Concetti Chiave
- Keplero, nato nel 1571 e morto nel 1630, fu un importante matematico e assistente di Tycho Brahe.
- Lottò contro le resistenze religiose per pubblicare le sue opere, che esaltavano l'universo come immagine della trinità divina.
- Propose un modello cosmologico con il Sole al centro, rappresentante Dio, e pianeti disposti secondo leggi di armonia geometrica.
- Attribuì inizialmente il movimento planetario ad un'anima motrice, ma successivamente a forze fisiche e geometriche.
- Le leggi dei movimenti planetari di Keplero, basate su osservazioni di Tycho Brahe, confermarono la validità delle proporzioni matematiche nella natura.
Keplero nacque nel 1571 a Weil. Fu professore di matematica e assistente di Tycho Brahe e morì a Regensburg nel 1630. Dovette aspramente lottare con protestanti e cattolici per le sue idee e solo a fatica riuscì a procacciarsi i mezzi per pubblicare le sue opere. In una sua prima opera egli esaltava liricamente la bellezza la perfezione e la divinità dell'universo e vedeva in esso l'immagine della trinità divina. Al centro del mondo starebbe il sole, immagine di Dio padre, dal quale deriverebbero ogni luce, ogni calore e ogni vita.
Il numero di pianeti e la loro disposizione intorno al sole risponderebbero ad una precisa legge di armonia geometrica. I sei pianeti costituirebbero infatti un poliedro regolare e si muoverebbero secondo sfere inscritte o circoscritte al poliedro delineato dalla loro posizione reciproca. In quest'opera egli attribuiva il movimento dei pianeti ad una loro anima motrice. Nei suoi scritti astronomici ed ottici al posto delle intelligenze motrici pose forze puramente fisiche, ritenne il mondo legato alla quantità e la materia legata ad un ordine geometrico. Rimase però sempre fedele al principio che l'oggettività del mondo è nella proporzione matematica implicita di tutte le cose. Proprio grazie a questo principio Keplero scopre le leggi dei movimenti dei pianeti. Furono le osservazioni di Tycho Brahe che permisero a Keplero di scoprire le sue leggi e di correggere la dottrina di Copernico. Ma la scoperta di Keplero confermava definitivamente la validità del procedimento che riconosce nella proporzione matematica la vera oggettività naturale.