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Concetti Chiave

  • Schopenhauer vede il mondo come una rappresentazione illusoria, filtrata dai nostri sensi e coperta dal "velo di Maya".
  • Spazio e tempo sono le forme a priori che organizzano i fenomeni, essenziali per la conoscenza degli oggetti.
  • La causalità, o principio di ragion sufficiente, collega i fenomeni e si manifesta nei principi del divenire, conoscere, essere e agire.
  • La "volontà" rappresenta il noumeno della realtà, un impulso cieco e eterno che causa dolore e inquietudine.
  • Le vie di liberazione dal dolore includono l'arte, la morale e l'ascesi, quest'ultima mirante al raggiungimento del nirvana.

Indice

  1. La rappresentazione del mondo secondo Schopenhauer
  2. Spazio, tempo e causalità
  3. La volontà come essenza della realtà
  4. Il dolore e la noia della vita
  5. Le vie di liberazione: arte, morale e ascesi

La rappresentazione del mondo secondo Schopenhauer

Secondo Schopenauer il mondo è una nostra rappresentazione, ci appare così grazie ai nostri sensi, quindi è una dimensione illusoria in quanto la vera essenza delle cose ci è nascosta dal velo di Maya.

Spazio, tempo e causalità

Spazio e tempo organizzano i fenomeni, sono le forme a priori della rappresentazione e che senza le quali la nostra mente non può conoscere gli oggetti.

Spazio e tempo fungono da principio di individuazione.

Gli oggetti individuati grazie allo spazio e al tempo seguono l'ordine della causalità, in quanto la nostra mente collega un fenomeno ad un altro grazie ad un nesso di causa-effetto.

La causalità (dentro cui di ricerca il fondamento della realtà) è definita principio di ragion sufficiente e si presenta in:

-principio del divenire;

-principio del conoscere;

-principio dell'essere;

-principio dell'agire.

Come si fa ad andare oltre al velo ingannatore di Maya e cogliere la vera essenza della vita?

La volontà come essenza della realtà

Nel nostro corpo si manifesta la "volontà" ovvero il noumeno della realtà, la vera essenza delle cose. è volontà di vivere, un impulso che spinge l'uomo a desiderare cose nuove generando dolore e inquietudine. La volontà vuole continuare ad esistere e lo fa attraverso i nostri gesti.

La volontà è l'essenza del nostro essere ed è l'essenza di ogni cosa. Essa è inconsapevole, eterna, unica e cieca.

Il dolore e la noia della vita

La volontà è dolore, abbiamo bisogno di desideri per soddisfarci e non appena ne soddisfiamo uno proviamo piacere che è solo un intervallo tra un dolore e un altro in quanto subito dopo l'attenuarsi di una mancanza questa si ripresenta.

La vita oltre a dolore è anche noia.

Le vie di liberazione: arte, morale e ascesi

La prima via d'uscita dal dolore è l'arte (valori ideali ci portano al mondo delle idee), l'esperienza estetica che ci fa momentaneamente dimenticare il dolore in quanto siamo immersi nel bello. La forma più elevata d'arte è la tragedia che rende il dolore universale, ci rende consapevoli di non essere i soli a provarlo. La musica rappresenta l'immagine stessa della volontà, ci porta alla volontà stessa. Però l'arte è breve non duratura.

La seconda via di liberazione è la morale. Mentre l'arte è più individuale, la morale implica un impegno verso il prossimo.

Qui troviamo la carità e la giustizia, la prima è attiva ovvero non faccio del male e faccio anche del bene, mentre la seconda è passiva ovvero mi limito a non far del male. La morale dunque si limita a eliminare il conflitto fra uomo e uomo.

L'ultima via d'uscita è l'ascesi. Bisogna negare la volontà, sorgente di dolore e male. Ha come scopo il raggiungimento del nirvana, il quale libera l'uomo, annulla l'individualità che lo caratterizza. Tutta la vita è un pendolo tra dolore e piacere. L'uomo è un prodotto della volontà.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione di Schopenhauer riguardo al mondo e alla rappresentazione?
  2. Secondo Schopenhauer, il mondo è una nostra rappresentazione, una dimensione illusoria creata dai nostri sensi, poiché la vera essenza delle cose è nascosta dal velo di Maya.

  3. Come spazio e tempo influenzano la nostra percezione secondo Schopenhauer?
  4. Spazio e tempo organizzano i fenomeni come forme a priori della rappresentazione, permettendo alla nostra mente di conoscere gli oggetti e fungendo da principio di individuazione.

  5. Qual è il ruolo della volontà nella filosofia di Schopenhauer?
  6. La volontà è il noumeno della realtà, la vera essenza delle cose, un impulso che spinge l'uomo a desiderare, generando dolore e inquietudine. È inconsapevole, eterna, unica e cieca.

  7. Quali sono le vie di liberazione dal dolore secondo Schopenhauer?
  8. Le vie di liberazione sono l'arte, che ci fa dimenticare momentaneamente il dolore, la morale, che implica un impegno verso il prossimo, e l'ascesi, che mira a negare la volontà per raggiungere il nirvana.

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