Concetti Chiave
- La dialettica hegeliana si sviluppa attraverso un processo triadico di tesi, antitesi e sintesi, che si ripete in fasi successive.
- La sintesi, una volta raggiunta, diventa una nuova tesi, creando un movimento a spirale anziché ciclico.
- Ogni realtà finita è vista come un processo di divenire, caratterizzato da fasi che si negano e si superano a vicenda.
- Il concetto dell'Assoluto è strutturato in tre momenti: in sé, fuori di sé e in sé e per sé.
- L'Assoluto ritrova se stesso attraverso un processo di alienazione e riconoscimento, descritto come un "Circolo dei circoli".
Il processo dialettico di Hegel
Il processo dialettico è inteso da Hegel in termini triadici (tesi, antitesi, sintesi). La sintesi diviene automaticamente per lui un ulteriore processo triadico e così via. Pertanto non si può parlare di ciclicità, poiché la sintesi divenendo una successiva tappa diventa tesi. Dal punto di vista grafico, quindi, si potrebbe pensare ad una spirale e non ad una circolarità insoddisfacente.
La spirale della realtà finita
Hegel afferma che ogni realtà finita, determinata è essa stessa divenire e deve essere letta come processo che prevede fasi. In tal proposito propone degli esempi illuminanti, tra cui quello della pianta:
Nessuna di queste fasi è la pianta, la quale risulta più all’intero processo in cui una fase nega la precedente e a sua volta viene negata dalla successiva. Questo procedimento caratterizza anche l’Assoluto universalmente inteso che è strutturato in 3 momenti:
1.2 3.L’Assoluto in sé poi si “aliena” negando se stesso, divenendo natura e infine ritrova pienamente se stesso negando la negazione e riconoscendosi come spirito del tutto, senso del tutto. Infatti, parla dell’Assoluto come “Circolo dei circoli” che consente di procedere dalla visione a spirale a quella ultima che sembra chiudere il ciclo.