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Concetti Chiave

  • Il Medioevo si concentra sull'adattamento del pensiero greco al cristianesimo, con influenze platoniche in S. Agostino e aristoteliche in S. Tommaso.
  • La filosofia medievale è subalterna alla teologia e vincolata al principio di autorità, limitando la libertà di pensiero e l'interpretazione delle Scritture.
  • L'Umanesimo-Rinascimento segna un cambiamento verso l'autonomia della ragione e la centralità dell'uomo, opponendosi al dominio dell'autorità medievale.
  • L'epoca umanistico-rinascimentale rivaluta il pensiero platonico e mette in crisi il geocentrismo medievale, sostituendolo con l'eliocentrismo copernicano.
  • Il Medioevo concepisce l'universo come gerarchico e geocentrico, mentre l'epoca successiva valorizza la natura e modifica la visione teologica e antropologica.

Indice

  1. La base filosofica del cristianesimo
  2. Principi medievali e autorità
  3. Crisi e cambiamenti del 1400
  4. Ripresa del platonismo e astronomia
  5. Conseguenze del geocentrismo

La base filosofica del cristianesimo

Tra i tanti temi trattati il principale problema della ricerca medievale era dare una base filosofica al cristianesimo (soprattutto cercando di adattare in chiave cristiana il pensiero dei due grandi fari della cultura greca, Platone perché aveva posto davanti ad ogni cosa l’idea del Bene, e Aristotele per via dell’interpretazione sia cosmologica sia teologica.

Nei primi pensatori medievali troviamo tracce di questo adattamento. Nella patriottica di S. Agostino troviamo residui di platonismo, nella scolastica di S. Tommaso troviamo residui di aristotelismo.

L’ aristotelismo, nel corso del Medioevo, andrà a prevalere quasi completamente sul platonismo, per via della sua tendenza all’immanentismo che va contro il trascendentismo cristiano.

Principi medievali e autorità

Nel Medioevo la filosofia si muove tenendo in considerazione due principi: auctoritas (autorità) e ipse dixti (lui stesso dice), se i due concetti venivano messi insieme, cioè se una figura considerata un’autorità enunciava qualcosa, corretto o errato che fosse, il suo pensiero non poteva essere messo in dubbio e vi erano gravose conseguenze per chiunque avesse solo provato a contestare.

Ciò dava un taglio alla libertà di pensiero.

Inoltre vi era l’obbligo di una rigida e unica interpretazione letterale delle Sacre Scritture che non si poteva confutare.

Nell’ottica medievale, la filosofia veniva considerata ancillae teologia, letteralmente “la serva della teologia”, proprio perché la sua unica utilità era aiutare a comprendere e far comprendere i misteri e i fatti teologici.

Crisi e cambiamenti del 1400

L’atteggiamento medievale di non ribellarsi al principio di autorità e di opposizione al nuovo entra in crisi già a partire dal 1400, quando si inizia a cercare di superarlo; iniziano a mutare i temi su cui si riflette: adesso l’attenzione si sposta sull’uomo, il suo rapporto con il mondo e i suoi misteri, inoltre si usa la ragione senza dipendere da alcuna figura autoritaria e maestri e ci si dedica alla ricerca scientifica.

Questi piccoli cambiamenti segnano l’inizio dell’epoca umanesimo-rinascimentale, quel periodo caratterizzato dalla rivalutazione dell’uomo e del creato dapprima disprezzati e dalla riscoperta delle humane litterae.

La Chiesa, anche in seguito alle continue riforme che subì, si oppose sempre più e cercò di reprimere il nuovo, come testimoniano il tribunale dell’Inquisizione e l’indice dei libri proibiti.

Ripresa del platonismo e astronomia

In epoca umanistico-rinascimentale vi è una ripresa del platonismo.

Importante è la conoscenza della concezione astronomica medievale, in vigore fino al 1600. La teoria che vigeva era la teoria aristotelico-tolemaica, caratterizzata dal geocentrismo, sostituita poi dall’odierna e più corretta teoria copernicana, caratterizzata dall’eliocentrismo. La teoria medievale, oltre all’affermazione del geocentrismo, prevede un universo finito, i pianeti che girano intorno alla terra e non intorno al sole con moti irregolari e non seguendo orbite ellittiche, la terra piatta e una differenza qualitativa tra cielo e terra secondo cui il materiale del cielo è superiore al materiale della terra in quanto è più vicino a Dio: gli astri ed il cielo sono formati da etere, la materia incorruttibile e perfetta, e si muovono di moto circolare, anch’esso perfetto, mentre la terra è formata dai quattro elementi (acqua, aria, terra, fuoco), imperfetti e corruttibili ed in modo rettilineo.

Il primo a screditare questa teoria è l’astronomo, fisico e filosofo Giordano Bruno, che venne condannato al rogo.

Conseguenze del geocentrismo

Il geocentrismo ha conseguenze non solo cosmologiche ma anche teologiche e antropologiche: Dio ha creato la Terra e l’ha posta al centro dell’universo per il suo essere eletto e più importante, l’uomo. Ha anche messo a sua disposizione l’intero creato, motivo per cui nel Medioevo l’uomo si sentiva in diritto di screditare e sfruttare la natura come meglio credeva per soddisfare i proprio bisogni. Nell’epoca successiva il creato venne valorizzato e venne eliminato questo rapporto di sottomissione all’uomo.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il principale problema della ricerca medievale?
  2. Il principale problema della ricerca medievale era fornire una base filosofica al cristianesimo, adattando il pensiero di Platone e Aristotele in chiave cristiana.

  3. Come veniva considerata la filosofia nel Medioevo?
  4. Nel Medioevo, la filosofia era considerata "ancillae teologia", ovvero la serva della teologia, con l'unico scopo di aiutare a comprendere i misteri teologici.

  5. Quali cambiamenti segnano l'inizio dell'epoca umanesimo-rinascimentale?
  6. L'inizio dell'epoca umanesimo-rinascimentale è segnato da un cambiamento di focus verso l'uomo e il suo rapporto con il mondo, l'uso della ragione indipendente dall'autorità e l'inizio della ricerca scientifica.

  7. Qual era la teoria astronomica medievale e chi la screditò?
  8. La teoria astronomica medievale era la teoria aristotelico-tolemaica, caratterizzata dal geocentrismo. Giordano Bruno fu il primo a screditare questa teoria.

  9. Quali erano le conseguenze del geocentrismo nel Medioevo?
  10. Il geocentrismo aveva conseguenze cosmologiche, teologiche e antropologiche, ponendo la Terra al centro dell'universo e giustificando lo sfruttamento della natura da parte dell'uomo.

Domande e risposte

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