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Kant
Filosofo tedesco della fine del 1700.
Prima di Kant c’erano state due grandi correnti filosofiche: razionalismo ed empirismo.
I razionalisti portavano avanti dei ragionamenti a priori dell’esperienza. Facevano un’ipotesi da essa ne traevano conclusioni, e quindi arrivavano a formulare tesi del tutto indipendenti dall’esperienza.
A Kant questo "non piace", perché una filosofia che non si basa sull’esperienza costruisce dei castelli in aria, senza fondamento.
Gli empiristi, viceversa, partivano dall’esperienza(a posteriori), ma non riuscendo ad astrarre delle regole universali, non escono dall’orizzonte delle probabilità.
A Kant questo "non piace", perché, essendo una pura conoscenza probabile, non è utile.
Quindi:
--> i razionalisti fanno dei giudizi analitici a priori = Giudizio che non aggiunge nulla a ciò che sappiamo già. Ha valore universale, è sempre vero.
(Es. il tutto è maggiore della parte, il sopra è più in alto del sotto, il dopo è successivo al prima.)
-->gli empiristi fanno dei giudizi sintetici a posteriori = Ti dice qualcosa che prima non sapevi, ma non ha valore universale.
(Es. oggi lei indossa un maglione verde.
È una conoscenza che possiamo avere a posteriori dell’esp.)
N.B. trascendentale ≠ trascendente:
TRASCENDENTALE.
la sua filosofia sia
Kant sostiene che trascendente: qualcosa che, x tutti i filosofi, non
Termine inventato da Kant: ha legami con il mondo sensibile(es .DIO)
il modo in cui conosciamo gli oggetti.
Filosofia di come la nostra mente conosce gli oggetti
3 livelli
Ci sono di conoscenza:
Intuizione
1. esperienza sensibile
Intelletto
2. inserire in determinate categorie i dati che otteniamo con l’intuizione
Ragione
3. trovare spiegazioni complessive sulla realtà
intuizione “Estetica trascendentale”
Dell’ K. ne parla nel capitolo di
estetica = lo studio dell’intuizione, , trascendentale = come la nostra mente conosce gli oggetti.
cioè dell’esp. sensibile
=> lo studio di come la nostra mente conosce gli oggetti sensibili. .
Il fenomeno è un oggetto della nostra mente
fenomeno.
L’insieme dei dati sensoriali di un certo oggetto è il (ciò che I dati sensoriali sono contenuto della mia
ci appare di una cosaaggettivi) mente, quindi
degli oggetti noi INTUIAMO il fenomeno.
Siccome sensibilità=intuizione io posso conoscere il fenomeno,
i dati sensoriali di un oggetto.
L’oggetto in sé è una cosa fisica, al di fuori
l’oggetto in sé
Invece , di me.
indipendentemente dai dati sensoriali Per me l’oggetto in sé è inconoscibile.
NOUMENO.
che mi da, si chiama
intelletto “Analitica trascendentale”
Dell’ ne parla nel capitolo di
=> analisi di come conosciamo le cose categorie
L’intelletto prende i fenomeni e li organizza in .
Mentre l’intuizione è ricettiva, l’intelletto è una nostra attività che avviene spontaneamente, ( non possiamo
decidere di non organizzare i fenomeni.)
4 categorie
L’intelletto divide i fenomeni in :
Quantità
Categorie A PRIORI, come lo spazio e il
Qualità
tempo, dalla nascita ho la capacità/obbligo
Relazione
di organizzare i fenomeni in queste
categorie.
Modalità
Quindi, dato che dire “alcune pecore sono nere” mi dice qualcosa che prima non sapevo, ma la inserisco in categorie a
priori, stabilisco una cosa che è universale, ho quindi espresso un giudizio sintetico a priori.
Kant risponde a Hume
quindi , che sosteneva che non si può essere certi della legge causa-effetto, ma che si possa
solo sostenere che alcune cose avvengono dopo altre. Kant dice: per quanto riguarda i noumeni non possiamo dire
niente, ma il nostro intelletto necessariamente organizza i fenomeni sulla base del principio causa-effetto. Quindi, nel
campo dei fenomeni, si può essere certi che la legge causa-effetto esista, perché l’intelletto ne è il legislatore, e questa
legge ne è uno strumento per organizzare i fenomeni.
immaginazione
Tra l’intelletto e la ragione c’è l’ capacità di fare degli schemi mentali.
Produttiva Riproduttiva Crea schemi su qualcosa che abbiamo
Crea schemi su qualcosa di cui non hai già sperimentato.
fatto esperienza, che stai
immaginando.
ragione “Dialettica trascendentale”.
Della Kant ne parla nella
La ragione consiste nel farsi delle idee al di là dei fenomeni, al di là dell’esperienza sensibile.
non sono certe
Quindi le idee della ragione o dimostrabili, per K. si può avere un’idea certa solo sui
fenomeni.
Queste idee della ragione sono 3:
ANIMA
Idea dell’
tutti pensano che l’insieme dei contenuti della nostra mente sia un’unica
cosa(l’anima, l’IO PENSANTE) e non una sequenza di cose che arrivano alla mente.
,
Ciò non è dimostrabile la nostra mente ha contenuti mentali che arrivano uno dopo l’altro.
posso solo dire che
Idea del MONDO
tutti pensano che l’insieme dei fenomeni che percepiamo della nostra vita
facciano parte di un tutt’uno(il MONDO) e non che siano scollegati l’uno all’altro.
Ciò non è dimostrabile.
Idea di DIO
DIO.
tutti pensano che il mondo sia governato da un’intelligenza ,
Ciò non è dimostrabile.
Per dimostrare che l’idea di MONDO non è dimostrabile, si arriva
dice che quando si ragiona sull’idea di mondo
per forza a sostenere delle tesi contraddittorie, di cui è possibile, cioè, sostenere anche il contrario. Questi
argomenti di cui si può dire una cosa e anche il suo contrario vengono detti ANTINOMIE. Ragionando sul
4 antinomie:
mondo si arriva a
che il mondo abbia una fine, sia che sia infinito.
Si può ragionevolmente sostenere sia
che il mondo possa essere diviso all’infinito in parti sempre più
Si può ragionevolmente sostenere sia
piccole, sia sostenere che esistano atomi indivisibili, quindi il contrario.
che al mondo esista la libertà, sia che tutto sia determinato dal
Si può ragionevolmente sostenere sia
meccanismo causa-effetto e quindi che nulla sia libero.
che se il mondo esiste qualcuno deve averlo creato, sia che il
Si può ragionevolmente sostenere sia
mondo non sia stato creato da un Dio. non è razionalmente
Quindi secondo Kant, se di una cosa si può dire tutto e il suo contrario, essa
dimostrabile.
Kant è molto interessato all’antinomia sulla libertà. Illuminista e entusiasta della rivoluzione francese,
sostiene quindi che la libertà sia la premessa delle azioni umane. Quindi, nonostante non sia razionalmente
dimostrabile, essa è parte della condizione umana, e quindi sostiene che il tema della libertà riguardi
l’uomo noumenico(l’uomo in sè).
Kant cerca di confutare tutte le dimostrazioni dell’esistenza di DIO. Non lo fa perché ateo, infatti egli era
, ma perché vuole dimostrare che l’idea di dio non è razionale.
credente
Sono 3 le dimostrazioni dell’esistenza di Dio:
Prova ONTOLOGICA: Dio è per definizione l’essere perfetto, se gli mancasse la caratteristica dell’esistenza
non sarebbe perfetto. Quindi Dio esiste sicuramente.
Kant risponde che non si può ricavare la prova dell’esistenza di qualcosa da un’ipotesi.
=>
Prova COSMOLOGICA: ogni ente ha un inizio andando a ritroso nella catena degli inizi, si deve
necessariamente arrivare ad un’origine del mondo, un inizio = DIO
Kant risponde che questo ragionamento porta all’idea di un inizio del mondo, ma un’idea non è per forza
qualcosa che esiste veramente e comunque niente ci dice che questo inizio sia Dio.
Prova FISICO-TEOLOGICA: il mondo è ordinato in maniera talmente precisa, perfetta, che deve esserci un
ordinatore dell’universo.
Kant risponde che la perfezione del mondo è un fatto relativo, perché ci sono anche cose che si
corrompono, come riuscite male; in più se il mondo è perfetto, allora non ha bisogno di un creatore,
perché una cosa perfetta non ha bisogni.
Kant ritiene quindi di aver dimostrato che NON DIMOSTRABILI
le tre idee della ragione sono .
Crederci è IRRAZIONALE, però nella vita pratica è utile credere a queste tre idee.
=> bisogna vivere come se queste idee fossero vere.
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La critica della ragion pratica
Questo libro tratta della VITA PRATICA, cioè della MORALE.
La premessa per avere un comportamento morale è che gli uomini siano liberi.
Se non fossimo liberi non potremmo avere una vita morale, ma come dicevamo, la libertà dell’uomo non è
dimostrabile.
Anzi, non è dimostrabile che esista la libertà in generale ,(tutto potrebbe essere determinato dal meccanismo causa- effetto).
Quindi Kant dice che: La capacità di iniziare una
l’uomo deve agire come se fosse dotato di volontà nuova catena causale,
indipendentemente dalla
alla base delle azioni umane ci possono essere causalità naturale=
l’insieme dei meccanismi di
MASSIME causa-effetto in cui non
IMPERATIVI intervengono gli esseri umani.
Sono dei principi che ciascuno si da Sono principi che si devono seguire per
liberamente per guidare le proprie forza per ottenere un risultato
azioni ES. per essere promosso devo studiare,
Es. non rispondo mai a chi mi chiama da anonimo per ripararmi dalla pioggia devo aprire l’ombrello
L’imperativo contiene sempre un
TU DEVI-> un’azione che DEVI compiere x raggiungere uno scopo
Anche la MORALE deve essere un imperativo
si deve fare il bene per il dovere
- la morale non è una massima, perché se lo fosse avremmo una morale diversa per ogni persona al mondo.
Per avere una morale valida per tutti, questa deve essere un imperativo.
Il bene, però, non lo si fa per raggiungere uno scopo, altrimenti agiremmo per egoismo
=> Kant divide gli imperativi in Imperativi CATEGORICI
Imperativi IPOTETICI La legge morale che non è finalizzata ad alcuno scopo
Quelli finalizzati ad uno scopo Dice solo “tu devi”; la morale è dovere per il dovere
Se vuoi x devi fare y