Concetti Chiave
- Rousseau inizialmente vede la natura come uno stato primitivo e selvaggio, dove gli uomini vivevano puri e felici fuori dalla società.
- Col tempo, Rousseau rivede questa visione, affermando che la natura rappresenta spontaneità e integrità originaria non influenzata dalla cultura.
- Il concetto evoluto di natura implica uno sviluppo autonomo e libero dello spirito umano, che passa dallo stato animale a quello umano.
- Tornare alla natura, secondo Rousseau, significa eliminare corruzione e egoismo, rinnovando la società con lo spirito genuino dell'uomo.
- Riconquistare la dignità e la libertà interiore permette di superare disuguaglianze e ingiustizie, annullando privilegi.
Le due interpretazioni di Rousseau
Il pensiero di Rousseau oscilla tra due interpretazioni diverse. Soprattutto nella fase giovanile egli indica la natura nella primitività, nello stato selvaggio e animalesco, nell'età della spelonca, anteriore ad ogni cultura, quando gli uomini vivevano puri e felici al di fuori della società e, secondo l'espressione ironica di Voltaire, nel tempo in cui "gli uomini camminavano a quattro zampe". Successivamente Rousseau corregge tale orientamento, consapevole che la civiltà non può essere annientata, ed afferma che natura significa spontaneità, schiettezza e integrità originaria, non alterata dai frutti della cultura, ma conservata nello sviluppo autonomo e libero del proprio essere spirituale che dallo stato animale passa alla condizione umana.
Il significato predominante della natura
Perciò, in questo secondo significato, che è quello predominante, tornare alla natura vuol dire in particolar modo instaurare in se stessi e ancor di più nella società quello spirito genuino dell'uomo in modo che siano annullati totalmente gli artifici, la corruzione, l'egoismo e sia rinnovata la civiltà. Solo in tal modo l'uomo può riconquistare la sua originaria dignità e la sua piena libertà interiore, sarà superata ogni disuguaglianza e saranno eliminati i privilegi e le ingiustizie.