Concetti Chiave
- Il difetto dell'argomentazione kantiana è la limitazione alla conoscenza della realtà attraverso forme pure a priori.
- I filtri impediscono di conoscere il noumeno, la realtà in sé, limitandoci alla percezione fenomenica.
- Kant risolve il problema della validità della metafisica come scienza, stabilendo criteri chiari di demarcazione.
- La distinzione tra fenomeno e noumeno è centrale per determinare cosa rientra nella scienza secondo Kant.
- Il successo della filosofia di Kant è la chiara separazione tra conoscenza scientifica e metafisica, nonostante la limitazione conoscitiva.
Il dilemma della conoscenza kantiana
L’unico neo dell’argomentazione kantiana in base alla quale egli arriva a concludere che noi possiamo conoscere solamente attraverso le forme pure a priori e quindi non l’idea in sé è il fatto che non vi apparentemente nessun vantaggio ad avere una conoscenza attraverso i filtri perché essi mi impediscono di conoscere la realtà così com’è, ossia il noumeno: in realtà però i filtri rappresentano la risposta perfetta alla domanda iniziale che Kant visto che il suo problema era dapprima di stabilire se la metafisica è una scienza ma anche quando si può parlare di un giudizio scientifico.
La distinzione tra scienza e metafisica
Infatti, finora non si era ancora stabilito un criterio di validità che ci dicesse che cosa rientrava nella scienza e cosa no e Kant risolve questo problema attraverso una linea di demarcazione netta tra la conoscenza scientifica e no rappresentata dai filtri, da questa risorsa che possediamo. La distinzione tra conoscenza scientifica e non, tra fenomeno e noumeno, tra la conoscenza valida e vera e ciò che si trova al di là della percezione fenomenica, ossia la metafisica (che quindi non è una scienza) attraverso i filtri è quindi un grande successo della filosofia di Kant, il cui effetto collaterale è di conoscere solo la realtà come ci appare. Subito