Concetti Chiave
- Spazio e tempo sono forme a priori, strutture innate attraverso cui l'uomo costruisce la realtà, senza prova della loro esistenza reale.
- Kant distingue tra 'fenomeno', la realtà percepibile e costruibile dall'uomo, e 'noumeno', la realtà totale e inconoscibile.
- L'uomo costruisce la propria realtà fenomenica utilizzando trascendentali, che ordinano l'esperienza in modo universale e necessario.
- La conoscenza deriva dall'attività soggettiva dell'uomo, che interpreta la realtà attraverso il proprio intelletto.
- La verità è una costruzione soggettiva e condivisa, basata sulle facoltà comuni umane, mentre il 'noumeno' resta oltre la comprensione.
Indice
Le forme a priori
Le prime forme a priori sono spazio e tempo: due strutture funzionali connaturate alla natura umana con le quali l’uomo costruisce, ma non è detto che esistano realmente.
La costruzione della verità
La verità è quella costruzione che l’uomo fa sulla base delle forme a priori. Kant non è sicuro esistano. Quando l’uomo costruisce la verità umana del mondo, delinea ciò che l’uomo capta e coagula della realtà, ma secondo Kant nessuna creatura può cogliere la ‘cosa in sé’: la totalità del mondo: ‘noumeno’.
L’essere umano grazie alle forme a priori è solo capace di costruire e definire in maniera quasi divina una porzione della cosa in sé che lui definisce ‘fenomeno’.
Egli costruisce il suo mondo. Noi siamo come dei triangoli che si muovono su uno spazio a due dimensioni.
Fenomeno e noumeno secondo Kant
Distinzione tra ‘fenomeno’ e ‘noumeno’: secondo Kant noi esseri umani non possiamo cogliere la realtà nella sua totalità con la mente(noumeno), nonostante l’intelletto non riesce a produrre concetti sulla cosa in sé.
Il ‘noumeno’ non è completamente conoscibile. Il ‘fenomeno’ è conoscibile, può produrre concetti su ciò che appare, costruisce la realtà nello spazio fenomenico, dove l’essere umano conosce=costruisce la realtà.
Soggetto attivo in movimento è l’uomo. Lo spazio fenomenico=settore che l’uomo costruisce grazie ai trascendentali.
Il ruolo dei trascendentali
Trascendentali: sono forme che permettono di ordinare l’esperienza in maniera certa, universalmente conoscibile e necessaria.[portano in dote universalità e necessità]
I due trascendentali fondamentali sono spazio e tempo: tutti filtrano attraverso temporalità e collocazione nello spazio e fissano la realtà, tutti condividono la stessa struttura trascendentale.
L’uomo non può conoscere la totalità, perché non riesce ad intercettare tutte le informazioni della cosa in sé. Il mondo fenomenico dell’uomo viene costruito dall’essere umano stesso in base ad una successione temporale e collocazione spaziale. Vengono costruiti in maniera analoga ma con forme differenti. Ciò che dà valore alla conoscenza non è fuori, ma dentro di noi, è soggettivo. Uomo basta a sé. Uomo attivo, non passivo.
Riconsidera da capo la relazione tra soggetto e oggetto/ soggetto attivo, che non considera acriticamente nulla. Ragione principio con il quale l’uomo riconosce.
La conoscenza come costruzione
La conoscenza è una costruzione, non una scoperta. La verità deve essere cercata a partire dal soggetto, è rappresentata da una lettura universale e quindi necessaria che gli uomini danno convergendo su un assenso, ottenuta con l’utilizzo delle comuni facoltà umane. Il noumeno resta inconoscibile in sé e per sé, mentre l’uomo conosce-costruisce lo spazio del fenomeno contenente le cose così come sono per lui.
Domande da interrogazione
- Quali sono le forme a priori secondo Kant?
- Come distingue Kant tra 'fenomeno' e 'noumeno'?
- Qual è il ruolo dei trascendentali nella conoscenza umana?
- Come viene costruita la conoscenza secondo Kant?
Le forme a priori sono spazio e tempo, strutture funzionali innate che l'uomo utilizza per costruire la sua percezione della realtà, anche se non è certo che esistano realmente.
Kant distingue il 'fenomeno' come la parte della realtà che l'uomo può conoscere e costruire, mentre il 'noumeno' è la realtà in sé, che rimane inconoscibile.
I trascendentali, come spazio e tempo, permettono di ordinare l'esperienza in modo certo e universale, costruendo la realtà fenomenica che l'uomo può conoscere.
La conoscenza è una costruzione soggettiva basata sulle forme a priori e non una scoperta oggettiva; la verità è cercata a partire dal soggetto attivo che utilizza le proprie facoltà per costruire la realtà fenomenica.