Concetti Chiave
- Kant cerca di collegare le conclusioni della Critica della ragion pura e della Critica della ragion pratica attraverso la Critica del Giudizio.
- Nella Critica del Giudizio, Kant esplora la facoltà del sentimento e del desiderare, evidenziando la finalità nel reale.
- Il giudizio riflettente analizzato non è sintetico a priori, ma si concentra sul riflettere sull'oggetto fenomenico.
- I giudizi riflettenti si dividono in estetici, che esaminano l'accordo tra soggetto e rappresentazione, e teleologici, che riconoscono l'ordine finalistico negli oggetti.
- Kant sostiene che il mondo è ordinato per consentire la vita umana, legando la realtà meccanicistica al soggetto morale libero.
Kant - Introduzione alla Critica del Giudizio
Siccome vi è una dicotomia fra le conclusioni della Critica della ragion pura e della Critica della ragion pratica Kant avverte il bisogno di trovare un collegamento fra le due conclusioni. Persegue questo scopo nella Critica del Giudizio.
In questa critica Kant analizza la facoltà del sentimento/del desiderare attraverso cui l’uomo fa esperienza della finalità insita nel reale. Il termine giudizio, presente nel titolo, allude proprio a questa autonoma facoltà.
I giudizi riflettenti a loro volta possono essere di due tipi:
• giudizi estetici che riguardano il rapporto tra il soggetto e la rappresentazione dell’oggetto e ne valutano l’accordo;
• giudizi teleologici che colgono l’ordine finalistico interno agli oggetti stessi.
Kant ritiene che le cose sia così in vista di un fine: il mondo è ordinato in un preciso modo al fine di permettere la vita dell’uomo. In questo modo Kant riflette il soggetto morale libero sulla realtà meccanicistica.