Concetti Chiave
- Gli intellettuali del Rinascimento riscoprono le origini classiche per svincolarsi dalla cultura teologica medievale, influenzando religione, politica e filosofia.
- I riformatori religiosi come Erasmo, Lutero e Calvino cercano di tornare ai principi evangelici originali, distaccandosi dai dogmi ecclesiastici.
- Machiavelli vede nella Res Publica romana un modello politico ideale, influenzando il pensiero politico dell'epoca.
- La magia, un sapere antico e alternativo portato dai Magi orientali, coinvolge manipolazioni naturali e studi alchemici, contrastando la visione della Chiesa.
- La scienza moderna rifiuta l'animismo e l'essenzialismo della magia, focalizzandosi su processi quantitativi e leggi fisiche.
Rinascimento e cultura classica
Gli intellettuali sorpassando la cultura teologica di epoca medievale, rintracciano nella cultura classica le proprie origini, le basi per una nuova cultura svincolata da dettami imposti dalla Chiesa, in una nuova prospettiva del mondo. In questo periodo infatti:
• I riformisti religiosi ritornano ai principi evangelici originali (Erasmo da Rotterdam, Lutero, Calvino);
• In ambito politico, Machiavelli rintraccia nella Res Publica romana il governo migliore;
• I filosofi naturalisti recuperano la concezione circa la natura dal mondo classico;
Magia e sapere antico
La Magia non ha un’origine certa, è un sapere antico portato dai Magi, i sapienti che vengono da Oriente (tipo Zoroastro o Zarathustra); non è filosofia ma, un sapere alternativo, misconosciuto dalla Chiesa poiché autonomo. In essa si praticano manipolazioni di elementi naturali (Chimismo), e studi alchemici (deriv. da Alchimia, scienza empirica consistente nell’audace tentativo di trasformare i metalli meno pregiati in oro) al fine di ottenere elementi positivi. Tuttavia non è dato a tutti il riconoscimento di tali operazioni che sono intese e applicate da uomini dotti, esperti dei segreti della natura, consistenti nelle forze oscure, occulte(non spiegabili scientificamente) che la animano e, giacché li conoscono, sono in grado di gestirli e muoverli per e verso l’uomo stesso: la cura delle malattie mediante le erbe e riti particolari ecc… Lo sfondo su cui opera la magia è la natura, concepita come unità vivente, tanto che il mago deve essere capace di scoprirne la volontà e immedesimarsi nella sua energia( si parla in termini ilozoistici e panteisitici).
Scienza e natura
Tale supposizione comunque, sarà bandita dalla scienza, in cui nonostante la natura sia l’oggetto della ricerca, non è considerata animata da forze particolari simili a quelle presenti nell’uomo. La scienza quindi, abbandona la visione essenzialistica (lo studio della sostanza; caratteri qualitativi) e si limita solo ed unicamente a studiare i processi della natura (aspetti quantitativi), esibiti nelle leggi fisiche.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo degli intellettuali nel periodo di riscoperta dei classici?
- Come viene concepita la magia in questo contesto storico?
- In che modo la scienza si differenzia dalla magia secondo il testo?
Gli intellettuali del periodo superano la cultura teologica medievale, cercando le proprie origini nella cultura classica per sviluppare una nuova prospettiva del mondo, svincolata dai dettami della Chiesa.
La magia è vista come un sapere antico e alternativo, portato dai Magi d'Oriente, che si basa su manipolazioni naturali e studi alchemici, misconosciuto dalla Chiesa perché autonomo e non scientificamente spiegabile.
La scienza si distacca dalla magia abbandonando la visione essenzialistica e concentrandosi sui processi naturali attraverso leggi fisiche, senza considerare la natura animata da forze particolari.