giannyetonia
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Concetti Chiave

  • Il Rinascimento vede una visione organicista della natura, considerata un organismo vivente, con l'uomo al centro come parte privilegiata.
  • La magia rinascimentale si distingue in magia bianca o naturale, con il mago visto come filosofo che trasforma la natura per il bene dell'uomo.
  • Due principi fondamentali della magia sono la concezione animista e la medietà dell'uomo, che lo pone come collegamento tra divino e umano.
  • A differenza della scienza, la magia è un sapere segreto, basato su forze misteriose, mentre la scienza si fonda su leggi universali e oggettive.
  • Alchimia e astrologia sono i due rami principali della magia, con obiettivi di trasformazione dei metalli e previsione delle vicende umane tramite gli astri.

Indice

  1. Interesse rinascimentale per la natura
  2. Magia nel Medioevo e Rinascimento
  3. Presupposti teorici della magia
  4. Scopo e rami della magia

Interesse rinascimentale per la natura

Nel Rinascimento abbiamo un rinnovato interesse per la natura, da qui il termine naturalismo.

La natura è un immenso organismo vivente, tutte le sue parti sono legate armonicamente per la totalità (visione organicista). All'interno di essa l'uomo occupa una posizione privilegiata è al centro, quindi merita di essere oggetto della filosofia e poichè l'uomo è parte della natura, anche la natura stessa diviene oggetto della filosofia (natura: tutto; uomo: parte).

Medioevo: visione trascendente; l'uomo è pellegrino.

Rinascimento: visione immanente; la vita dell'uomo è finalizzata all'aldiquà.

Il naturalismo rinascimentale si divide in due filoni: la magia e la filosofia della natura.

Magia nel Medioevo e Rinascimento

MAGIA

Inanzitutto esistono due tipi di magia: nera e 'bianca'.

Medioevo: la magia era considerata magia nera, il mago o la strega erano legati al demonio, quindi erano i principali bersagli dell'Inquisizione; ma spesso venivano accusati di stregoneria anche per essere eliminati politicamente.

Rinascimento: la magia è considerata magia bianca o 'magia naturale', spesso il mago si identifica con il filosofo. e il suo scopo è trasformare la natura a vantaggio dell'uomo.

Presupposti teorici della magia

La magia si basa su due presupposti teorici fondamentali:

1) Concezione aniemista: la natura è tutta animata, in ogni parte di essa c'è un'anima intesa come principio di vivificatore. Nella natura interagiscono delle forze misteriose, che solo il mago riesce a comprendere: simpatia e antipatia (termini magici), che tradotti in termini scientifici sono attrazione e repulsione.

2) Medietà dell'uomo: l'uomo è l'elemento medio, capace di collegare divino e umano, materiale e spirituale. Egli, è in grado di farlo poichè conosce e domina le forze misteriose, però non tutti gli uomini ma solo i maghi dotati di capacità superiori.

Il mago, quindi, non è più uno strumento del demonio ma è visto come un uomo superiore, che domina le forze misteriose con degli strumenti che solo lui conosce: incantesimi, formule magiche, filtri, talismani; è un sapere sia teorico che pratico.

Scopo e rami della magia

Lo scopo della magia, come della scienza, è fare della natura il regno dell'uomo, cioè trasformarla a vantaggio dell'uomo; però per la magia, la natura, è regolata da forze misteriose, per la scienza da leggi universali e oggettive; inoltre la magia è un sapere segreto che non deve essere divulgato, mentre la scienza è un sapere oggettivo, universale e visibile a tutti.

I due rami principali della magia sono:

1) L'alchimia (termine scientifico: chimica), tentava di trasformare i metalli in oro e produrre l'elisir di lunga vita; si riteneva che solo chi possedesse la pietra filosofale avrebbe avuto giovinezza e salute eterna.

2) L'astrologia (termine scientifico: astronomia), si basa sulla convinzione che gli astri possano condizionare le vicende umane e in base alla loro posizione si possa prevedere il futuro; colui che studia le stelle è l'astrologo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione della natura nel Rinascimento rispetto al Medioevo?
  2. Nel Rinascimento, la natura è vista come un organismo vivente armonico, con l'uomo al centro, mentre nel Medioevo la visione era trascendente, con l'uomo considerato un pellegrino.

  3. Come viene percepita la magia nel Rinascimento rispetto al Medioevo?
  4. Nel Rinascimento, la magia è vista come 'magia naturale' o bianca, associata al filosofo, mentre nel Medioevo era considerata magia nera, legata al demonio e perseguitata dall'Inquisizione.

  5. Quali sono i presupposti teorici della magia rinascimentale?
  6. La magia rinascimentale si basa sulla concezione animista, che vede la natura animata da un'anima, e sulla medietà dell'uomo, che collega il divino e l'umano, dominando le forze misteriose.

  7. Quali sono i due rami principali della magia e come si differenziano dalla scienza?
  8. I due rami principali della magia sono l'alchimia e l'astrologia. La magia si basa su forze misteriose e segrete, mentre la scienza si fonda su leggi universali e oggettive, visibili a tutti.

Domande e risposte

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