Concetti Chiave
- Le monadi di Leibniz sono unità dinamiche e attive, inestese e materiali, che garantiscono l'unità sostanziale al di là delle apparenze fenomeniche.
- Ogni monade è creata e distrutta da Dio, caratterizzata da semplicità e pienezza, senza possibilità di comunicazione reciproca.
- Le monadi differiscono per il grado di chiarezza delle loro rappresentazioni, percependo l'universo in modo particolare e imperfetto.
- L'armonia prestabilita di Dio consente alle monadi di agire sincronicamente senza interazioni dirette, regolando la struttura del mondo.
- Dio crea il miglior mondo possibile attraverso la scelta delle compossibili, seguendo il principio di non contraddizione.
Indice
Le monadi e la loro natura
Questi principi dinamici e attivi sono propriamente le "monadi" (termine, derivato dal greco, che significa "unità"), inestese e materiali, le quali assicurano l'unita sostanziale al di sotto dell'apparenza fenomenica di molteplicità indotta dall'estensione. Le monadi vengono create e distrutte direttamente da Dio, hanno caratteri di pienezza e di semplicità: sono veri e propri "atomi di natura"; non comunicano tra di loro (le monadi"non hanno finestre attraverso le quali qualcosa possa entrare o uscire") e differiscono unicamente per il diverso grado di chiarezza e distinzione delle rappresentazioni, con cui "esprimono" da un punto di vista particolare l'intero universo. In tutte le monadi create è sempre presente un grado di oscurità e passività; solo Dio è perfetta chiarezza e attività. In questa limitazione della facoltà di rappresentare consiste la "materia".
La percezione e l'armonia prestabilita
Ogni monade è in rapporto con tutte le altre e "percepisce" tutto il creato, sia pure in modo imperfetto e oscuro (donde il nome "piccole percezioni", quasi un rumore di fondo che accompagna le percezioni più chiare). Reca in sé memoria di tutto il passato ed è gravida dell'intero suo avvenire. Ne deriva una correzione fondamentale dell'occasionalismo nella direzione dell' "armonia prestabilita": Dio è il supremo architetto, il quale crea "automi" tanto perfetti da non aver bisogno di influire reciprocamente gli uni sugli altri per condurre le loro azioni in modo regolato e del tutto sincrono. L'armonia prestabilita rimanda, quindi, a quell'accordo di necessità e contingenza, voluto da Dio nell'atto della creazione, che regola razionalmente la struttura del mondo, anche nei suoi fenomeni infinitesimali.
La creazione divina e il "meglio"
Dio crea senz'altro il migliore del mondi possibili, sceglie cioè la combinazione di possibilità che sono in grado di coesistere ("compossibili") e nella quale tuttavia si realizzi il grado maggiore di perfezione. La sua decisione non dipende da un arbitrio (Dio non crea le verità eterne - come dice Cartesio - ma si conforma al principio di non contraddizione), né da una necessità metafisica incontrovertibile- come dice Spinoza-, giacché una scelta diversa da quella praticata resta pur sempre logicamente possibile,anche se non è conforme a quel criterio del "meglio" che informa la creazione divina.
Domande da interrogazione
- Che cosa sono le monadi secondo Leibniz?
- Qual è il ruolo di Dio nella teoria delle monadi?
- Come si relazionano le monadi tra di loro e con l'universo?
Le monadi sono principi dinamici e attivi, inestese e materiali, che assicurano l'unità sostanziale al di sotto dell'apparenza fenomenica di molteplicità. Sono create e distrutte da Dio, non comunicano tra loro e differiscono per il grado di chiarezza delle loro rappresentazioni.
Dio è il creatore delle monadi e l'architetto supremo che stabilisce l'armonia prestabilita. Egli crea il migliore dei mondi possibili, scegliendo combinazioni di possibilità che coesistono e realizzano il massimo grado di perfezione.
Ogni monade è in rapporto con tutte le altre e percepisce tutto il creato in modo imperfetto e oscuro. Esse non comunicano direttamente, ma esprimono l'intero universo da un punto di vista particolare, contribuendo all'armonia prestabilita voluta da Dio.