Concetti Chiave
- Friedrich Schelling critica Fichte per non aver risolto la derivazione della natura dall'Io Assoluto, proponendo un Assoluto che unisce soggetto e oggetto, Spirito e Natura.
- Nella "Filosofia della Natura", Schelling descrive la natura come Spirito reso visibile, un organismo che si evolve da forme semplici a complesse attraverso la "polarità".
- La "Filosofia Trascendentale" esplora l'evoluzione dello spirito verso l'autocoscienza, distinguendo tra attività reale e ideale dell'Io.
- Natura e Spirito coesistono come oggetti finiti e attività riflessiva, sintetizzandosi nell'Assoluto per Schelling.
- Schelling introduce la "Filosofia dell’Identità" dove la Ragione Assoluta racchiude Spirito e Natura, conoscibile intuitivamente, con la religione che collega infinito e finito.
-Friedrich Schelling-
Friedrich Schelling è stato un filosofo allievo di Fichte.
Indice
Critica a Fichte e Assoluto
La sua filosofia parte da una critica a Fichte, che non era stato in grado di risolvere in modo ottimale il problema della derivazione della natura (il “Non-Io") dall’(Io) Assoluto.
Shelling sostiene che l’Assoluto fichtiano non può essere definito perfetto, poiché non poteva essere cosciente senza la definizione del Non-Io; quindi l’Assoluto per Schelling è un principio originario ed assoluto, che è sia l’unità di soggetto ed oggetto, Io e Non-Io, Spirito e Natura.
La conseguenza di ciò è che la natura è sullo stesso piano dello spirito.
Filosofia della Natura
Nella “Filosofia della Natura”, Schelling afferma che la Natura è Spirito reso visibile, lo Spirito è Natura invisibile; questi sono manifestazioni diverse dello stesso assoluto.
La Natura è vista come un organismo, la cui attività viene spiegata attraverso l’idea di “polarità”: la natura si manifesta nelle sue forme infinite perché in essa agisce una forza che divide ciò che è unito e unisce ciò che è diviso.
Lo sviluppo delle varie forme naturali avviene secondo un percorso graduale dal semplice al complesso, che partendo dalla natura inorganica (inconscio) arriva all’uomo ed infine allo spirito (conscio).
Filosofia Trascendentale e autocoscienza
La “Filosofia Trascendentale” rappresenta l’analisi del processo di evoluzione dello spirito grazie al quale coglie la natura che è in lui.
Lo Spirito è attività riflessiva, che è in grado di giungere all’autocoscienza.
L’attività dell’autocoscienza dell’Io ha una doppia direzione: è sia attività reale perché produce l’oggetto in modo inconsapevole, è sia attività ideale poiché permette al soggetto di raggiungere la consapevolezza dell’attività produttiva della natura.
Natura e Spirito sono le due componenti che portano alla compresenza di oggetti finiti (natura) e attività riflessiva (spirito); la sintesi tra di loro corrisponde all’Assoluto.
Il percorso che porta all’autocoscienza dell’Io si realizza in tre momenti, studiati dalla filosofia teoretica, pratica e dell’arte; soltanto con l’Arte è possibile cogliere l’unità dell’Assoluto, che nel genio si manifesta come sintesi di conscio ed inconscio.
Filosofia dell'Identità e Ragione Assoluta
Il fondamento comune della filosofia della natura e dello spirito viene trovato da Schelling con la Filosofia dell’Identità; l’identità originaria che racchiude al suo interno spirito e natura, soggetto ed oggetto, conscio ed inconscio, è la Ragione Assoluta, conoscibile solo per via intuitiva e non dimostrabile.
Il passaggio dall’infinito al finito è comprensibile solo attraverso la religione.
Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale di Schelling alla filosofia di Fichte?
- Come Schelling descrive la relazione tra Natura e Spirito?
- Qual è il ruolo dell'Arte nella filosofia di Schelling?
Schelling critica Fichte per non aver risolto adeguatamente il problema della derivazione della natura (il “Non-Io") dall’(Io) Assoluto, sostenendo che l’Assoluto fichtiano non può essere perfetto senza la definizione del Non-Io.
Schelling descrive la Natura come Spirito reso visibile e lo Spirito come Natura invisibile, affermando che entrambi sono manifestazioni diverse dello stesso Assoluto e che la natura è sullo stesso piano dello spirito.
L'Arte, secondo Schelling, è fondamentale per cogliere l'unità dell'Assoluto, poiché nel genio artistico si manifesta la sintesi di conscio ed inconscio, permettendo di raggiungere l'autocoscienza dell'Io.