Concetti Chiave
- Il relativismo sofistico estende la sua influenza dalla morale alla conoscenza, affermando che l'uomo è la misura di tutte le cose.
- Protagora sostiene che la conoscenza si basa sulle esperienze soggettive, variabili tra individui e situazioni.
- Non esiste una verità oggettiva universale; le percezioni individuali determinano la realtà.
- Il criterio di verità viene sostituito dall'utilità sociale, legata agli interessi della comunità.
- Attraverso l'educazione, i sofisti mirano a formare un sentire comune che stabilisce un criterio ordinatore dell'esperienza.
Il relativismo sofistico
Il relativismo non è limitato dai Sofisti al solo ambito morale, ma investe anche la conoscenza. Anzi la posizione di Protagora, uno dei più rappresentativi esponenti del movimento sofistico, può essere considerato come un “manifesto” della filosofia sofistica. Di Protagora,infatti, è la sentenza secondo cui l'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono. In altre parole, il mondo è per ciascuno di noi come lo percepisce. La conoscenza ha il suo fondamento nell’esperienza, cioè nel fluire incessante delle sensazioni.
Queste mutano da individuo a individuo, da situazione a situazione, da un momento all’altro nel tempo. Le cose sono soggette quindi alla misura,cioè ai modi e ai criteri con cui il soggetto le percepisce,le fa proprie secondo il suo modo d’essere, affermando o negando che siano o non siano, a seconda di ciò che a lui sembra o non sembra. Una verità oggettiva valida per tutti non c'è.
Verità e utilità sociale
Tale misura tende, però, a superare la dimensione dell’individualità. Le opinioni individuali, infatti, non si equivalgono, perché alcune sono utili e altre meno. In tal senso, il criterio di verità viene sostituito dal criterio di utilità sociale e arriva a coincidere con l’ordine sociale, legato agli interessi e al costume di una determinata comunità: è vero solo quel che ogni città considera tale, cioè utile a se, afferma infatti il filosofo, anzi, ciò che, nella dialettica delle opinioni, nella società cittadina, è affermato come tale. Venuto meno il riferimento alla verità oggettiva, il compito del sofista è quello di educare i cittadini a sostituire all’idea dì un “vero” e di un “giusto”
in assoluto ciò che per essi è più utile, o che almeno appare tale.
Educazione e sentire comune
Attraverso l’educazione è possibile formare un sentire comune, un abito collettivo con il quale si costituisce una misura, un criterio ordinatore dell’esperienza, un’idea della verità, quindi anche un’immagine del mondo e un orizzonte di valori coerenti.
Domande da interrogazione
- Qual è la posizione di Protagora riguardo alla conoscenza?
- Come viene sostituito il criterio di verità secondo i Sofisti?
- Qual è il compito del sofista secondo il testo?
Protagora sostiene che l'uomo è la misura di tutte le cose, e che la conoscenza si basa sull'esperienza individuale e sulle sensazioni, che variano da persona a persona.
Il criterio di verità viene sostituito dal criterio di utilità sociale, che coincide con l'ordine sociale e gli interessi di una comunità.
Il compito del sofista è educare i cittadini a sostituire l'idea di un "vero" e di un "giusto" assoluto con ciò che è più utile per loro, formando un sentire comune e un orizzonte di valori coerenti.