Concetti Chiave
- L'opera "L’arte di ottenere ragione" di Schopenhauer esplora la dialettica eristica, una tecnica di argomentazione in cui si cerca di prevalere sull'avversario, spesso senza riguardo per la verità.
- La dialettica viene definita come l'uso della ragione per distinguere il vero dal falso, mentre l'eristica si concentra sull'abilità di confutare qualsiasi affermazione indipendentemente dalla sua veridicità.
- Schopenhauer sottolinea che un dibattito efficace richiede che gli avversari siano su un livello simile di intelligenza e dottrina; altrimenti, possono ricorrere alla slealtà.
- Il filosofo propone 38 stratagemmi per vincere discussioni, che includono tecniche come l'ampliamento, l'omissione di coerenza e l'uso di premesse false per confondere l'avversario.
- Gli stratagemmi mirano a manipolare il dibattito attraverso metodi come l'attirare la platea, l'associazione negativa e l'insulto, mostrando una visione del confronto che trascende la ricerca della verità.
L’arte di ottenere ragione (1831) ruota attorno alla teoria della dialettica eristica, ovvero l’arte di prevalere sull’avversario con argomentazioni corrette in apparenza tese ad ingannare l’interlocutore.
Indice
- Principi della dialettica eristica
- Stratagemmi per vincere
- Esempi di stratagemmi
- Tecniche di confusione
- Uso delle premesse false
- Domande e provocazioni
- Manipolazione e paradossi
- Inganno e non coerenza
- Sviare e forzare
- Ritorsione e platea
- Rispetto e incompetenza
- Associazioni e risposte
- Conflitti e stupore
- Insulti e calma
Principi della dialettica eristica
La dialettica è l’uso regolare della ragione da parte dell’essere umano per discernere il vero dal falso;
L’eristica è l’arte di confutare qualsiasi affermazione a prescindere dalla sua verità o falsità [L’importante è avere ragione, la verità non ha importanza]. Essa è una tecnica di persuasione nata per formare il filosofo politico del 1700-1800.
L’eristica, avendo come scopo solo quello di vincere un dibattito senza tener conto della verità, non tiene conto nemmeno della morale.
“Il vero deve apparire falso, e il falso vero”.
Tutti possiedono la logica (a priori) (tutti possiedono pensieri], ma non tutti sono in grado di farli valere (a posteriori) [non tutti possiedono la dialettica).
1) Entrambi gli avversari devono essere per “dottrina” e “intelligenza” quasi sullo stesso livello. Se non si ha la dottrina non si capisce la confutazione; Se non si ha l’intelligenza, si ricorrerà alla slealtà per vincere.
2) Bisogna essere disonesti ma non sleali. Se si è onesti si ci limita a portare in luce la verità, sia che l’appoggiamo o meno. Il disonesto è un vanitoso anche quando si rende conto che ha torto, ma proprio questo rende il dibattito intrigante.
3) Gli onesti che parteciperanno ad un dibattito, diventeranno disonesti: tutti gli esseri umani per natura pretendono di avere sempre ragione. Quando non si è d’accordo con l’opinione altrui, spontaneamente penseremo che è sbagliata e raramente andiamo alla ricerca di un errore nel nostro pensiero.
[Magari ha ragione lui e sono io che sbaglio = NO]
[Ho ragione, è lui che sbaglia= SI]
4) Comporta dedizione. Il dibattito è un talento ma deve essere allenato.
Stratagemmi per vincere
All’inizio di un dibattito, entrambe le parti credono di avere ragione, ma nel suo corso si può diventare dubbiosi a causa dell’avversario e delle sue confutazioni, per questo Schopenhauer ha formulato 38 stratagemmi che ci permettono di non cadere nel dubbio e di far valere la nostra tesi e vincere qualsiasi disputa.
1.
Esempi di stratagemmi
L’ampliamento
Prendere l’affermazione dell’avversario ed esagerarla, spiegandola nel modo più generico possibile.
(Maggiore sarà la generalità di un’affermazione, maggiori saranno gli attacchi a cui sottoporla)
Esempio:
A: Il calcio femminile è meno bello di quello maschile
B: Quindi stai dicendo che le donne non sono in grado di capire il calcio e che non dovrebbero giocare?
L’unico modo per difendersi è quello di usare le precisazioni.
A: Non ho detto questo, solo essendo lo sport femminile esiste da meno tempo di quello maschile è più acerbo.
2. Omonimia
Uso di parole uguali ma che in base al contesto hanno un senso diverso.
Esempio(sillogismo)
Ogni lume può essere spento
L’intelletto è un lume
L’intelletto può essere spento
Lume: 1. Apparecchio di illuminazione spostabile;
2. Il potere della ragione
3. Da relativo ad assoluto
Prendere l’affermazione relativa dell’avversario e renderla assoluta.
Esempio:
A: penso che le donne italiane siano facili
B: ma le donne italiane sono pur sempre donne, quindi insinui che tutte le donne siano facili
4.
Tecniche di confusione
Confondere l’avversario
Non far prevedere la propria conclusione, così che essa non sia subito attaccabile e le possiamo dare forza.
5.
Uso delle premesse false
Premesse false
Usare premesse false per noi ma vere per l’avversario
Esempio:
A: La chiesa è la casa di dio e suo figlio Gesù
B: Gesù non dice che siano beati i poveri?
A: si
B: Ma la chiesa è ricca, allora non segue i valori di Gesù.
6. Petizione di principio
Fare accettare una tesi nel generale ma che nel particolare è controversa e non verrebbe accettata
A: chi dice che i vaccini facciano bene?
B: la scienza lo prova
A: ma la scienza è fatta dagli uomini che per natura sono imperfetti ed indotti all’errore, quindi non ci credo
7.
Domande e provocazioni
Raffica di domande
Fare tante domande sequenziali all’avversario per nascondere ciò che si vuole sia ammesso
Esempio
A: Non era Gesù a dire “ama il prossimo tuo come te stesso?”
Non era colui che non ha mai discriminato gli altri per il colore della pelle?
Allora nessun vero cattolico dovrebbe votare Matteo Salvini
8. Scatenare l’ira
Scatenare l’ira dell’avversario, provocandolo così che non possa più ragionare lucidamente e possa dire qualcosa di distruttivo per se stesso.
Toccare più volte quell’argomento così che l’avversario possa nuocersi più velocemente.
9.
Manipolazione e paradossi
Petitio prinicipii palese (Stratagemma 12)
Portare al lato negativo i termini usati dall’avversario, così che possa mettere in cattiva luce la sua tesi.
Esempio:
- Fervore religioso: Fanatismo.
- Avere un interesse: Stalking.
10. Paradosso (Stratagemma 13)
Mostrare all’avversario due tesi in contrasto: la sua e la nostra, e rendere la sua falsa tramite l’uso di paradossi.
Esempio:
A: meglio tifare una squadra non sempre vincente che una che vince sempre ma solo grazia alla truffa e la corruzione
11.
Inganno e non coerenza
Inganno della non causa (Stratagemma 14)
(Da usare con un avversario molto pacato)
Se l’avversario nel corso della disputa è risultato molto pacato e si è capito il suo modo di essere, con tono grosso usiamo lo stratagemma 4(raffiche di domande) ma non daremo il tempo all’avversario di rispondervi e chiuderemo il discorso con la nostra conclusione vincente
12. Non coerenza (Stratagemma 16)
Verificare se l’affermazione dell’avversario è in contrapposizione con qualcosa che lui ha detto ho fatto in precedenza.
A: Sono contro la violenza
B: ma una volta hai picchiato uno
13.
Sviare e forzare
Sviare le buone tesi (Stratagemma 18)
Per impedire la conclusione vincente dell’avversario, si devia la disputa ottenendo un cambio del tema della controversia
14. Spingere oltre(Stratagemma 23)
Spingere oltre l’avversario nella generalità, ma se lui lo fa con noi dobbiamo riportarlo al caso discusso
15. Forzatura della consequenzialità (Stratagemma 24)
Fare deviare dalla tesi dell’avversario delle conclusioni assurde o pericolose, in modo che la sua tesi venga associata
16. Istanze(Stratagemma 25)
Quando l’avversario vuole dare forza alla sua tesi, tratta di un gran numero di casi che l’appoggino. È possibile distruggerlo anche con un singolo caso discordante (istanza) .
17.
Ritorsione e platea
Ritorsione dell’argomento (Stratagemma 26)
Prendere l’argomento sostenuto dall’avversario e usarlo contro di lui
Esempio:
A: I bambini devono essere giustificati
B: proprio perché sono bambini bisogna punirli, così che non sviluppano cattivi abitudini
18. Attirare la platea (Stratagemma 28)
(Da usare davanti ad ascoltatori ignoranti – Essere carismatici)
Si fa un’obiezione non valida all’avversario (esperto) ma che può essere valida all’ascoltatore che la rende tale se le sta simpatico il soggetto.
Per fare ciò bisogna risultare carismatici e simpatici, così che il pubblico dia ragione a noi e alla nostra tesi.
19.
Rispetto e incompetenza
Argomento diretto al profondo rispetto (Stratagemma 30)
(da usare con gente comune)
[L’opinione generale nasce dall’opinione di due o tre persone che, affermandola con carisma, sono stati in grado di farla accettare da molti pigri che hanno accettato di crederla subito, piuttosto che faticare esaminandola.
I pigri difendono opinioni che gli appartengono e i pochi non d’accordo preferiscono tacere per non essere presi per pazzi: “Pochi sono in grado di pensare, ma tutti vogliono avere delle opinioni”].
Quando si disputa con gente comune, si può usare l’opinione generale come autorità.
20. La finta incompetenza (Stratagemma 31)
(da usare quando il pubblico è ormai dalla nostra parte)
Si finge di non capire un argomento per farlo parere assurdo, mostrando così l’incomprensione
Esempio: “Avrai certamente ragione ma evidentemente non sono abbastanza colto per capirlo”
21.
Associazioni e risposte
Associazione negativa (Stratagemma 32)
Associare la tesi dell’avversario a qualcosa di comunemente negativo ed odioso
Esempio
A: Il ddl zan non dovrebbe essere approvato
B: La sua tesi è fascista
22. In teoria si, in pratica no (Stratagemma 33)
“Ciò che può essere giusto in teoria, ma nella pratica è falso”
Se ciò che è giusto in teoria non corrisponde anche nella pratica, vuol dire che c’è un errore nella teoria e di conseguenza anche la teoria è falsa.
23. Risposte indirette (Stratagemma 34)
Se l’avversario non risponde direttamente alle nostre domande, vuol dire che quello è il suo punto debole ed il punto sul quale dobbiamo insistere.
24.
Conflitti e stupore
Conflitto d’interessi (Stratagemma 35)
Se si capisse che la tesi dell’avversario, qualora fosse valida, arrecherebbe danno a se stesso, allora bisogna fargliela capire, generando così un conflitto d’interessi tra ciò che l’avversario afferma e ciò che vuole.
Esempio
A(contadino): Le macchine sono eccellenti, perché sono in grado di compiere il lavoro di più uomini
B: Presto anche i carri saranno trainati da macchine a vapore e allora i cavalli della sua ricca scuderia caleranno di prezzo.
(Il contadino capendo la perdita, abbandonerà la sua idea)
25. Stupire l’avversario (Stratagemma 36)
Solitamente si crede più a una persona vestita per bene che ad una trasandata, a una persona ricca che ad una povera. Giocare su questo fattore, l’eleganza, potrebbe farci dire le peggiori assurdità ma il pubblico darà dalla nostra parte e l’avversario farà finta di capire la nostra assurdità
26.
Insulti e calma
Insultare (Stratagemma 38)
Quando l’avversario è superiore e si nota che avremmo torto, si diventi aggressivi, offensivi e villani, passando dal tema della discussione alla persona.
(Quindi si passa dall’attaccare l’idea ad attaccare la persona).
Esempio: da che pulpito sentire ciò da un uomo vestito con stracci e con una cravatta da due soldi.
Se l’avversario non vuole perdere, deve rimanere calmo e rispondere con pacatezza. Rispondere così renderà il suo avversario ferito nell’orgoglio per non essersi abbassato al suo stesso livello, lo farà arrabbiare di più e lo porterà alla sconfitta.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale de "L'arte di ottenere ragione" di Arthur Schopenhauer?
- Quali sono le condizioni necessarie per un dibattito efficace secondo Schopenhauer?
- Qual è lo scopo degli stratagemmi proposti da Schopenhauer?
- Come si può difendere un'affermazione esagerata secondo il primo stratagemma?
- Qual è la strategia suggerita per affrontare un avversario pacato?
Il tema centrale è la dialettica eristica, l'arte di prevalere sull'avversario con argomentazioni apparentemente corrette ma ingannevoli, senza considerare la verità o la morale.
Entrambi gli avversari devono essere simili per dottrina e intelligenza, e bisogna essere disonesti ma non sleali, poiché tutti tendono a voler avere ragione.
Gli stratagemmi servono a evitare il dubbio durante un dibattito e a far valere la propria tesi per vincere qualsiasi disputa.
Si può difendere un'affermazione esagerata usando precisazioni per riportarla al contesto originale e specifico.
Usare lo stratagemma delle raffiche di domande senza dare tempo all'avversario di rispondere, chiudendo il discorso con una conclusione vincente.