Concetti Chiave
- Gottfried Wilhelm Leibniz, nato a Lipsia nel 1646, fu un poliedrico pensatore impegnato in giurisprudenza, alchimia, logica, fisica e matematica, noto per la scoperta del calcolo integrale.
- Nel "Discorso di metafisica", Leibniz sostiene un ordine spontaneamente organizzato e libero, contrapposto all'ordine univoco e necessario di Spinoza.
- Leibniz distingue tra verità di ragione, necessarie e basate su identità e non-contraddizione, e verità di fatto, contingenti e fondate sul principio di ragion sufficiente.
- Le verità di ragione ripetono concetti senza aggiungere novità, mentre le verità di fatto apportano nuove informazioni e riguardano la realtà contingente.
- Per Leibniz, Dio è la ragione sufficiente ultima, che crea il migliore dei mondi possibili, agendo con un fine.
Leibniz e la sua formazione
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 21 giungo 1646. Laureato in giurisprudenza nel corso della vita si occuperà anche di alchimia, logica, fisica e matematica, scoprendo inoltre il calcolo integrale. Leibniz fu uomo di vasti e grandiosi progetti e si applicò alla soluzione dei più diversi problemi. I suoi scritti riguardano giurisprudenza, politica, storia, teologia matematica e fisica. Fra le opere filosofiche più importanti ricordiamo Discorso di metafisica.
Il discorso di metafisica
Nel "Discordo di metafisica" Leibniz afferma l’esistenza di un ordine non geometricamente determinato e quindi non necessario, ma spontaneamente organizzato e quindi libero. Un ordine che includa la possibilità della scelta e che sia suscettibile di essere determinato dalla scelta stessa. Questo è ciò che Leibniz cercò di perseguire e realizzare in tutti i campi della realtà, a differenza di Spinoza, il quale affermava l’esistenza di un solo ordine univoco e necessario che è Dio stesso. Leibniz sentiva quindi l’esigenza di trovare un ordine universale fondato sulla libertà e sul rispetto della pluralità.
Verità di ragione e di fatto
Leibniz spiega che la necessità di un ordine sta nella logica e quindi nel mondo della ragione e che le verità di ragione non riguardano la realtà. Distingue quindi le verità di ragione dalle verità di fatto. Le prime non fanno che ripetere le stesse cose, senza dire nulla di nuovo, si basano sui principi di identità e di non – contraddizione e sono necessarie e infallibili, perché riguardano il mondo della logica e non quello della realtà. Le seconde non ripetono la medesima cosa e dicono qualcosa di nuovo, non si basano sui principi di identità e non – contraddizione, sono contingenti, riguardano la realtà e si fondando sul principio di ragion sufficiente, per il quale le cose si legano le une con le altre senza però formare una catena necessaria. La ragione sufficiente ultima dell’universo è Dio, il quale crea il migliore dei mondi possibili, agendo in vista di un fine.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali campi di studio di Leibniz?
- Qual è la differenza tra le verità di ragione e le verità di fatto secondo Leibniz?
- Come Leibniz concepisce l'ordine universale rispetto a Spinoza?
Leibniz si è occupato di giurisprudenza, alchimia, logica, fisica e matematica, ed è noto per aver scoperto il calcolo integrale.
Le verità di ragione sono necessarie e infallibili, basate sui principi di identità e non-contraddizione, mentre le verità di fatto sono contingenti, non ripetono la stessa cosa e si fondano sul principio di ragion sufficiente.
Leibniz concepisce un ordine universale fondato sulla libertà e pluralità, a differenza di Spinoza che afferma l'esistenza di un solo ordine univoco e necessario.