita un sentimento fondamentale per il filosofo: la COMPASSIONE. La tragedia è una forma di passaggio dall'arte all'etica e la compassione è il mezzo.
Tutto è influenzato dall'epoca del romanticismo e dalla musica romantica.
- Etica: ci apre due forme di vita costanti
1)Giustizia: quando noi evitiamo di compiere il male verso gli altri è il sentimento tipico è la PIETÀ
2)Carità: atto di amore disinteressato e mai sessuale e si differenzia dalla solidarietà.
Solidarietà è un termine finalizzato dalla seconda metà dell'800 dai francesi e a differenza della carità che va dall'alto al basso, è un rapporto tra pari.
- Ascesi: è una forma di liberazione tratta da buddismo, dall'India. Lo scopo dell'ascesi è giungere al nirvana ovvero al completo annullamento della volontà e del mondo. Il nirvana si raggiunge tramite una serie di pratiche. Per liberarci dalla volontà dobbiamo liberarci dal dominio della carne perché il corpo è ciò che esprime la volontà quindi si deve praticare castità, povertà e digiuno (no carne per compassione) autoflagellazione. L’ascesi è considerata il punto più debole del pensiero di Schopenhauer per tre ragioni: rinunce; riprende pratiche e idee presenti nelle religioni; lui non ha mai praticato tutto ciò.
Domande da interrogazione
- Chi sono i filosofi dell'800 che si contrappongono al razionalismo di Hegel?
- Perché Schopenhauer ha un odio verso Hegel?
- Quali sono le due religioni orientali che Schopenhauer studia?
- Cosa rappresenta il velo di Maya secondo Schopenhauer?
- Come si può raggiungere la liberazione dalla volontà secondo Schopenhauer?
Schopenhauer fa parte dei filosofi dell'800 che si contrappongono al razionalismo di Hegel.
Schopenhauer ha un odio verso Hegel a causa del suo linguaggio complicato e inaccessibile e dell'odio per il mondo accademico.
Schopenhauer studia principalmente induismo e buddismo, due religioni orientali.
Il velo di Maya rappresenta l'illusione platonica secondo Schopenhauer.
La liberazione dalla volontà può essere raggiunta attraverso l'arte, l'etica e l'ascesi secondo Schopenhauer.