Concetti Chiave
- Montesquieu è noto per la teoria della separazione dei poteri e la sua critica sociale attraverso opere come "Le lettere Persiane".
- Nel "Spirito delle leggi", affronta il relativismo culturale, sostenendo che le leggi non sono assolute ma legate a contesti specifici.
- Sostiene che le leggi emergono dalle circostanze e devono riflettere la vita collettiva e le condizioni materiali.
- L'antropologia politica di Montesquieu considera la cultura come oggetto di studio scientifico, variabile da una società all'altra.
- Il relativismo giuridico implica che le leggi devono adattarsi agli individui e ai loro ambienti, piuttosto che essere uniformi.
Montesquieu e la separazione dei poteri
Oltre ad essere stato il fondatore della teoria sulla separazione dei poteri, Montesquieu fu anche un grande filosofo.
‘Le lettere Persiane(Iran)’ [1721] → romanzo epistolare: i Persiani vengono in Italia e fanno considerazioni su Papa e Sovrano → ilarità e provocazione.
Spirito delle leggi (1748) → vera e propria enciclopedia del sapere politico e giuridico: relativismo culturale (diritto).
È un uomo convinto che non vi siano mai stati riferimenti assoluti, in ambito morale quanto giuridico.
Non esistono valori legati alla legge che siano realmente assoluti.
Le leggi sono connaturate alla vita collettiva, ma il loro significato non è sganciato dall’ambito materiale.
Le leggi sono un frutto delle circostanze. Lui ragiona su ciò che per legge è giusto o sbagliato.
Antropologia politica → cultura è oggetto di studio scientifico; questa è per Montesquieu la scienza che studia le varie strutture umane. Ciò che appare non è assoluto ma varia da cultura a cultura.
La legge viene ad essere calibrata in base ai rapporti che si sono creati.
Quali fattori, ovvero, ordine e sicurezza, gli uomini ricercano.
Relativismo giuridico → legato non solo alla persona ma anche all’ambiente fisico, le leggi devono adattarsi ai singoli individui e alle loro personalità, non essere generiche per tutti.