Concetti Chiave
- Il dialogo secondo John Locke è fondamentale per la formazione, andando oltre le connotazioni affettive ed emotive.
- Locke promuove la "lezione partecipata", dove gli studenti sono incitati a intervenire e l'educatore ascolta e abitua al ragionamento.
- Il dialogo stimola curiosità e amore per lo studio, favorendo lo sviluppo dello spirito critico attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti.
- Un dialogo produttivo richiede un rapporto di fiducia e rispetto tra insegnante e allievo per essere efficace e fruttuoso.
- Locke utilizza il dialogo pedagogico per sviluppare competenze etiche e sociali, coinvolgendo i ragazzi in problemi morali da risolvere.
Indice
Il valore formativo del dialogo
Secondo Locke il dialogo ha una funzione fondamentale, infatti, si contraddistingue per avere un valore formativo fondamentale, al di là delle innumerevoli connotazioni affettive ed emotive che può assumere.
La lezione partecipata secondo Locke
John Locke parte da questo presupposto per sostenere l'importanza della " lezione partecipata ". La lezione, infatti, non deve essere frontale (non deve essere solo l'insegnante a parlare agli alunni), bensì bisogna incitare gli allievi a intervenire e, soprattutto, l'educatore deve ascoltare l'allievo e abituarlo a ragionare.
Il dialogo e lo sviluppo critico
John Locke sostiene che il dialogo ispira amore per lo studio e per l'istruzione in quanto stimola direttamente la curiosità dell'alunno, incitandolo ad affrontare gli argomenti in prima persona, a formarsi un'opinione, in altre parole, favorisce lo sviluppo dello spirito critico.
Fiducia e rispetto nel dialogo
Locke sostiene che affinchè il dialogo sia produttivo e fecondo, è necessario che ci sia un rapporto di fiducia e rispetto tra il precettore e l'allievo.
Il dialogo nella pedagogia di Locke
Il dialogo si contraddistingue nella pedagogia di Locke come componente fondamentale della formazione, infatti, il dialogo favorisce la maturazione di competenze etiche e sociali, proprio perchè si basa sul coinvolgere il fanciullo nel ragionamento.
Locke infatti sottoponeva agli alunni dei problemi etici e morali, in questo modo gli allievi dovevano proporre una loro soluzione.