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Concetti Chiave

  • Schopenhauer identifica tre tappe per liberarsi dal dolore: arte, morale e ascesi.
  • L'arte offre un sollievo temporaneo attraverso l'identificazione catartica con le essenze delle cose.
  • La morale si basa sulla pietà, con giustizia e carità come virtù cardini per superare l'egoismo.
  • L'ascesi implica rinunce radicali per estirpare il desiderio di esistere, culminando nel Nirvana.
  • Amore è visto come Eros, desiderio insoddisfatto, e Agape, carità, con Schopenhauer favorevole a quest'ultimo.

Indice

  1. Il percorso dell'arte
  2. La morale e le sue virtù
  3. L'ascesi e il Nirvana

Il percorso dell'arte

Secondo Schopenhauer abbiamo una possibilità di liberarci dal dolore attraverso un percorso, da lui suddiviso in tre tappe:

1. TAPPA DELL’ARTE: è in grado di rivelare le idee o essenze delle cose in quanto oggettivazioni della volontà; colui che crea o colui che ammira arriva ad un momento catartico, cioè ad un’identificazione con ciò che si osserva, liberandosi dalle proprie angosce e sollevandosi dallo spazio e dal tempo. Ma l'arte costituisce solo un conforto momentaneo dal dolore. Si passa così al momento successivo.

2.

La morale e le sue virtù

TAPPA DELLA MORALE: la morale nasce dalla pietà. L'uomo, infatti, percepisce le sofferenze altrui come sue. Attraverso l’etica si cerca di superare l’egoismo compatendo il prossimo e identificandosi con il suo tormento. La morale si concretizza in due virtù cardinali:

giustizia: rappresentata dal principio “neminem laede”, consiste nel non fare del male agli altri ed è dunque il carattere cosiddetto “negativo” (passivo) della pietà.

carità: riassunta nel principio “omnes, quantum potes, juva”, consiste nel fare del bene al prossimo e nel condividere il dolore ed è dunque l’aspetto “positivo” (attivo) della pietà.

Ma la volontà non è ancora stata annullata, poiché con la carità si condivide il dolore.

3.

L'ascesi e il Nirvana

TAPPA DELL’ASCESI: è l’esperienza attraverso cui l’individuo si propone di estirpare il proprio desiderio di esistere, di godere e di volere mediante una serie di rinunce il cui culmine porta al raggiungimento del Nirvana.

Il termine dell’ascesi, Schopenhauer può solo esprimerlo in negativo, col termine di noluntas, che sta ad indicare la volontà liberata. Per il singolo, questo traguardo è raggiunto con la morte, alla quale bisogna sapersi preparare con la graduale rinuncia.

Le rinunce:

- castità: consiste nel rinunciare a procreare per sottoporre nessuno alla stessa sofferenza, ma soprattutto per impedire la conservazione della specie, della volontà e dunque della sofferenza;

-povertà: rinuncia dei beni materiali;

- digiuno: l’uomo non soddisfa uno dei beni primari, una volontà. E’ dunque pronto per il Nirvana.

Con il Nirvana si raggiunge il nulla (se osservato dal mondo fenomenico) e il tutto (se osservato dal punto di vista dell’asceta che ha deciso di negare la volontà).

Extra:

Amore -> Eros: inteso come desiderio di ciò che manca. È un bisogno continuo perché si vuole tutto, ma non si ha mai nulla. È un amore laico, rifiutato da Schopenhauer.

-> Agape: inteso come carità, dono. È una concezione assolutamente cristiana, amando io mi dono ad altri. Schopenhauer concorda con questa concezione dell’amore, che coincide con la carità, ma non la considera una tappa conclusiva del percorso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'arte nel percorso di liberazione dal dolore secondo Schopenhauer?
  2. L'arte rivela le idee o essenze delle cose come oggettivazioni della volontà, permettendo a chi crea o ammira di vivere un momento catartico e temporaneamente liberarsi dalle angosce, ma costituisce solo un conforto momentaneo.

  3. Come si manifesta la morale nel percorso di Schopenhauer?
  4. La morale nasce dalla pietà e si manifesta attraverso la giustizia e la carità, cercando di superare l'egoismo e identificandosi con le sofferenze altrui, ma non annulla completamente la volontà.

  5. Qual è l'obiettivo dell'ascesi nel pensiero di Schopenhauer?
  6. L'ascesi mira a estirpare il desiderio di esistere e volere attraverso rinunce come castità, povertà e digiuno, culminando nel raggiungimento del Nirvana e della noluntas, la volontà liberata.

  7. Come Schopenhauer interpreta l'amore nel suo percorso filosofico?
  8. Schopenhauer distingue tra Eros, un desiderio insaziabile, e Agape, un amore caritatevole e cristiano che coincide con la carità, ma non considera l'amore una tappa conclusiva del percorso di liberazione.

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