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Concetti Chiave

  • Schopenhauer sostiene che la volontà è un desiderio continuo che non può mai essere completamente soddisfatto, causando inevitabilmente sofferenza.
  • La felicità non esiste di per sé, ma è solo la soddisfazione temporanea di un desiderio che allevia un bisogno o dolore.
  • Il dolore è una condizione primaria e conosciuta direttamente, mentre il piacere è solo il ricordo di sofferenze passate alleviate.
  • Nell'Arte di essere felici, Schopenhauer consiglia di ridurre le aspettative per evitare grandi delusioni, poiché è più facile essere molto infelici che molto felici.
  • La moderazione è vista come un comportamento saggio per ridurre l'infelicità derivante dal desiderio insoddisfatto.

Indice

  1. La volontà e la sofferenza
  2. Il desiderio e il piacere
  3. Il bisogno e la conoscenza
  4. La moderazione come soluzione

La volontà e la sofferenza

Schopenhauer, un filosofo tedesco, ne Il mondo come volontà e come rappresentazione afferma che la volontà non possiede un fine ultimo perchè per sua costituzione è un’aspirazione che non può essere conseguita. Perciò questa volontà causa sempre sofferenza in quanto non c’è nessun fine ultimo a cui tendere.

Il desiderio e il piacere

Schopenhauer afferma anche che la felcità, o soddisfazione, non esista di per sè perchè si deve alla soddisfazione di un desiderio, ossia alla privazione di un bisogno o di un dolore che ci affliggeva.

Quindi il desiderio e la privazione sono condizioni preliminari di ogni piacere, tuttavia, con la soddisfazione, cessa il desiderio e quindi anche il piacere: aver soddisfatto un desiderio con molta fatica non ci porta perciò a nessun guadagno perchè ci siamo semplicemente liberati da un dolore.

Il bisogno e la conoscenza

Secondo il filosofo quindi il dato primitivo è il bisogno, il dolore che può essere conosciuto direttamente, al contrario del piacere abbiamo una conoscenza indiretta che si deve al ricordo delle precedenti sofferenze eliminate. Pertanto l’uomo non è in grado di dare un’esatta valutazione dei beni attualmente posseduti.

La moderazione come soluzione

Nell’Arte di essere felici esposta in 50 massime invece, Schopenhauer propone una soluzione all’uomo per non essere molto infelice a causa del suo desiderare: è necessario ridurre le proprie pretese. La moderazione è infatti un saggio comportamento perché è facile che l’uomo diventi molto infelice, mentre è impossibile che diventi molto felice, quindi, se l’uomo diminuisse le proprie aspettative e pretese, nel caso in cui non venissero soddisfatte, non ne rimarrebbe troppo deluso.

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