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• il positivismo, che individua nel sapere scientifico la risoluzione di tutti i mali;
• Il marxismo e il socialismo, che puntano alla costituzione di una società di eguali, costituita da esseri omologati.
L’AMBIENTE FAMILIARE E LA FORMAZIONE
Nietzsche viene ricordato come una figura singolare, legata all'elaborazione della teoria dell’"oltreuomo" e alla proclamazione della “Morte di Dio".
Nato in Sassonia nel 1844 da un pastore protestante, fin da piccolo impara a recitare i versetti della Bibbia e gli inni sacri con molta passione. Con la morte prematura del padre però, si trova immerso in un ambiente tutto femminile. Tra queste la sorella Elisabeth si mostra molto gelosa nei suoi confronti tanto che, quando il filosofo si innamora, verrà osteggiato proprio da lei che farà di tutto per allontanarlo dalla sua amata.
Il filosofo inoltre dimostra una grande passione per la musica e la Letteratura. Egli studia Filologia classica nelle Università di Bonn e di Lipsia, allontanandosi dalla tradizione familiare che avrebbe voluto indirizzarlo verso la teologia. A 25 anni diventa docente di Filologia classica a Basilea.
GLI ANNI DELL’INSEGNAMENTO E DEL CROLLO PSICHICO
Gli anni d’insegnamento rappresentano un periodo felice per il filosofo, caratterizzato dall'analisi del mondo classico e dall'amore per la filologia. La sua prima opera importante è “La nascita della tragedia dello spirito della musica”, accolta con molta ostilità negli ambienti universitari.
Si iniziano cosi a manifestare i primi dubbi in merito alla sua carriera universitaria e anche per l’aggravarsi di alcuni problemi di salute decide di dimettersi. La sua solitudine si fa sempre più opprimente, tanto che si dichiara “l'ultimo filosofo” e "l'ultimo uomo”. A 45 anni, Nietzsche ha un crollo psichico, quando a Torino abbraccia un cavallo maltrattato. È qui che vi è la rivelazione della follia, la malattia che lo accompagnerà fino alla morte.
LE PARTICOLARI FORME DELLA COMUNICAZIONE FILOSOFICA
Nietzsche è vittima di una grave crisi nervosa, tanto da non essere più in grado di scrivere e portare avanti la sua indagine filosofica. Questo crollo diventa spunto per le prime discussioni, per coloro che riconoscono in tutti i libri del filosofo i segni della follia.
Si tratta di un dibattito alimentato dal fatto che il pensiero di Nietzsche è affidato a scritti di difficile interpretazione. La sua produzione viene divisa in tre fasi:
• La fase teleologico-romantica: trova la sua massima espressione in “La nascita della tragedia dello spirito e della musica” e nelle “Considerazioni inattuali”;
• La fase illuministico-critica: si ricordano “Umano” , “Troppo uomo” , “La gaia scienza”.
• La fase dell’ “Eterno ritorno” e della “volontà di potenza” : concretizzato in opere come “Così parlò Zarathustra” e nell’opera “La volontà di potenza”.