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Concetti Chiave

  • Il razionalismo è una corrente filosofica che sostiene che la ragione umana può essere fonte di tutta la conoscenza, organizzata logicamente.
  • Origina dal pensiero di Cartesio, per il quale solo le verità eterne si raggiungono con la ragione, mentre altre conoscenze richiedono l'esperienza e il metodo scientifico.
  • Si è sviluppato in Europa nel XVII e XVIII secolo, in contrasto con l'empirismo britannico che enfatizza l'osservazione e l'esperienza.
  • Nel contesto moderno, il razionalismo sostiene che le credenze e i comportamenti si basino sulla ragione, non sulla fede o i dogmi religiosi.
  • Si distingue dall'umanismo, che esalta la superiorità della società umana, e dall'ateismo, che nega l'esistenza di Dio.

Indice

  1. Definizione e origine del razionalismo
  2. Diffusione e confronto con l'empirismo
  3. Uso moderno del razionalismo

Definizione e origine del razionalismo

Con il termine razionalismo (dal latino ratio, "ragione"), si definisce, in filosofia, ogni corrente di pensiero basata sulla tesi che la ragione umana può in principio essere la fonte di ogni conoscenza della realtà organizzata in modo logico e coerente, attraverso l'esperienza razionale dei propri strumenti di indagine e comprensione nel momento in cui la mente umana è illuminata dalla ragione divina (essa però viene bloccata quando supera i limiti terreni). In genere i filosofi razionalisti sostenevano che, partendo da principi fondamentali, individuabili intuitivamente, si potesse arrivare tramite un processo deduttivo a tutto il resto della conoscenza. Può essere considerata fondamento per il raggiungimento del bene morale, della giustizia e della felicità.

Diffusione e confronto con l'empirismo

Il razionalismo trasse origine dal pensiero di Cartesio (pensava che solamente la conoscenza delle verità eterne, potesse essere raggiunta dalla sola ragione. Le altre conoscenze richiedevano invece l'esperienza del mondo, aiutata dal metodo scientifico) e si diffuse nel corso del XVII e XVIII secolo in Europa, mentre in Gran Bretagna si affermava l'empirismo (dal greco εμπειρια – esperienza esponente Aristotele) è la corrente filosofica secondo la quale tutte le idee sorgono in noi attraverso l'osservazione del mondo, la conoscenza e l’esperienza, piuttosto che sull'intuito o sulla fede (con la possibile eccezione della matematica). Empirico è un aggettivo usato spesso insieme a scienza, e questo significa l'uso di ipotesi di lavoro che possano essere smentite dall'osservazione o dall'esperimento.

Uso moderno del razionalismo

L'uso moderno del termine "razionalismo" indica la convinzione che i comportamenti e le credenze dell'uomo dovrebbero basarsi sulla ragione piuttosto che sulla base della fede e dei dogmi religiosi. Il razionalismo è somigliante all'umanismo e all'ateismo ma presenta delle differenze:

- l'umanismo, come il nome stesso suggerisce, è centrato sulla superiorità della società umana e dell'uomo rispetto alla natura e a ciò che essa contiene.

- l'ateismo nega l'esistenza di Dio

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di razionalismo in filosofia?
  2. Il razionalismo è una corrente di pensiero che sostiene che la ragione umana può essere la fonte di ogni conoscenza della realtà, organizzata in modo logico e coerente, attraverso l'esperienza razionale.

  3. Qual è l'origine storica del razionalismo e come si differenzia dall'empirismo?
  4. Il razionalismo trae origine dal pensiero di Cartesio e si è diffuso nel XVII e XVIII secolo in Europa, mentre l'empirismo, affermatosi in Gran Bretagna, sostiene che tutte le idee sorgono attraverso l'osservazione e l'esperienza del mondo.

  5. Come si differenzia il razionalismo moderno dall'umanismo e dall'ateismo?
  6. Il razionalismo moderno si basa sulla ragione piuttosto che sulla fede, mentre l'umanismo è centrato sulla superiorità della società umana e l'ateismo nega l'esistenza di Dio.

Domande e risposte

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