Concetti Chiave
- Schelling si distingue dall'idealismo di Fichte integrando la natura nell'idealismo, considerandola un io oggettivo con un principio vitale e di sviluppo autonomo.
- Per Schelling, la natura non è spiegata dalle sue parti, ma è il tutto che dà ragione alle parti, rompendo il determinismo meccanicistico e abbracciando un finalismo naturale.
- Schelling cerca di conciliare la libertà pratica con la necessità naturale, trasformando il finalismo soggettivo in una visione oggettiva della natura.
- La fisica speculativa di Schelling respinge sia il materialismo che il dualismo, proponendo una gerarchia di gradi in cui la natura si auto-organizza.
- L'organismo gioca un ruolo centrale nella filosofia di Schelling, rappresentando l'equilibrio o lo squilibrio tra forze di attrazione e repulsione nella natura.
Indice
L'idealismo di Schelling
Anche l’idealismo di Schelling,come quello di Fichte esprime e riflette aspetti essenziali del Romanticismo. Ma Schelling si distacca dall’Idealismo di Fichte in quanto intende comprendere nell’Idealismo tutto ciò che sfugge alla sfera della coscienza,cioè la natura.
La natura secondo Schelling
Per il filosofo la natura non è solo un non-io,perché in se contiene il principio della sua vita e del suo svolgimento. È come un io oggettivo,come la preistoria della coscienza,il cui graduale farsi coscienza è compito della filosofia descrivere. Tali caratteri sono particolarmente evidenti negli essere organici,nella vita. Non sono le parti che spiegano il tutto ma il tutto che spiega le parti. Il tutto dà ragione delle parti,è ciò per cui le parti sono,il fine verso cui esse tendono,cioè la loro causa finale.
Il finalismo naturale
La vita cosi spezza la catena del determinismo,il modello meccanicistico e la tesi che i processi della realtà si sviluppino unicamente in base alle sequenze di causa/effetto e impone l’idea del finalismo naturale. Pur dichiarandosi spinoziano Schelling,con il suo finalismo naturalistico,non può che respingere il carattere meccanicistico del sistema filosofico di Spinoza. Per Spinoza l’universo era tutto,mentre per lui il tutto è universo.
Critica del Giudizio e libertà
Schelling infine si collega alla Critica del Giudizio di Kant in quanto vuole conciliare la libertà pratica con la necessità,l’autonomia morale con i processi della realtà. Ma,cm tutti i pensatori romantici,trasforma il carattere soggettivo del finalismo in una considerazione oggettiva della natura: Schelling riprende da Fichte l’idea dell’immaginazione produttiva come attività di produzione della natura da parte dello Spirito.
Rifiuto del materialismo e dualismo
Schelling respinge sia il materialismo,che riduce la realtà organica a quella inorganica,sia il dualismo materia/spirito che pone processi del tutto diversi ed estranei,di tipo spirituale. La natura è gerarchia di gradi,ciascuno dei quali esprime un livello strutturale e di organizzazione della materia. In questa filosofia della natura un ruolo centrale ha il concetto di organismo,perché in esso diviene evidente un aspetto che fa pensare ad uno spirito immanente,cioè il principio di organizzazione, il giustificarsi delle parti attraverso il tutto che le comprende. In altri termini la natura nel suo complesso organizza se stessa. Infine la natura è costituita da un’infinità di esseri,ciascuno dei quali rappresenta un momento di equilibrio tra le forze di attrazione e repulsione oppure un momento di squilibrio.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Schelling sulla natura rispetto all'idealismo di Fichte?
- Come Schelling interpreta il concetto di organismo nella sua fisica speculativa?
- In che modo Schelling si collega alla Critica del Giudizio di Kant?
Schelling si distacca dall'idealismo di Fichte includendo la natura nell'idealismo, vedendola come un "io oggettivo" con un principio di vita e sviluppo autonomo, rompendo con il determinismo meccanicistico.
Schelling vede l'organismo come un esempio di spirito immanente, dove le parti si giustificano attraverso il tutto, mostrando un principio di organizzazione che riflette la natura che si auto-organizza.
Schelling cerca di conciliare la libertà pratica con la necessità e l'autonomia morale con i processi della realtà, trasformando il finalismo soggettivo in una considerazione oggettiva della natura.