Concetti Chiave
- Leibniz è considerato uno dei tre grandi razionalisti, insieme a Cartesio e Spinoza, e padre del calcolo infinitesimale.
- Sostenne una visione di conciliazione tra una divinità trascendente e una realtà regolata da leggi meccaniche, affermando che il nostro mondo è il migliore possibile.
- Introdusse il concetto di "forza viva", o monade, come energia dietro la materia, con Dio come monade superiore.
- Fu pioniere nell'elaborazione di un linguaggio simbolico universale basato sull'algebra e la matematica, cercando una "caratteristica universale".
- Formulò il principio di ragion sufficiente, sostenendo che tutto ciò che esiste ha una spiegazione logica e sufficiente.
Indice
Leibniz e il calcolo infinitesimale
Leibniz fu il terzo grande razionalista, dopo Cartesio e Spinoza. Fu un grande matematico ed è il padre del calcolo infinitesimale. La sua carriera fu rovinata dal fatto che, nel frattempo, Newton arrivò alle stesse conclusioni e lo accusò ingiustamente di averlo copiato. Nacque nel 1646 in Germania. Aveva interessi multiformi e anticipò il modello dell’intellettuale settecentesco. Lavorò per diversi principi del tempo.
La visione di Leibniz sulla divinità
Leibniz aveva una visione di divinità trascendente e voleva conciliare il Dio cristiano con una visione meccanicistica della realtà. Questa conciliazione venne ottenuta dicendo che questo era il migliore dei mondi possibili. Dio aveva creato questo mondo nel migliore dei modi e l’aveva dotato di leggi meccaniche ben precise. Leibniz venne bistrattato dagli studiosi successivi, come per esempio Shopenhauer, a causa delle sue considerazioni positive riguardo il mondo. Dio è sommamente buono e quindi ha creato il mondo migliore possibile.
Il concetto di monade e forza viva
Un altro aspetto caratteristico del pensiero di Leibniz è che partì da una riflessione di fisica sulle forze e corresse Cartesio introducendo il concetto dell’energia cinetica. Era convinto che dietro la materia ci fosse l’energia, che lui chiamava “forza viva” o monade, con cui si intendevano atomi spirituali o punti di energia. Questa idea non era così lontana dal vero, ma poi introdusse anche alcune considerazioni erronee. Dio è la monade superiore che ha dato origine a tutte le altre monadi.
Il linguaggio simbolico universale di Leibniz
Leibniz tentò di elaborare un linguaggio simbolico universale basandosi sul linguaggio dell’algebra e della matematica. Cercava di trovare la “caratteristica universale”. Leibniz enunciò il principio di ragion sufficiente, che affermava che tutto ciò che esiste ha una ragione sufficiente per essere spiegato. Esiste una spiegazione logica per tutto ciò che esiste. Leibniz non ebbe tantissimo successo, anche se ebbe delle idee molto interessanti.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo di Leibniz al calcolo infinitesimale?
- Come Leibniz conciliava la sua visione di divinità con la realtà meccanicistica?
- Cosa rappresenta il concetto di monade nel pensiero di Leibniz?
Leibniz è considerato il padre del calcolo infinitesimale, anche se la sua carriera fu ostacolata dalle accuse di plagio da parte di Newton, che giunse alle stesse conclusioni indipendentemente.
Leibniz credeva che Dio avesse creato il migliore dei mondi possibili, dotandolo di leggi meccaniche precise, conciliando così la divinità cristiana con una visione meccanicistica della realtà.
La monade, secondo Leibniz, è un atomo spirituale o punto di energia, chiamato anche "forza viva", che sta dietro la materia. Dio è considerato la monade superiore da cui derivano tutte le altre monadi.