Concetti Chiave
- L'arte, la morale e l'ascesi sono vie di liberazione dalla volontà secondo Schopenhauer, offrendo forme di conoscenza non fenomeniche.
- L'esperienza artistica permette al soggetto di negare la propria individualità, diventando un contemplatore disinteressato, ma offre solo una liberazione temporanea.
- La morale consente una liberazione più duratura dai mali della volontà, attraverso la virtù e la compassione, negando la volontà di vivere.
- L'ascesi rappresenta l'annullamento completo della volontà, trasformandola in nolontà, raggiungendo uno stato di indifferenza e assenza di dolore.
- Il dipinto di Magritte 'Gli amanti' può essere interpretato in chiave schopenhaueriana come il velo di Maya, che cela la vera essenza del noumeno e della volontà di vivere.
Schopenhauer
• Elenca e descrivi le vie di liberazione dalla volontà.
L’uomo è in grado di sottrarsi alla volontà di vivere che lacera il mondo della rappresentazione, seguendo quelle che Schopenhauer chiama ‘vie di liberazione’: l’arte, la morale e l’ascesi sono le tre forme di conoscenza non fenomenica con cui eliminare i mali della volontà.
Nell’esperienza artistica, il soggetto nega la propria individualità per diventare puro contemplatore disinteressato, rimanendo però liberazione temporanea.
La morale rappresenta invece una più duratura eliminazione dai mali della volontà: perseguendo la virtù, l’uomo supera ogni forma di conflitto tra individui e assumendo un atteggiamento di compassione potrà negare la volontà di vivere.
L’ascesi rappresenta poi la via d’eccellenza per tale annullamento: con la mortificazione dei bisogni materiali l’uomo nega completamente la volontà che diventa nolontà.
• Dipinto di Magritte ‘Gli amanti’.
Se leggiamo il dipinto ‘Gli amanti’ di Magritte in chiave schopenhaueriana subito ci colpisce il panno che avvolge il volto dei due personaggi, che può essere associato/paragonato al velo di Maya: questo, infatti, impedisce loro di vedere la realtà vera lasciando un’unica possibilità, l’immaginazione.
Tale illusione permette di celare agli uomini la vera e cruda essenza del noumeno, ovvero la volontà di vivere, in grado di provocare solo dolore e sofferenza. Questo panno tessuto dalle tre forme a priori (spazio, tempo, casualità) può essere squarciato dall’essere che semplicemente attraverso l’esperienza del suo corpo conosce la realtà noumenica.