Concetti Chiave
- Il Rinascimento, nato in Italia e in particolare a Firenze, rappresenta un rinnovamento culturale complessivo basato sull'idea di rinascita, applicata in vari ambiti della vita umana.
- Il concetto di rinascita prende ispirazione dal mondo cristiano, spogliandosi del significato religioso per rinnovare e attualizzare i valori classici secondo le esigenze dell'epoca.
- I rinascimentali vedevano il Medioevo come un periodo oscuro dominato dall'ignoranza e dalla superstizione imposta dalla Chiesa e dal potere politico.
- Nonostante il Rinascimento abbia segnato una fioritura culturale, ha anche visto la persecuzione di individui con idee diverse, come Giordano Bruno e Galileo Galilei, accusati di eresia.
- La cultura rinascimentale era elitaria, limitata all'aristocrazia e alla borghesia, con l'uso di latinismi e grecismi, mentre nel Medioevo la lingua volgare era più accessibile.
Indice
Origini del rinascimento
Il rinascimento è da intendere come un rinnovamento culturale complessivo, nacque in Italia e particolarmente a Firenze. Il termine rinascimento implica una rinascita, un rinnovamento sia del singolo individuo sia a livello universale in ogni ambito della vita dell'uomo (culturale, politico, morale e religioso).
Rinascita e mondo cristiano
L'idea di rinascita nasce dal mondo cristiano, infatti il battesimo ci fa rinascere in una nuova vita, quella della fede, in quanto ci lava dal peccato originale. Quest'idea viene spogliata del significato religioso e viene applicata in tutti gli ambiti. Non si parla però di una nascita dal nulla, ma appunto di una rinascita, quindi implica si un rinnovamento ma riprendendo in considerazione le radici classiche e rinnovarle nel tempo, riprendere i valori del mondo classico e attualizzarli secondo l'uomo e le necessità della propria epoca.
Critica al medioevo
Il medioevo veniva identificato come un unico blocco monolitico di secoli bui, come una parentesi che doveva essere chiusa per sempre, e venivano così ignorati alcuni aspetti positivi. Secondo i rinascimentali, infatti, i secoli medievali erano popolati dall’ignoranza e dalla superstizione che la chiesta imponeva, insieme al potere politico, per tenere a bada il popolo: essendo ignorante, infatti, accettava tutto ciò che gli veniva imposto in quanto non aveva gli strumenti per opporsi ed emanciparsi. Questo ruolo oscurantista della ragione da parte della chiesa aveva portato a fenomeni come le crociate e l’inquisizione, portò quindi a bagni di sangue che avevano completamente allontanato la chiesa dalla sua funzione ed essa man mano perdeva anche credibilità perché i fedeli vedevano immoralità e violenza in tutte le cariche, anche quelle più alte. Così nacquero le religioni protestanti in quanto si era arrivati ad un punto in cui l’uomo o si allontanava completamente dalla chiesa o chiedeva un ritorno ai valori originari.
Contraddizioni del rinascimento
Però bisogna guardare in maniera critica entrambi i secoli perché comunque il medioevo è un periodo composto da dieci secoli e vi furono anche momenti di fioritura nell’arte, nella letteratura (Dante, Giotto, etc). Ad esempio, l’inquisizione torna anche nel rinascimento causando la morte di personaggi come Giordano Bruno, Tommaso Campanella e Galileo Galilei, che contribuirono alla rivoluzione scientifica. Quindi anche nel rinascimento non ci fu solo fioritura, ma soprattutto la persecuzione di coloro che avevano idee diverse, condannati con l’accusa di eresia spesso falsa. Un altro aspetto negativo è la cultura elitaria che si venne a formare nel rinascimento, limitata all’aristocrazia e alla borghesia, in quanto ci fu una ripresa delle lingue latino e greco ( si parlava sempre italiano, ma con moltissimi latinismi e grecismi), a differenza di quella diffusasi nel medioevo che sebbene fosse basata solo sul memorizzare concetti inconfutabili era destinata a tutti in seguito alla formazione della lingua volgare.
Metafora di Giordano Bruno
Giordano Bruno utilizzò una metafora per spiegare il concetto di rinascimento: è una pianta a cui sono stati amputati i rami, ma il tronco è ancora vivo e, dopo tanto tempo, ricomincia a germogliare. La pianta è il mondo classico con i suoi valori che, dopo che sono stati tagliati i rami secchi che simboleggiano il medioevo, torna a germogliare e quindi rinasce.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del termine "rinascimento"?
- Come viene percepito il medioevo dai rinascimentali?
- Quali sono stati alcuni aspetti negativi del rinascimento?
- Qual è la metafora utilizzata da Giordano Bruno per descrivere il rinascimento?
- Qual è stato l'impatto della chiesa durante il medioevo secondo il testo?
Il termine "rinascimento" implica una rinascita o un rinnovamento culturale complessivo, che coinvolge l'individuo e la società in ambiti culturali, politici, morali e religiosi, riprendendo e attualizzando i valori del mondo classico.
I rinascimentali vedevano il medioevo come un periodo di ignoranza e superstizione, imposto dalla chiesa e dal potere politico per controllare il popolo, sebbene ci siano stati anche momenti di fioritura artistica e letteraria.
Nonostante la fioritura culturale, il rinascimento ha visto la persecuzione di individui con idee diverse, accusati di eresia, e ha sviluppato una cultura elitaria limitata all'aristocrazia e alla borghesia.
Giordano Bruno ha usato la metafora di una pianta a cui sono stati amputati i rami, ma il tronco è ancora vivo e ricomincia a germogliare, rappresentando il mondo classico che rinasce dopo il medioevo.
La chiesa, insieme al potere politico, ha imposto ignoranza e superstizione per controllare il popolo, portando a fenomeni come le crociate e l'inquisizione, e perdendo credibilità a causa di immoralità e violenza.