Concetti Chiave
- L'esistenzialismo è una corrente filosofica che si concentra sulla libertà e responsabilità dell'individuo nel creare il proprio significato nella vita, diffusa principalmente tra il 1918 e il 1968.
- Sören Kierkegaard, figura centrale dell'esistenzialismo, ha vissuto un'esistenza travagliata e caratterizzata da un senso di colpa costante, influenzato da un'educazione severa e religiosa.
- Kierkegaard distingue la filosofia in due approcci: uno legato all'esistenza individuale concreta e uno astratto, opponendosi alla filosofia di Hegel con un focus sulla scelta e conoscenza delle possibilità esistenziali.
- L'opera "Aut aut" di Kierkegaard esplora tre possibilità esistenziali: la vita estetica, contraddistinta dalla ricerca del piacere e una mancanza di identità, e la vita etica, centrata sull'impegno e l'autodeterminazione.
- Nonostante la vita etica offra autenticità e libertà attraverso la scelta consapevole, Kierkegaard riconosce che porta con sé anche disperazione a causa della consapevolezza dei propri limiti e inadeguatezze.
Esistenzialismo
(1918/1945 con fioritura dal ’45 al ’68)Corrente filosofica che si concentra sull'individuo, la sua libertà e la responsabilità nella creazione del proprio significato nella vita.
Vera e propria atmosfera culturale: si pone come un’espressione artistica con caratteristiche in comune
Gli aderenti all’esistenzialismo si trovavano nel café de flor/de magó -> indossavano costumi tipici che li rendeva noti allo sguardo e riconoscibili.
Tratti esistenzialisti si possono trovare in vari pensatori.
Sören Kierkegaard
Esistenza travagliata e caratterizzata da una serie di disagi per Kierkegaard. (lui pensa che siano punizioni divine per peccati precedentemente commessi) e vita priva di grandi avvenimenti -> infanzia infelice di una figura fragileVita descritta come una sproporzione tra anima (vivace) e corpo (fragile)
Durante la sua vita ricevette un’educazione severa e profondamente religiosa -> di carattere luterano
Durante la sua vita sviluppa sensi di colpa -> dice molto spesso di sentire, durante la sua esistenza, come un pungolo nella carne, cioè come un tormento che lo accompagna costantemente che è difficile da comprendere .
Si dedica a studi di filosofia e teologia.
A un certo punto della sua vita conosce Regine Olsen -> insieme conducono una vita tranquilla borghese, ma quando arriva il momento di concretizzare ancora di più il suo progetto di vita, si tira indietro, lasciandola. Da qui si capisce come il carattere di questa figura sia rimasto debole anche in età adulta.
Per lui scrivere è come vivere -> chi scrive deve identificarsi con quello che deve trasmettere. Così, inizia una nuova fase di produzione di Kierkegaard, caratterizzata dalla diversità rispetto ai filosofi a lui contemporanei, in quanto sostiene che essi non siano capaci di rendere coerente la loro esistenza con ciò che vogliono trasmettere.
Opere di kierkegaard
- Aut aut.
- Timore e tremore.
- Il concetto dell’angoscia.
- La malattia mortale.
- Qualcosa che riguarda la singola esistenza dell’individuo, con la sua vita concreta.
- Qualcosa di astratto di cui si può fare a meno.
Aut aut
Nella sua opera più famosa, Kierkegaard parla delle 3 possibilità esistenziali attraverso cui l’individuo è libero di scegliere di sviluppare la propria esistenza.
Vita estetica: tipica di chi preferisce una vita “facile”, mascherata dietro alle continue fughe e passaggi da una possibilità all’atra, senza che niente di concreto si concluda mai: questo genera noia: ripetersi dell’identico nel diverso.
È la vita tipica del Dongiovanni, che conduce un’esistenza amorale: egli è alla costante ricerca della bellezza, del piacere e della seduzione preferendo un appagamento immediato piuttosto che uno duraturo; inoltre, facendo così, non compie mai una vera e propria scelta ma lascia che siano gli altri a compiere questa scelta per lui e così egli stesso perde di identità (lasciandola, appunto, decidere agli altri) -> ciò porta a disperazione
Vita etica: tipica di chi preferisce una vita meno facile, caratterizzata dall’obbligo di fare una scelta (alternativa alla disperazione). Questo significa avere il coraggio di compiere un salto netto verso una dimensione completamente diversa dell’autodeterminazione, dell’impegno e della responsabilità che permeano la vita.
È la vita tipica del giudice o del marito, che scelgono un impegno nel confronto degli altri, non negoziabile: soltanto impegnandosi in una scelta con serietà e autenticità e mantenendo fede si acquisisce un’identità, permettendoci di essere davvero liberi.
La disperazione, però, arriva anche nella vita etica -> proprio perché l’uomo è così tanto libero, si rende conto dei suoi limiti e prova un senso di colpa per la sua inadeguatezza.
Domande da interrogazione
- Qual è il focus principale dell'esistenzialismo?
- Come viene descritta la vita di Sören Kierkegaard?
- Quali sono le opere principali di Kierkegaard?
- Come Kierkegaard vede la filosofia rispetto a Hegel?
- Quali sono le tre possibilità esistenziali descritte in "Aut aut"?
L'esistenzialismo si concentra sull'individuo, la sua libertà e la responsabilità nella creazione del proprio significato nella vita.
La vita di Kierkegaard è descritta come travagliata, caratterizzata da disagi e una sproporzione tra un'anima vivace e un corpo fragile, con un'educazione severa e religiosa.
Le opere principali di Kierkegaard includono "Aut aut", "Timore e tremore", "Il concetto dell’angoscia" e "La malattia mortale".
Kierkegaard vede la filosofia come qualcosa che riguarda la singola esistenza dell’individuo, in contrasto con la filosofia astratta di Hegel, e si concentra su domande elementari e fondamentali.
In "Aut aut", Kierkegaard descrive tre possibilità esistenziali: la vita estetica, caratterizzata da una ricerca di piacere immediato; la vita etica, che implica impegno e responsabilità; e la disperazione che può derivare da entrambe.