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di pser
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Concetti Chiave

  • Kant introduce il concetto di sommo bene, che si ottiene seguendo la legge morale, ma non deve essere l'obiettivo principale.
  • Il sommo bene si divide in perfezione morale (santità) e corrispondenza tra virtù e felicità, indipendentemente dalla religione.
  • L'immortalità dell'anima consente di raggiungere la santità in un'altra vita, superando le distrazioni terrene.
  • L'esistenza di Dio è necessaria per garantire l'equilibrio tra virtù e felicità, che non si verifica sempre nella realtà.
  • Kant sostiene che, nonostante le difficoltà, la legge morale esiste e va seguita per raggiungere lo scopo ultimo del sommo bene.

Indice

  1. Il sommo bene secondo Kant
  2. Santità e virtù nella legge morale
  3. Immortalità dell'anima e santità
  4. Esistenza di Dio e virtù

Il sommo bene secondo Kant

Gli altri due postulati invece, che vengono spiegati da Kant in modo artificioso e complesso, non sono strettamente collegati con la legge morale, ma vengono spiegati introducendo un ulteriore concetto, quello del sommo bene, che sarebbe ciò che l’uomo consegue seguendo la legge morale. L’uomo che obbedisce e segue la legge morale secondo Kant realizza il sommo bene, ma non deve mirare ad ottenerlo attraverso l’intenzione, ossia l’uomo non deve seguire la legge morale solo con lo scopo di ottenere il sommo bene ma esso è comunque il fine della legge morale, una sorta di premi ma che non può diventare la motivazione del seguire la legge morale.

Santità e virtù nella legge morale

Il sommo bene stesso ha due aspetti, due elementi portanti, ossia la perfezione morale o santità e la corrispondenza tra virtù e felicità. La santità intesa da Kant non deve essere interpretata dal punto di vista cristiano ma dal punto di vista laico, in quanto consiste nel fatto che, seguendo la legge morale, non dovrei mai sbagliare ed infatti Kant afferma che con il sommo bene dovrei raggiungere questa santità. Il secondo aspetto invece è la corrispondenza tra virtù e felicità, ossia il fatto che tanto più mi comporto bene tanto più dovrei essere felice: nella realtà però, come arriva a comprendere lo stesso Kant, la maggior parte delle volte accade che chi non si comporta secondo virtù alla fine è più felice rispetto a chi, ad esempio, ha seguito le regole.

Immortalità dell'anima e santità

L’immortalità dell’anima è il postulato che mi fa giungere alla realizzazione della santità: infatti, l’uomo durante la sua vita cerca sempre di raggiungere comportamento in base al quale non sbaglia mai, ma poiché la vita è piena di distrazioni, insidie, tranelli, nessuno arriverà mai a non sbagliare compiendo un’azione. In questo caso le soluzioni appaiono due: o non si può raggiungere la santità, e quindi è impossibile raggiungere il sommo bene e di conseguenza non ci dovrebbe essere la legge morale ( ma ciò non è possibile appunto perché la legge morale esiste ) oppure la santità può essere raggiunta in un’altra vita in cui l’uomo, privo di distrazioni, arriverà alla fine ad una condizione in cui la ragione potrà finalmente condizionare la volontà in modo tale da non sbagliare mai.

Esistenza di Dio e virtù

L’esistenza di Dio invece diventa la condizione per la realizzazione della coincidenza tra virtù e felicità, in quanto se la felicità deve essere direttamente proporzionale alla virtù ma ciò non accade nella realtà, vi deve essere per forza qualcuno che osserva chi si comporta secondo virtù e chi no e che provvede a bilanciare la felicità tra chi ne ha ricevuta tanta e chi poca.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto centrale che Kant introduce per spiegare i postulati dell'immortalità dell'anima e l'esistenza di Dio?
  2. Kant introduce il concetto del sommo bene, che l'uomo consegue seguendo la legge morale, ma non deve essere l'intenzione principale per seguirla.

  3. Come si articola il sommo bene secondo Kant?
  4. Il sommo bene ha due aspetti: la perfezione morale o santità e la corrispondenza tra virtù e felicità.

  5. Perché l'immortalità dell'anima è necessaria secondo Kant?
  6. L'immortalità dell'anima è necessaria per raggiungere la santità, poiché nella vita terrena l'uomo è soggetto a distrazioni e non può mai evitare di sbagliare completamente.

  7. Qual è il ruolo di Dio nella realizzazione del sommo bene?
  8. Dio è la condizione per la coincidenza tra virtù e felicità, poiché garantisce che la felicità sia proporzionale alla virtù, bilanciando le differenze che si verificano nella realtà.

Domande e risposte

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