Mongo95
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Concetti Chiave

  • Il Saggio sull'intelletto umano di Locke indaga le condizioni, i limiti e le possibilità della conoscenza, evitando speculazioni astratte.
  • L'opera si divide in quattro parti, trattando innatismo, idee ed esperienza, linguaggio, e conoscenza e probabilità.
  • Locke rifiuta l'innatismo, sostenendo che non esistono principi o idee innati, sfidando il dogmatismo.
  • Secondo Locke, il consenso universale non prova l'esistenza di verità innate, e la chiarezza dei termini è cruciale per l'assenso alle verità.
  • Rifiutare l'innatismo significa promuovere l'uso della ragione, evitando di accettare ciecamente principi non dimostrati.

L’opera più importante di Locke è il Saggio sull’intelletto umano (1690). Le ricerche qui condotte non hanno un’origine prettamente speculativa, ma si prefiggono di stabilire le condizioni, i limiti e le possibilità della conoscenza. Le opinioni degli uomini sono straordinariamente diverse, vengono difese con grande passione, tanto che si può sospettare o che non esista ciò che chiamiamo verità o che gli uomini non abbiano mezzi sufficienti per giungere a conoscerla con certezza. L’indagine sulla natura dell’intelletto consentirà di scoprire quali siano i suoi poteri e fin dove si estendano. Impareremo ad accontentarci delle conoscenze che possiamo conseguire, senza che ci si debba sentire costretti, per questo, a svalutarle: dubitare di ogni cosa per il fatto che non ci è dato di conoscere tutto con certezza è irragionevole.

Indice

  1. Divisione dell'opera in quattro parti
  2. Confutazione dell'innatismo
  3. Critica al consenso universale
  4. Rifiuto del dogmatismo innatistico

Divisione dell'opera in quattro parti

L’opera si divide in quattro parti. La prima è dedicata alla confutazione dell’innatismo; la seconda all’analisi delle idee e dell’esperienza; la terza all'esame delle parole e del linguaggio; la quarta alla trattazione della conoscenza e della probabilità.

• Il rifiuto del dogmatismo innatistico

Confutazione dell'innatismo

L’innatismo consiste nell'opinione secondo cui nell'intelletto ci sarebbero, impressi fin dall'inizio, certi principi innati. Locke ammette l’esistenza di inclinazioni naturali nell’uomo, ma nega l’esistenza di idee e principi innati. Nega che siano innati i principi speculativi, i principi pratici, cioè morali, e le idee che formano questi principi. L’argomento principale usato a favore dell’innatismo è il consenso universale, cioè che ci sarebbero verità sulle quali tutti sono d’accordo. Ma ciò prova invece l’esatto contrario, perché in realtà non c’è nessun principio a cui tutti gli uomini diano il loro assenso. Sarebbe poi contraddittorio affermare che ci sono verità impresse nell’anima e non percepite o comprese dall'anima stessa, dato che l’impressione non può essere altro che il far sì che certe verità siano percepite.

Critica al consenso universale

L’assenso che si dà a certe verità dipende dall'avere idee chiare e distinte del significato dei termini, non dalla loro innatezza. Non esiste quindi un consenso universale sui principi speculativi. A maggior ragione non esisterà sui principi pratici. Le massime speculative hanno in sé la propria evidenza, vale a dire non hanno bisogno di prova. I principi morali, invece, esigono ragionamenti perché venga scoperta la loro verità. Chi propone ha l’obbligo di dimostrare la verità e la ragionevolezza. Non è quindi innata: se lo fosse, non richiederebbe una prova, ma dovrebbe essere ammessa come verità incontestabile e indubitabile non appena si sente enunciare. Non è innata l’idea di Dio e non lo è quella di adorazione.

Rifiuto del dogmatismo innatistico

Rifiutare l’innatismo significa rifiutare il dogmatismo. Quando sono state trovare proposizioni generali che, una volta comprese, non poteva essere messere in dubbio, si è concluso che fossero innate. Ma dire che esistono principi innati equivale a imporli, significa distogliere l’uomo dall’uso della ragione incoraggiandolo a credere ciecamente a essi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale del "Saggio sull'intelletto umano" di Locke?
  2. L'obiettivo principale del "Saggio sull'intelletto umano" di Locke è stabilire le condizioni, i limiti e le possibilità della conoscenza, indagando sulla natura dell'intelletto per scoprire i suoi poteri e la loro estensione.

  3. Come Locke confuta l'innatismo nel suo saggio?
  4. Locke confuta l'innatismo negando l'esistenza di idee e principi innati, sostenendo che l'assenso a certe verità dipende da idee chiare e distinte, non dalla loro innatezza, e che non esiste un consenso universale sui principi speculativi o pratici.

  5. Qual è la struttura del "Saggio sull'intelletto umano"?
  6. L'opera si divide in quattro parti: la prima confuta l'innatismo, la seconda analizza le idee e l'esperienza, la terza esamina le parole e il linguaggio, e la quarta tratta della conoscenza e della probabilità.

  7. Perché Locke rifiuta il dogmatismo innatistico?
  8. Locke rifiuta il dogmatismo innatistico perché imporre principi innati equivale a distogliere l'uomo dall'uso della ragione, incoraggiandolo a credere ciecamente a essi senza prove o ragionamenti.

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