Concetti Chiave
- La dialettica per Platone è un processo gnoseologico che collega il sensibile all'intellegibile, mettendo in relazione il mondo fenomenico con quello delle idee.
- Platone vede la dialettica come un metodo riflessivo che può essere appreso e utilizzato per comprendere la realtà ideale.
- Hegel interpreta la dialettica come la vita dinamica dello Spirito, un movimento costante che costituisce la storia dello Spirito stesso.
- Per Hegel, la dialettica non è solo un metodo, ma un processo intrinsicamente legato allo sviluppo storico e spirituale.
- Dopo Hegel, la dialettica è stata reinterpretata in chiave conflittuale, spesso fraintesa come contraddizione necessaria.
Termine molto rilevante dal punto di vista filosofico che, nel linguaggio quotidiano, è passato ad indicare una grande abilità, capacità argomentativa.
Platone e la dialettica
Il primo a parlare esplicitamente di dialettica è stato Platone: per lui essa indica il processo gnoseologico ascensionale, che si dispiega attraverso le quattro fasi della conoscenza e che ci permette, partendo dal sensibile, di giungere alla conoscenza dell’intellegibile; per Platone, essa è sostanzialmente un metodo riflessivo che può essere appreso, imparato e che mette in relazione il mondo fenomenico con quello ideale, la realtà esterna a noi con il mondo delle forme e delle idee.
Hegel e la dialettica
Per Hegel, il termine dialettica ha un significato analogo, similare al resto della tradizione filosofica; tuttavia, se ne differenzia in relazione ad alcuni elementi: anzitutto, per Hegel, la dialettica non è un metodo, almeno secondo la sua accezione principale; in primo luogo, con dialettica gli intende la vita dello Spirito e, proprio in quanto vita, è un movimento incessante e costante, interno e costitutivo dello Spirito. Tale dinamicità si estrinseca da un punto di vista dialettico, cioè, lo Spirito ha una sua storia: infatti, Hegel si propone di rintracciare una Geistesgeschichte (storia dello spirito); dopo Hegel, tale termine venne avversato dalla tradizione di stampo marxista, che sostituì il termine geistes con “materia” (che sottende un riferimento all’uomo ed alla società).
Evoluzione del concetto di dialettica
Non esiste vita dello Spirito, spiritualità senza la dialettica, cioè se lo Spirito non è in movimento. Quando un fenomeno giunge al suo «apice», cioè quando raggiunge l’acme delle sue possibilità è molto difficile che possa rimanere allo stesso livello, è molto più probabile che dopo l’apice giunga ad una fase di decadenza. La funzione primaria della dialettica è quella di armonizzare, dentro un sistema, le varie parti; perciò essa può anche essere definita come la soluzione di una doppia manchevolezza (uomo e donna), cioè come la sua sintesi. Dopo la morte di Hegel, si è trasformata in un metodo conflittuale, che fraintende l’accezione di dialettica come contraddizione necessaria.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della dialettica secondo Platone?
- Come differisce la concezione di dialettica di Hegel rispetto a quella di Platone?
- Qual è la funzione primaria della dialettica secondo il testo?
Per Platone, la dialettica è un processo gnoseologico ascensionale che permette di passare dal sensibile all'intellegibile, collegando il mondo fenomenico con quello ideale.
Hegel vede la dialettica non come un metodo, ma come la vita dello Spirito, un movimento incessante e costitutivo dello Spirito, che si manifesta attraverso una storia dello spirito.
La funzione primaria della dialettica è armonizzare le varie parti di un sistema, fungendo da soluzione di una doppia manchevolezza, cioè come sintesi.