Concetti Chiave
- Leibniz, nato a Lipsia nel 1646 e morto a Hannover nel 1716, fondò l'Accademia prussiana delle scienze a Berlino nel 1700.
- Il suo pensiero centrale è che esiste un ordine spontaneo e libero, non determinato geometricamente, scelto da Dio tra vari ordini possibili.
- Leibniz cercò di conciliare differenti aspetti del sapere, come meccanicismo e finalismo, scienza e metafisica, filosofia moderna e antica.
- Promosse la pace politica, la riconciliazione tra le Chiese e l'organizzazione di una repubblica delle scienze.
- Distinse tra il piano filosofico-metafisico, che spiega la realtà nei suoi aspetti sostanziali, e il piano scientifico, che spiega la natura nei suoi aspetti fenomenici.
Indice
Vita e opere di Leibniz
- Nacque a Lipsia il 21 giugno 1646 e morì a Hannover il 14 novembre 1716.
Fondazione dell'Accademia prussiana
- Nel 1700 fondò a Berlino quella che fu poi l’Accademia prussiana delle scienze.
Principali scritti filosofici
Scritti:
- Discorso di metafisica (1686): breve esposizione del suo pensiero.
- Monadologia, i Nuovi Saggi sull’intelletto umano: Nuovo sistema della natura, della comunicazione tra le sostanze e dell’unione tra l’anima e il corpo (1695), Principi della Natura e della grazie fondati sulla ragione (1714), Principi di Filosofia (1714).
- Saggi di teodicea (1710).
Il pensiero dominante di Leibniz
Il pensiero che domina tutte le multiformi attività di Leibniz è questo: esiste un ordine, non geometricamente determinato e quindi necessario, ma spontaneamente organizzato e quindi libero.
Ordine e scelta nell'universo
C’è un solo ordine non necessario ma contingente, che risulta il frutto di una scelta.
Infatti Leibniz presenta Dio (a differenza di Spinoza dove Dio stesso è visto come un solo ordine univoco e necessario) come colui che ha scelto, tra i vari ordini possibili dell’universo, il migliore e il più perfetto.
Quindi un ordine che includa la possibilità della scelta e che sia suscettibile di essere determinato dalla scelta stessa.
Conciliazione di opposti
Ordine che sta alla dei più disperati aspetti del pensiero di Leibniz: dalla ricerca dell’arte combinatoria o di una “caratteristica universale”, capace di rintracciare o di stabilire l’ordine del sapere, al tentativo di conciliare meccanicismo e finalismo, materialismo e spiritualismo, scienza e metafisica, filosofia dei moderni e ontologia degli antichi.
Leibniz = pace politica, riconciliazione tra le Chiese, organizzazione di una repubblica delle scienze.
Distinzione tra piani filosofici
Leibniz elabora una distinzione tra piano filosofico-metafisico (proteso a spiegare la realtà nel suo insieme e nei suoi aspetti sostanziali e finalistici) e il piano scientifico (proteso a spiegare la natura nei suoi aspetti fenomenici di tipo matematico e meccanicistico).
Distinzione che assume in Leibniz mediazione tra filosofia delle “forme sostanziali” della tradizione greco-medievale (philosophia perennis) e la filosofia matematizzante e meccanicistica orientata dei philosophi novi dell’età moderna.
Ordine e necessità secondo Leibniz
Per Leibniz ordine non significa necessità. Un ordine reale non è mai necessario.
Domande da interrogazione
- Qual è il pensiero dominante nelle attività di Leibniz?
- Come Leibniz vede il ruolo di Dio nell'universo?
- Qual è la distinzione elaborata da Leibniz tra i piani filosofico-metafisico e scientifico?
Il pensiero dominante di Leibniz è che esiste un ordine spontaneamente organizzato e quindi libero, non determinato geometricamente e necessario, ma contingente e frutto di una scelta.
Leibniz vede Dio come colui che ha scelto il migliore e il più perfetto tra i vari ordini possibili dell'universo, a differenza di Spinoza che vede Dio come un ordine univoco e necessario.
Leibniz distingue tra il piano filosofico-metafisico, che spiega la realtà nei suoi aspetti sostanziali e finalistici, e il piano scientifico, che spiega la natura nei suoi aspetti fenomenici di tipo matematico e meccanicistico.