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Concetti Chiave

  • Nel Rinascimento, l'uomo è visto come artefice del proprio destino, capace di conquistarsi un posto nel mondo, superando l'ordine cosmico medievale.
  • L'autonomia della ragione, già rivendicata nella scolastica, è affermata nell'Umanesimo, con una visione antropocentrica che non esclude Dio.
  • L'uomo rinascimentale esalta la libertà, pur riconoscendo forze come Fortuna e Provvidenza, e considera la vita come un impegno concreto, non solo un pellegrinaggio verso l'aldilà.
  • Il "ritorno al principio" religioso mira a recuperare la purezza del testo biblico, influenzando la Riforma protestante con il sostegno di Lutero.
  • La natura assume un significato centrale, con l'uomo visto come "natura media", usando la conoscenza per manipolare e controllare il mondo attraverso magia e filosofia della natura.

Indice

  1. La nuova visione dell'uomo
  2. Autonomia e antropocentrismo
  3. Libertà e microcosmo
  4. Ritorno al principio religioso
  5. Rinnovamento politico
  6. Significato della natura

La nuova visione dell'uomo

-Qual è la nuova visione dell'uomo? In che modo essa influenza il rapporto con le altre manifestazioni culturali e, in particolar modo, come definisce il rapporto dell'uomo con Dio, con la libertà e con l'ideale ascetico e contemplativo del medioevo?

Nel rinascimento la visione dell’uomo cambia: infatti,nel medioevo l’uomo era considerato parte di un ordine cosmico già dato,che doveva solo essere capito e seguito,mentre nel rinascimento l’uomo viene visto come artefice del proprio destino,ovvero con la possibilità di costruirsi e conquistarsi un proprio posto nel mondo.

Autonomia e antropocentrismo

Già nella scolastica l’uomo aveva rivendicato una maggiore autonomia della ragione nei confronti delle istituzioni più importanti,ovvero Chiesa e Impero;questa autonomia viene poi affermata più radicalmente nell’Umanesimo.

Nel rinascimento l’uomo viene visto come uomo-plasmatore,immagine del Dio- creatore; per questo,nel Rinascimento non vi è una scelta tra Dio o l’uomo,ma è ammessa sia l’importanza di Dio che quella dell’uomo:infatti si ha una visione prevalentemente antropocentrica,ovvero una visione che tende a vedere l’uomo al centro e Dio alla periferia,senza negare nessuno dei due.

Libertà e microcosmo

L’uomo rinascimentale esalta la libertà e le virtù dell’uomo,ma è tuttavia consapevole che la libertà è circoscritta da una serie di forze reali,causali e soprannaturali,come la Fortuna,il Caso o la Provvidenza.

L’uomo nel rinascimento viene visto come un microcosmo,cioè come la creatura in cui si concentrato le varie caratteristiche degli enti del mondo.

Vi è un rifiuto all’ascetismo medioevale e un passaggio alla concezione della vita come impegno concreto:infatti,pur non rinnegando l’idea dell’aldilà,per i rinascimentali l’aldiquà è più importante,perché è qui che l’uomo vive per costruire il suo destino (non è solo un pellegrino).

Ritorno al principio religioso

- Come si traduce, in ambito religioso, l'aspirazione al "ritorno al principio" rinascimentale? Perchè possiamo dire che tale aspirazione sia una delle cause della Riforma protestante'?

Dal punto di vista religioso,l’aspirazione al “ritorno al principio” è vista come un ritorno a Dio,un ritorno alla cristianità primitiva. L’uomo vuole ritornare alle fonti della religiosità,cioè ripristinare il testo biblico nella sua purezza e nella sua genuinità. Questa è una delle cause della Riforma protestante perché si ha uno stacco dalla religione corrotta dal potere temporale; infatti questo concetto di ritorno al principio in ambito religioso è appoggiato da Lutero.

Rinnovamento politico

- Lo stesso ritorno al principio come influenza la riflessione politica?

Il “ritorno al principio” può anche essere inteso come rinnovamento dell’uomo,sia nella sua individualità,sia nella sua vita associata:si ha quindi un’analisi della comunità politica per scoprire e rinnovare il fondamento in base a cui essa si era formata.

La volontà di rinnovamento politico è mostrata nello storicismo e nel giusnaturalismo.

Significato della natura

- Come cambia il significato della natura? Quali sono i fini della ricerca naturale?

La natura nel Rinascimento assume un significato molto importante; infatti l’uomo si comprende come parte del mondo.

Vi è il tema dell’uomo come “natura media”,ovvero l’uomo è consapevole di essere inserito nel mondo e si serve della sua posizione privilegiata(simile a quella di Dio) per fare del mondo il proprio regno.

Lo ricerca naturale diventa uno strumento indispensabile per la realizzazione dei fini umani nel mondo,poiché l l’unica fonte da cui l’uomo può ricavare mezzi utili ai suoi scopi. Si divide in due fasi: la magia e la filosofia della natura.

Entrambe hanno alla base una visione del mondo come tutto vivente e la possibilità dell’uomo di manipolare e controllare la natura tramite la conoscenza delle leggi che la governano.

Si differenziano per il modo in cui la natura è conosciuta e governata: la magia cerca formule e procedimenti miracolosi,mentre la filosofia della natura interpreta la natura con la natura,iniziando un’indagine scientifica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la nuova visione dell'uomo nel Rinascimento e come influenza il rapporto con Dio e la libertà?
  2. Nel Rinascimento, l'uomo è visto come artefice del proprio destino, con una visione antropocentrica che esalta la libertà e le virtù umane, pur riconoscendo forze come la Fortuna e la Provvidenza. Non vi è una scelta tra Dio e l'uomo, ma entrambi sono importanti.

  3. Come si manifesta l'aspirazione al "ritorno al principio" in ambito religioso e quale ruolo ha nella Riforma protestante?
  4. L'aspirazione al "ritorno al principio" si traduce in un ritorno alla cristianità primitiva e alla purezza del testo biblico, contribuendo alla Riforma protestante come reazione alla corruzione della religione da parte del potere temporale.

  5. In che modo il "ritorno al principio" influenza la riflessione politica del Rinascimento?
  6. Il "ritorno al principio" porta a un rinnovamento politico, analizzando e rinnovando i fondamenti della comunità politica attraverso lo storicismo e il giusnaturalismo.

  7. Come cambia il significato della natura nel Rinascimento e quali sono i fini della ricerca naturale?
  8. La natura diventa centrale, con l'uomo visto come "natura media" che usa la sua posizione per dominare il mondo. La ricerca naturale, divisa in magia e filosofia della natura, mira a manipolare e controllare la natura tramite la conoscenza delle sue leggi.

  9. Qual è il rapporto tra l'uomo rinascimentale e l'ideale ascetico e contemplativo del Medioevo?
  10. L'uomo rinascimentale rifiuta l'ascetismo medievale, preferendo un impegno concreto nella vita terrena, considerata più importante dell'aldilà per costruire il proprio destino.

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