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Concetti Chiave

  • Karl Marx è riconosciuto come il padre del socialismo e del comunismo, noto per il suo coinvolgimento nelle rivoluzioni operaie e per aver scritto opere fondamentali come "Il Capitale".
  • Marx e Engels hanno scritto insieme il "Manifesto del Partito Comunista" nel 1848, influenzando profondamente il pensiero rivoluzionario dell'epoca.
  • L'alienazione per Marx è la condizione in cui gli operai non si riconoscono nei prodotti del loro lavoro, a causa della proprietà privata e del sistema capitalistico.
  • Nel capitalismo, l'operaio è alienato dal prodotto, dall'attività lavorativa, dalla propria essenza e dagli altri, riducendosi a merce tra le merci.
  • Secondo Marx, l'eliminazione della proprietà privata è essenziale per liberare l'uomo dall'alienazione e dallo sfruttamento capitalista.

Indice

  1. Le origini di Marx
  2. Il manifesto e la vita a Londra
  3. Il concetto di alienazione
  4. L'alienazione nel sistema capitalistico
  5. La proprietà privata e l'alienazione
  6. La liberazione dall'alienazione

Le origini di Marx

Padre del pensiero socialista e comunista. Nasce nel 1818 a Treviri da famiglia ebraica. Marx si laurea a Jena nel 1841 con una tesi sulla differenza tra la filosofia di Democrito ed Epicuro (entrambi materialisti). Intraprende però la via del giornalismo a Colonia e dirige la “Gazetta Renana”, quando poi è chiusa per posizioni troppo radicali. Sposa una donna nobile che rinuncia a tutto pur di stare insieme a lui con cui poi si trasferisce a Parigi. Staranno insieme tutta la vita, lei condividerà con lui anche la povertà poiché Marx sarà costretto a trasferirsi da una città all’altra ogni volta che Marx viene cacciato.

Il manifesto e la vita a Londra

Nel 1848 scrive con Engel il Manifesto del Partito comunista. Dopo lo scoppio della rivoluzione si trasferisce a Parigi e poi a Londra dove trascorre il resto della sua vita. Partecipa alle vicende del mondo operaio e partecipa all’istituzione della Prima internazionale. Scriverà poi il Capitale, opera economica e politica fondamentale pubblicata in parte postuma. Il nome di Marx inizia a circolare e verrà riconosciuto come il padre del pensiero rivoluzionario.

Il concetto di alienazione

Marx individua nell’alineazione la causa dello sfruttamento della classe operaia. ALIENAZIONE= estraneazione, essere fuori da sé. Per Marx la filosofia ha un valore prettamente pratico, la filosofia è prassi o azione rivoluzionaria= se la realtà non va bene devo modificare la realtà, devo agire, la modifico con l’azione. Per Marx il termine alienazione è da collegare alla situazione nella quale l’uomo vive, l’uomo è alienato rispetto alla condizione sociale in cui egli vive.

L'alienazione nel sistema capitalistico

Per Marx l’alienazione è un fatto concreto che riguarda l’uomo che è inserito in contesti sociali e rapporti lavorativi disumanizzati.

Marx parte da un’analisi del lavoro per capire questa situazione.

In un sistema produttivo pre-capitalistico, l’artigiano, il lavoratore, possiede sia i mezzi di produzione che l’oggetto stesso che produce. L’artigiano possiede i mezzi che gli servono per produrre qualcosa quindi lo scalpello, il legno, e sia il prodotto stesso, la sedia che poi venderà. In questo processo lavorativo l’artigiano si è riconosciuto nel prodotto. L’artigiano lavora il legno perché ha in mente un progetto, (es. l’idea di sedia a dondolo), e dopo averla creata riconosce la sua idea nel risultato, si riconosce in ciò che fa, umanizza la natura.

=>Nel passaggio però al sistema di produzione capitalistico le cose cambiano. L’operaio non possiede né i mezzi di produzione né l’oggetto stesso, che sono di proprietà del capitalista. L’operaio svolge un lavoro monotono e ripetitivo e so occupa solo di un momento della produzione e, per altro, in serie= per es. produce solo lo schienale e non può riconoscersi in esso, non vi riconosce la sua creatività e non possiede né i mezzi di produzione e né i mezzi.

La proprietà privata e l'alienazione

Il problema dell’alienazione è legato alla proprietà privata. La proprietà privata ha determinato un impoverimento dal punto di vista del senso del lavoro, l’operaio non possiede né i mezzi di produzione né il prodotto, non umanizza la natura e rispetto al lavoro che fa l’operaio si sente alienato= l’alienazione per Marx è quindi qualcosa di negativo. →L’operaio si sente alienato rispetto:

- al prodotto= non vi si riconosce. Se l’artigiano è creativo, l’operaio no. L’operaio produce un oggetto in cui non si riconosce e che alla fine non gli appartiene ma diventa proprietà del capitalista.

- alla sua attività lavorativa: produce solo una parte in serie e non dall’inizio alla fine, non si identifica con tutto il processo produttivo: il lavoro che dovrebbe essere il luogo per eccellenza di realizzazione dell’uomo diventa invece il luogo di alienazione dell’operaio. Nella dimensione lavorativa l’operaio è alienato e gli unici momenti in cui si sente uomo sono i pochi momenti che vive al di fuori della fabbrica in cui si dedica alle attività più bestiali, animali (mangiare e riprodursi)=> Il bestiale diventa umano e l’umano diventa bestiale.

- alla sua essenza= rispetto al suo essere uomo, l’operaio non può realizzare il suo essere uomo in una produzione seriale. Inoltre l’operaio vende la propria forza lavoro al capitalista in cambio del salario. Nel capitalismo l’operaio è una merce, mette in vendita la sua capacità lavorativa, pagata con il salario. Processo di reificazione dell’operaio (da res= cosa) che si riduce a merce tra le merci a cosa tra le cose.

- all’altro: non può riconoscersi nell’altro poiché l’altro è il capitalista (alienazione rispetto all’altro in verticale), opposto a sé, e nemmeno negli altri operi ( alienazione in orizzontale), poiché lavora 14 ore al giorno e a fine giornata torna nella propria stamberga con una decina di persone, stanco, senza avere nemmeno il tempo per socializzare con gli altri operai.

La liberazione dall'alienazione

In Marx l’uomo per liberarsi dall’alienazione deve togliere il problema che fa nascere l’alienazione e cioè la proprietà privata che determina la situazione di sfruttamento (dell’operaio, delle risorse). Il capitalismo si basa su una logica di sfruttamento che attraverso la produzione fa nascere sempre nuovi bisogni.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Karl Marx e quale fu il suo contributo principale al pensiero politico?
  2. Karl Marx, nato nel 1818 a Treviri, è riconosciuto come il padre del pensiero socialista e comunista. Ha scritto il "Manifesto del Partito Comunista" con Engels e "Il Capitale", opere fondamentali per il pensiero rivoluzionario.

  3. Cosa intendeva Marx per alienazione e come si manifesta nel sistema capitalistico?
  4. Per Marx, l'alienazione è la condizione in cui l'uomo è estraniato dal suo lavoro e dalla sua essenza umana. Nel capitalismo, l'operaio non possiede i mezzi di produzione né il prodotto finale, portando a un lavoro monotono e privo di creatività.

  5. Qual è la differenza tra il lavoro dell'artigiano e quello dell'operaio secondo Marx?
  6. L'artigiano possiede i mezzi di produzione e il prodotto finale, riconoscendosi nel suo lavoro. L'operaio, invece, nel sistema capitalistico, non possiede né i mezzi né il prodotto, svolgendo un lavoro ripetitivo e alienante.

  7. Come si manifesta l'alienazione dell'operaio rispetto al suo lavoro e alla sua essenza?
  8. L'operaio si sente alienato dal prodotto, dall'attività lavorativa, dalla sua essenza umana e dagli altri, poiché non si riconosce nel lavoro che svolge e vive in condizioni di sfruttamento e isolamento sociale.

  9. Qual è la soluzione proposta da Marx per superare l'alienazione?
  10. Marx propone l'abolizione della proprietà privata, che è la causa dell'alienazione e dello sfruttamento, per liberare l'uomo e permettergli di realizzare la sua vera essenza umana.

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