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Concetti Chiave

  • Leibniz sostiene che l'uomo è libero perché possiede la spontaneità, essendo il principio delle proprie azioni.
  • La volontà umana sceglie in base ai motivi presentati dall'intelletto, non agendo mai casualmente.
  • Quando un motivo prevale, influisce sulla direzione della volontà, evidenziando un determinismo razionale.
  • La libertà coincide con la determinazione della ragione, guidando verso il bene o il male morale.
  • Il determinismo della volontà è legato alla prescienza divina e alla necessità del male nell'universo.

Indice

  1. La libertà secondo Leibniz
  2. Il ruolo dei motivi nella volontà
  3. Determinismo razionale e libertà
  4. Il bene, il male e la libertà
  5. Prescienza divina e determinismo

La libertà secondo Leibniz

Leibniz afferma che l'uomo, creatura divina, possiede la libertà, cioè la spontaneità, in quanto ha in sé il principio del proprio agire e le sue azioni perciò non subiscono costrizioni esterne. La volontà umana quindi sceglie secondo i motivi o le ragioni che l'intelletto le presenta e non decide a caso, senza criterio.

Il ruolo dei motivi nella volontà

Ora, quando un motivo prevale sugli altri ed ha una forza particolare, la volontà è inclinata a muoversi in quella direzione. E ciò accade sempre perché c’è sempre un motivo che predomina e quindi il suo peso determina la scelta della volontà.

Determinismo razionale e libertà

Tuttavia non si può parlare di assoluta libertà, ma piuttosto di un determinismo razionale che non è costrizione dall'esterno.

Il bene, il male e la libertà

Infatti questi motivi possono condurre al male morale, al peccato, e rendere l’uomo schiavo delle passioni, quando procedono da pensieri oscuri e confusi, come sono quelli che derivano dalle piccole percezioni; oppure possono guidare al bene e rendere l’uomo veramente libero quando provengono da conoscenze chiare e distinte.

Anche da questo si comprende che la libertà dell’uomo coincide con la determinazione della ragione.

Prescienza divina e determinismo

Il determinismo della volontà è confermato dalla prescienza divina e dalla ineleminabilità del male nell'universo, così la colpa del primo uomo diventa necessaria proprio nel disegno generale dell'universo e la sua azione peccaminosa è come determinata da una forza superiore.

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