Concetti Chiave
- Il Romanticismo nasce in Germania come reazione all'Illuminismo, esaltando il sentimento e l'intuizione mistica contro la ragione illuministica.
- I romantici cercano l'oltre-limite e l'infinito, rifiutando le leggi dell'ordine e della misura, con un anti-classicismo che caratterizza la loro sensibilità.
- Esistono vari modelli di infinito per i romantici, prevalentemente di natura panteistica, che identificano l'infinito con la natura o con lo Spirito.
- Il Romanticismo manifesta una tendenza all'evasione dal quotidiano e un amore per l'eccezionale, esplorando mondi remoti nel tempo e nello spazio.
- La concezione romantica della storia è l'antitesi dell'illuminismo, vedendo la provvidenza come protagonista e la storia come un progresso positivo e necessario.
Indice
Contrapposizione al pensiero illuminista
In Germania, negli ultimi decenni del Settecento, si va rafforzando un filone di pensiero polemico verso l’Illuminismo e il kantismo. Alla ragione si contrappongono la fede, l’intuizione mistica e il sentimento, che possono superarne i limiti.
Ambivalenze del romanticismo
Per una prima lettura il Romanticismo sarebbe l’esaltazione del “sentimento” contro la ragione. Per una seconda interpretazione, il Romanticismo tende invece a configurarsi come un a situazione mentale generale; comunque risulta impossibile racchiudere in una definizione o in una serie di formule l’essenza del Romanticismo, che è pieno di ambivalenze opposte tra loro che scaturiscono da un analogo atteggiamento, che è tipico della cultura romantica: la polemica contro l’intelletto illuministico. Infatti, il Romanticismo nasce proprio con il ripudio di quel tipo di ragione della quale l’Illuminismo aveva fatto la propria bandiera e il proprio strumento interpretativo del mondo; la ragione dei philosophes viene anche ritenuta incapace di comprendere la realtà profonda dell’uomo, dell’Universo e di Dio.
Alcuni tratti del Romanticismo tedesco ricorrono con frequenza negli autori definiti romantici.
Infinito e anti-classicismo
Contrariamente a Kant, i romantici cercano ovunque l’oltre-limite, ovvero ciò che rifugge dai contorni definiti e si sottrae alle leggi dell’ordine e della misura; pertanto l’anti-classicismo dei romantici costituisce una tendenza generale della loro sensibilità e del loro spirito. L’infinito si qualifica con il protagonista principale dell’universo culturale romantico.
I romantici si differenziano per il modo di intendere l’infinito e di concepirne i rapporti con il finito; il modello più seguito dai poeti e dai filosofi tedeschi è quello panteistico naturalistico, che identifica l’infinito con il ciclo eterno della natura, oppure quello panteistico idealistico, che identifica l’infinito con lo Spirito, ossia con l’umanità stessa. Sebbene prevalente, il modello panteistico non è tuttavia l’unico.
Evasione e amore per l'eccezionale
Altri due atteggiamenti tipici sono: la tendenza all’evasione e l’amore per l’eccezionale; i romantici, infatti, aspirano a evadere dal quotidiano e a vivere esperienze fuori della norma, capaci di generare emozioni intense e travolgenti. Espressione di questo di fuga e di eccezionalità è l’evasione in mondi remoti nel tempo e nello spazio, che si concretizza ad esempio nel culto dell’Ellade, nella riscoperta del Medioevo e nell’esotismo.
Armonia perduta e storicismo
Un altro tema caratteristico è quello dell’armonia perduta secondo cui la civiltà e l’intelletto avrebbe sradicato l’uomo da una situazione di primitiva spontaneità e simbiosi con la natura rendendolo schiavo della società. Questa teoria implica uno schema triadico comprendente un’armonia iniziale, una scissione intermedia e la ricostruzione futura di un’armonia basata sul recupero del passato; tale posizione comporta una concezione della storia come regresso e insieme progresso.
Altra caratteristica è l’interesse e il culto per la storia, che tende a prendere la forma di uno storicismo antitetico all’ “anti-storicismo” illuministico. Mentre per l’Illuminismo il soggetto della storia è l’uomo, per il Romanticismo risulta essere la provvidenza. La storia prende quindi le sembianze di un processo positivo, un progresso necessario e incessante, per questo la pretesa degli illuministi di giudicare la storia risulta del tutto insostenibile:
Voler giudicare la storia equivale a intentare un processo a Dio, che nella storia si manifesta e si realizza.
Ogni momento della storia costituisce l’anello necessario di una catena processuale complessivamente positiva.
Giudicare il passato alla luce dei valori del presente significa misconoscere l’individualità e l’autonomia delle singole epoche.
Ottimismo cosmico e storico
Ricollegandosi a un filone di pensiero “vitalistico” e “dinamistico” e allo stesso Kant, i romantici pervengono a una filosofia della natura organicistica, energetico – vitalistica, finalistica, spiritualistica e dialettica.
Qualunque sia la via percorsa i romantici finiscono dunque per approdare a una forma di ottimismo cosmico o storico.
Domande da interrogazione
- Qual è la principale critica del Romanticismo nei confronti dell'Illuminismo?
- Come i romantici concepiscono l'infinito e il finito?
- Quali sono le tendenze tipiche del Romanticismo?
- Come il Romanticismo interpreta la storia rispetto all'Illuminismo?
- Qual è l'approccio dei romantici verso la natura?
Il Romanticismo critica l'Illuminismo per la sua enfasi sulla ragione, ritenuta incapace di comprendere la realtà profonda dell'uomo, dell'Universo e di Dio, privilegiando invece la fede, l'intuizione mistica e il sentimento.
I romantici vedono l'infinito come un elemento centrale, spesso attraverso un modello panteistico naturalistico o idealistico, che identifica l'infinito con la natura o lo Spirito, in contrasto con i limiti definiti del finito.
Le tendenze tipiche includono l'evasione dal quotidiano, l'amore per l'eccezionale, l'interesse per mondi remoti e l'armonia perduta, che riflette un desiderio di recuperare una simbiosi primitiva con la natura.
Il Romanticismo vede la storia come un processo positivo e necessario guidato dalla provvidenza, in contrasto con l'Illuminismo che la considera un soggetto umano da giudicare.
I romantici sviluppano una filosofia della natura che è organicistica, energetico-vitalistica, finalistica, spiritualistica e dialettica, culminando in una forma di ottimismo cosmico o storico.