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Rousseau, Jean-Jacques - Pensiero filosofico (4) Pag. 1
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Sintesi

Rousseau



Filosofo svizzero(di Ginevra) del 1700. Durante la sua gioventù Calvino era al comando di Ginevra, quindi R. visse l’infanzia sotto un regime particolarmente fanatico. Successivamente lasciò Ginevra e si trasferì in Francia. Lì entro in contatto con vari intellettuali illuministi.
Nel 1749, mentre stava andando a trovare Diderot in carcere, rinchiuso dal re in quanto rivoluzionario illuminista, vide sul giornale che l’Accademia di Digione aveva indetto un concorso sul tema: “ha il Rinascimento, con il suo progresso scientifico, contribuito a migliorare la società dopo il Medioevo?”
R., quindi, si mise a piangere per ore perché capì che quello sarebbe stato il tema fondamentale della sua ricerca filosofica.
Comincia quindi a scrivere un’opera filosofica di cui mostra le prime pagine proprio a Diderot. Nasce così un libro intitolato “discorso sulle scienze e le arti” nel quale afferma che IL PROGRESSO SCIENTIFICO HA ALLONTANATO GLI UOMINI DALLA VIRTU’. Con questo saggio vince il concorso.
Nel libro afferma che
"Più una società è evoluta, più è corrotta
Fondata sull’apparire e non sull’essere"
=È un’opera chiaramente anti-illuminista
Mentre per gli illuministi, con l’avanzare della scienza migliora anche la società,Rousseau sostiene che:
"la civiltà e il progresso abbiano corrotto gli esseri umani
e che non ci sia possibilità di redimersi, una volta perduta, quell’innocenza è irrecuperabile(processo di corruzione irreversibile)"
Estratto del documento

Rousseau

Filosofo svizzero(di Ginevra) del 1700. Durante la sua gioventù Calvino era al comando di Ginevra, quindi R. visse l’infanzia sotto un

regime particolarmente fanatico. Successivamente lasciò Ginevra e si trasferì in Francia. Lì entro in contatto con vari intellettuali

illuministi.

Nel 1749, mentre stava andando a trovare Diderot in carcere, rinchiuso dal re in quanto rivoluzionario illuminista, vide sul giornale

che l’Accademia di Digione aveva indetto un concorso sul tema: “ha il Rinascimento, con il suo progresso scientifico, contribuito a

migliorare la società dopo il Medioevo?”

R., quindi, si mise a piangere per ore perché capì che quello sarebbe stato il tema fondamentale della sua ricerca filosofica.

Comincia quindi a scrivere un’opera filosofica di cui mostra le prime pagine proprio a Diderot. Nasce così un libro intitolato “discorso

sulle scienze e le arti” nel quale afferma che IL PROGRESSO SCIENTIFICO HA ALLONTANATO GLI UOMINI DALLA VIRTU’. Con questo

saggio vince il concorso.

Nel libro afferma che Più una società è evoluta, più è corrotta

Fondata sull’apparire e non sull’essere

È un’opera chiaramente anti-illuminista

Mentre per gli illuministi, con l’avanzare della scienza migliora anche la società,

Rousseau sostiene che la civiltà e il progresso abbiano corrotto gli esseri umani

non ci sia possibilità di redimersi,

e che

una volta perduta, quell’innocenza è irrecuperabile

(PROCESSO DI CORRUZIONE IRREVERSIBILE)

la CULTURA è sempre frutto dell’orgoglio umano, e quindi è nemica della virtù.

Infatti, DISUGUALIANZA

All’origine della modernità c’è la , con cui è nata la ricchezza di pochi, i quali a loro volta

hanno necessitato del progresso scientifico per migliorare, aumentare, il proprio potere.

come è NATA la disuguaglianza?

Rousseau si ritira in un bosco per cercare l’ispirazione. Per capire come la civiltà ha corrotto l’uomo deve allontanarsi

dalla civiltà stessa. Da queste riflessioni nasce l’opera

“Discorso sull’origine della disuguaglianza” C’era PIENA UGUAGLIANZA,

l’uomo nello stato di natura non conosceva il male

Parte dal presupposto che nessuno quindi poteva concepire

di nuocere ad altri esseri umani.

Tutto veniva condiviso nella comunità.

questi uomini nello stato di natura erano

Quindi, possiamo dire che PREMORALI innocenti

Non conoscevano il bene e il male, erano completamente

A corrompere l’uomo è stata la disuguaglianza, perché con essa è nata la

lotta di tutti contro tutti

Quindi l’idea di Rousseau è esattamente l’opposto di quella di tutti gli altri intellettuali dell’epoca, che sostanzialmente

dicevano: hanno

nello stato di natura gli uomini si massacravano dovuto inventare le leggi e lo stato per poter convivere.

Lui al contrario dice:

Prima delle leggi dello Stato, l’uomo viveva in pace, ma ha dovuto inventare le leggi dello Stato a

causa della nascita della proprietà privata e dell’ingiustizia sociale.

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